martedì 5 febbraio 2013

PORTA NIGRA - "FUORI DA OGNI REGOLA"


LO SPESSORE DEI TEDESCHI PORTA NIGRA SI MISURA ATTRAVERSO LE ATMOSFERE CHE DOMINANO IL LORO DEBUTTO "FIN DE SIECLE" USCITO PER L'ETICHETTA DEBEMUR MORTI PRODUCTIONS. LORO DIMOSTRANO CHE SI PUO' ANDARE OLTRE UN GENERE COME IL BLACK METAL. COME? SEMPLICEMENTE DISTACCANDOSENE. E' PRATICAMENTE IMPOSSIBILE NON SOFFERMARSI SULLA PROPOSTA VISIONARIA E DESCRITTIVA DI QUESTI DUE MUSICISTI. HO CONTATTATO GILLES DE RAIS PER APPROFONDIRE VARI ARGOMENTI...

1. Quando ha iniziato a suonare la band?

- Ci conosciamo da 13 anni e abbiamo suonato con altre band, ma i PORTA NIGRA esistevano già dal 2010.

2. "Fin de Siècle" è un album eccellente. Suona molto fresco perché non è in linea con gli standard del genere e della scena estrema in generale. Questo disco ha introdotto molte visioni nuove ed elementi particolari... E' stata una naturale progressione la vostra?

- L'obiettivo è stato quello di scrivere musica meno complicata, cercando di creare un'atmosfera che si adattasse al concept lirico. Forse è così eclettico perché mi piacciono tipi di musica molto diversi tra loro. Sono orgoglioso che "Fin de Siècle" non è nella media dei Black Metal-album. Comunque penso che sia lontano dall'essere veramente innovativo. Questo tipo di album deve ancora venire (e arriverà, credetemi!). La cosa più importante è che questo debutto sembri "giusto" nella sua naturalezza, e, soprattutto, che sia autentico. Ero completamente immerso nel mondo che abbiamo creato.

3. Come descriveresti nel complesso "Fin de Siècle", con il suo rispettivo suono? Quali sono state le influenze principali?

- Come musicista non mi piace descrivere la mia musica. E' meglio che questo lo facciano altre persone del settore (come te). L'nfluenza principale era la mia vita, i miei pensieri, il mio ambiente.

4. Il vostro approccio su questo album è piuttosto strutturato... Pensi che "Fin de Siècle" sia come lo specchio della tua anima?

- Siamo più o meno ispirati dagli artisti della cosiddetta "Fin de Siècle", ci sentiamo vicini a quegli spiriti provando emozioni/pensieri simili, noi facciamo questo. Per loro, la meccanizzazione e l'industrializzazione crescente fu un'era conclusiva e per quelle ragioni risposero a modo loro, come noi rispondiamo al decadimento del nostro tempo e della nostra generazione. Le opere antiche, la decadenza della letteratura e l'arte sono le chiavi di lettura necessarie per decifrare il mondo che abbiamo dato alla luce. "À Rebours" ("Against Nature"), dello scrittore francese Joris-Karls Huysmans ha portato molte idee programmatiche al concept su cui si basano i Porta Nigra. Racconta la storia del nobile Jean Des Esseintes che si nasconde dalla società nella sua magnifica casa, dedicandosi allo studio della storia dell'arte e della filosofia in totale isolamento e trovando finalmente la sua pace interiore commettendo reati, o più precisamente: convinse altri a commettere crimini. Tutta l'atmosfera del libro, l'isolamento, la decadenza senza limiti in tutta la sua bellezza e bruttezza, l'affinità tra caos e anarchia. Tutto ciò crea la musica e l'idea dei Porta Nigra. Altre opere che hanno avuto influenza su di noi sono stati gli scritti di Oscar AH Schmitz e il più conosciuto "Il dipinto di Dorian Gray" di Oscar Wilde (la nostra canzone "Der Spiegel" è collegata a questo). Un altro lavoro sarebbe la notizia di reato di Georges Bataille su Gilles de Rais.

5. Il vostro sound è veramente particolare e diverso! Ma non avete mai pensato che intraprendere questa strada sarebbe stata una decisione molto rischiosa? Quanto tempo avete dedicato ad applicare questa formula?

- Penso che tutti dovrebbero fare tutto ciò che piace. Io non ho mai pensato di essere "a rischio". Ho appreso molti anni fa che sono un po' strano, e che alla maggior parte delle persone non piace ciò che piace a me, ma non posso prendermi cura di questo. Devo seguire le mie regole. Forse ho lavorato per due anni alla stesura della musica e alla scrittura dei testi.

6. Se dovessi scegliere tre canzoni da "Fin de Siècle", quali sarebbero e perché?

- Non posso rispondere a questa tua domanda. Vorrei sempre scegliere tutte le canzoni perché mi piaccio tutte allo stesso modo.

7. E' importante il contributo che vi sta dando la Debemur Morti Productions?

- Sì, molto. La firma con questa label mi ha dato un sacco di fiducia a me stesso, mi aiuteranno per ulteriori altre releases. Hanno grandi artisti sulla loro etichetta, ed è un piacere essere parte di questa famiglia.

8. Sei coinvolto nell'occulto? Pensi che tutto ciò ispiri?

- No. Non sono mai stato coinvolto in nessun tipo di circuito dell'occulto. Non mi piace nascondermi dietro qualcosa, io non sono alla ricerca di un senso della vita perché per me non c'è niente, a parte la creazione (e morire).

9. Quale significato attribuite all'immagine della vostra copertina?

- E ' un simbolo, visualizza il "fin de siècle" e i temi principali del disco.

10. Nel corso degli anni il Black Metal si è sviluppato e si è evoluto in modo considerevole. Hai un opinione su questo?

- In principio il Black Metal era molto all'avanguardia, ma poi, quando la maggior parte dei gruppi sono stati copiati i vecchi classici divennero noiosi. Eppure, anche dopo molti anni dalla sua nascita ci sono stati degli artisti con un approccio più all'avanguardia e tale aspetto mi è sempre piaciuto in questo tipo di musica. DHG, Bethlehem, Aborym per esempio.

11. Oggi, quali sono i vostri punti di vista sulla scena Black Metal?

- E' noiosa.

12. Le ultime parole?

- Saluti e Grazie.