giovedì 26 novembre 2020

HELLPACSO "Hellraiser" Prod. by SUNDAY - Autoproduzione





Lo strepitoso HELLPACSO dei DSA Commando, ormai sulla scena da quattordici anni, è il protagonista di questo debutto come solista intitolato Hellraiser. Strepitoso perchè è lui il mattatore durante tutta la durata del disco, regalando una prestazione di assoluto livello e riuscendo a dare nuova linfa ad un genere (il rap) che in Italia, a parte poche eccezioni, ha perso molta della sua credibilità, e nessuno potrà mai convincermi del contrario. Gli fa da spalla l'esperto SUNDAY THRILLER MACHINE, un produttore dal genio straripante e dalla personalità ben definita: basti pensare a tutto ciò che ha saputo produrre e diffondere nei confini nazionali e, soprattutto, oltreoceano (collaborazioni con artisti storici quali Lord Goat dei Non Phixion, Method Man dei Wu Tang Clan, Ill Bill, il progetto Heavy Metal Kings). Colpisce immediatamente il loro modus operandi, severo ma non asfissiante, impetuoso e selvaggio al punto giusto, sempre al riparo da qualsiasi fraintendimento. I testi scritti da Hellpacso si rivelano una discesa agli inferi, un vertiginoso giro della morte a bordo di una montagna russa di rabbia, violenza, tormento, disperazione, disillusione, e lungo una linea di confine tra male (molto) e bene (poco) sempre troppo fumosa e labile. D'altronde la perdita di speranza legata al pessimismo è qualcosa di umano. Hellraiser nasce da un mondo dove le persone considerate "normali" sembrano più marce dei delinquenti, e dove fare qualsiasi cosa giusta ha spesso i contorni di un’azione sbagliata. Un lavoro completo sotto tutti i punti di vista, con arrangiamenti intensi che, spesso, fanno emergere una visione d'insieme simil-cinematografica. Hellpacso e Sunday restano aggrappati con le unghie e con i denti affilati ad un'attitudine coerente e creativa, senza accettare compromessi, lasciando sulla pelle segni sempre più evidenti e profondi. Per questi due ragazzi la musica è l'unica arma necessaria per continuare a lottare ogni fottutissimo giorno. Implacabili.

Contatti: 
dsacommando.com

Songs:
12 AM, Winter in Hell, D'odio e d'Infamia, Hellraiser, Arbeit Macht Frei, Raptor, Children of the Night, Tsunami Surf, Psychiatric Session, Abissi




lunedì 23 novembre 2020

RAGING SPEEDHORN - "A TUTTO GAS"









GLI INGLESI RAGING SPEEDHORN HANNO PUBBLICATO IL NUOVO ALBUM DA POCHE SETTIMANE, MICIDIALE CONCENTRATO DI HARDCORE, STONER E DOOM METAL. "HARD TO KILL" E' UN ALTRO BRILLANTE ESEMPIO DELLA BRAVURA DI UN GRUPPO CHE HA SAPUTO MANTENERE UNA CERTA COERENZA, RIUSCENDO OGNI VOLTA A REALIZZARE UN QUALCOSA DI SIGNIFICATIVO. HO QUINDI INVIATO LORO ALCUNE DOMANDE ESSENZIALI, ALLE QUALI HANNO RISPOSTO VELOCEMENTE LO STORICO BATTERISTA GORDON MORRISON E IL VOCALIST DANIEL COOK (UNO DEI DUE CANTANTI DELLA BAND PROVENIENTE DALLA CITTA' DI CORBY).

Ciao e benvenuti su Son of Flies. Quali sono state le circostanze e le ragioni che hanno portato alla creazione della band? Come siete riusciti a stare insieme per più di due decadi?

Gordon: Onestamente non so come sia potuto accadere, è semplicemente successo. Il nostro scopo principale era quello di essere una band rumorosa e potente, quindi non abbiamo mai suonato per piacere alla gente. Molto spesso la cosa migliore è fare quello che ti piace e se le persone apprezzano, tanto di guadagnato. Bisogna ricordare che siamo stati fermi per ben 7 anni, perciò siamo una band attiva da 15 anni.

Avete pubblicato da poco un altro album fottutamente aggressivo. "Hard To Kill" è un lavoro di forte impatto con numerose influenze provenienti da stili e generi diversi. Pensate che sia il disco che vi rappresenta al meglio?

Dan: Abbiamo tutti una vasta gamma di influenze, dal Funk, Soul, Rock, Metal, Hip Hop, l’Hardcore newyorkese ai Pop bangers degli anni '80. Ecco perché il suono dei Raging Speedhorn rimane piuttosto unico. Non vogliamo seguire le tendenze o una particolare scena musicale. La nostra intenzione è quella di scrivere riff ultra pesanti e poi tutto il resto va da sé. Frank e Gordon sono sempre stati la spina dorsale della band, e questo spiega il motivo per cui "Hard To Kill" possiede quel caratteristico suono Speedhorn che tutti amano. Penso che la nuova formazione abbia aggiunto quel tocco in più che serviva per ampliare la nostra proposta, ma è comunque riuscita a non snaturare quel trademark consolidato ormai da tempo. I nuovi entrati, tra cui io, erano tutti grandi fan della band prima di entrare a farne parte.

Cosa vi ha spinto a comporre la musica racchiusa in "Hard To Kill"? L'ispirazione può arrivare ovunque e in qualunque momento?

Gordon: Le nostre esperienze di vita sono il carburante per alimentare la musica della band. C'è una cosa che non abbiamo potuto fermare: Frank si è ammalato nel periodo in cui è uscito il nostro ultimo lavoro, quindi non sapevamo se avremmo potuto fare un altro disco. Successivamente alcuni membri della band hanno iniziato a lasciare la band. Penso che l'ispirazione sia arrivata in seguito a un periodo non facile e, fortunatamente, siamo riusciti a dimostrare che certe persone si sbagliavano.

Dan: Sono entrato nella band a metà delle registrazioni del nuovo album, infatti la musica mi è stata inviata un paio di settimane prima di entrare in studio per registrare tutte le mie parti vocali. Sono stati quattordici giorni molto intensi, ma al primo ascolto dell'album sono rimasto sbalordito. Il sound è Speedhorn al 100% anche se portato su un livello superiore. Sapevo che dovevo comporre qualcosa di buono e che doveva essere orecchiabile. Inseguire i ritmi delle chitarre sarebbe stato troppo scontato. Anche la voce di Frank era lontana dalla norma, quel ragazzo ha un grandissimo talento e ciò che sta facendo è davvero killer, quindi ero cosciente che anch’io dovevo dare il massimo.

Penso che la title track "Hard To Kill" sia davvero incredibile, e devo ammettere che quel brano ha attirato subito la mia attenzione. Potreste descrivere ciò che è successo durante la realizzazione del video?

Dan:
Con il blocco dovuto alla Pandemia è stato tutto un po’ più difficile. Abbiamo avuto delle ottime idee per i video, che speriamo di realizzare in futuro, ma al momento non è stato possibile a causa di tutte le restrizioni. Il videoclip di "Hard To Kill" era qualcosa che dovevamo fare per poter promuovere l'uscita del disco. È una traccia piuttosto feroce quindi aveva bisogno di un video adatto. Abbiamo utilizzato alcune riprese delle poche prove che siamo stati in grado di fare nel 2020, ma avevamo bisogno di altro materiale per raggiungere un certo impatto. Will Hutchinson si era già occupato del montaggio del nostro primo video per il brano "Snakebite", e questo è accaduto durante il primo lockdown. Devo dire che anche per "Hard To Kill" ha fatto un buon lavoro. Abbiamo deciso, di comune accordo, di utilizzare delle immagini che ritraggono degli incendi automobilistici davvero spettacolari, unendole a quelle delle nostra performance in sala prove. Siamo rimasti soddisfatti del risultato finale considerando tutti i limiti che ci sono stati imposti in quel periodo.

Qual è la cosa che amate di più del music business e, naturalmente, quella che non sopportate.

Dan: Quello che amo: i nostri fan, le menti creative che operano dietro le quinte, fare ciò che ami, andare in tour, vedere posti nuovi, incontrare tante persone fantastiche e folli, guardare la gente mentre impazzisce per quello che stai facendo.

Quello che odio: il lato economico della faccenda, tutti gli stronzi che non lavorano con passione e che, purtroppo, operano solo per soldi o per mettersi in mostra gravando sulle band. Non sopporto quelli che cercano di strappare il cuore ai musicisti per guadagnare soldi velocemente, rovinando tutto il duro lavoro fatto da quelle persone fantastiche che supportano con amore l’industria discografica.

Avete mai avuto pressioni da parte delle etichette discografiche per spingere il suono della band in una direzione più mainstream?

Gordon:
No, non credo che sapessero cosa stavano ottenendo facendoci firmare. Haha

Verrà celebrato il 20° anniversario dell'album di debutto "Raging Speedhorn"?

Gordon:
No, Niente. Se devo essere onesto, non mi piace guardare indietro ai dischi del passato. Ora possiamo avvalerci dei nuovi membri e abbiamo un nuovo disco Killer. Non vediamo l'ora di iniziare a concretizzare delle nuove idee per il prossimo album in studio. Bisogna andare avanti senza guardare indietro.

Bene, grazie per il vostro tempo.

Contatti: 

RAGING SPEEDHORN line up:
Gordon Morrison - Batteria
Frank Regan - Voce
Daniel Cook - Voce
Jim Palmer - Chitarra
Dave Leese - Chitarra
Andy Gilmour - Basso

Recensione:
RAGING SPEEDHORN "Hard To Kill" - 2020


martedì 10 novembre 2020

GELD "Beyond The Floor" - Iron Lung Records | Static Shock Records ‎





Sotto il nome di GELD troviamo un'entità furibonda alimentata dalle gesta di questo gruppo di pazzi provenienti da band altrettanto underground quali Whitehorse, Nuclear Death Terror e Fuil Na Seanchoilleche. La formazione di Melbourne offre un hardcore-punk metallizzato che non lascia scampo, calpestando la faccia dell'ascoltatore con un alto livello di aggressività. Un lavoro molto buono e d'impatto, anche se a volte può risultare ripetitivo, ma tutto è compensato da una grinta superiore a quello che ci si potrebbe aspettare da una realtà catalogata appunto come "hardcore". A due soli anni di distanza dal precedente "Perfect Texture", seguito dall'EP "Soft Power", i Nostri confermano un impeto travolgente mischiato a un lucido controllo delle proprie capacità strumentali. Dodici canzoni che sfoderano l'astio e l'acredine accumulati in questo periodo di silenzio. "Beyond The Floor" è assordante e super intenso, noisy e particolarmente allucinato. Per me è così al 100%. In linea generale direi che ancora una volta i preconcetti sono da accantonare in modo da potersi godere l'irrefrenabile ruggito di un album sporco e grumoso, marchiato a fuoco da un'infinita voglia di distruggere ogni cosa. Se la pensate così, avrete pane duro per i vostri denti. La band c'è eccome. Avanti così Geld.

Contatti: 
instagram.com/staticshockrecords

Songs:
The Floor, Blood Circle, Infrasound, Trench, Wild Bom, Prisoner & Guard, Nocturnal Hand, Red Mist, Invader, Gedankenfleish, Forces At Work , L.O.W.A.G II




venerdì 6 novembre 2020

LORD GOAT - "CONTO ALLA ROVESCIA ALL'ESTINZIONE"








LORD GOAT E' UNO DEI MAGGIORI ESPONENTI DELL'HIP HOP UNDERGROUND: IL SUO CONTRIBUTO AL GENERE E' FONDAMENTALE E IMPRESCINDIBILE. MEMBRO DEI SEMINALI NON PHIXION, IL RAPPER DI NEW YORK E' DIVENTATO UN PUNTO DI RIFERIMENTO IMPORTANTE PER CHI VUOLE APPROCCIARE ALLA MUSICA CON UN CERTO TIPO DI MENTALITA'. STIAMO PARLANDO DI UN TALENTO E PERSONALITA' NON COMUNI. HO DECISO DI CONTATTARLO PER FARMI RACCONTARE IL NUOVO ALBUM SOLISTA "FINAL EXPENSES", INTERAMENTE PRODOTTO DA STU BANGAS.

Hell Gore. Congratulazioni per il tuo nuovo album e grazie per la tua disponibilità. Devo dire che stai facendo un ottimo lavoro, non solo nel movimento hip-hop, ma nella scena musicale in generale. Pensi che la tua musica in qualche modo abbia aiutato le persone o ispirato gli appassionati del genere?

- Penso che la musica sia un'ispirazione per tutti, si presenta solo in varie forme e in momenti diversi per ogni singolo individuo. Se vedi cosa sta succedendo in questo momento, tutti sono bloccati e la maggior parte delle persone sono depresse e incatenate a stati d’animo di merda. La musica è una cura per la depressione e per la maggior parte dei nostri problemi. Per me è stata indispensabile anche quando ero molto più giovane, quindi immagino che di questi tempi funzionerà allo stesso modo per tanta gente. Forse sono diverso da molti altri artisti, ma quando scrivo un album preferisco che le persone siano sintonizzate e concentrate su ciò che stanno ascoltando. Quando ascolto la mia musica è come viaggiare, la mia mente va altrove. E a proposito di ciò che ho scritto, sono certo che le persone ne abbiano più bisogno in questo periodo.

Quest’anno cade il sedicesimo anniversario del tuo album di debutto "The Art Of Dying", uscito nell’ottobre 2004. Come pensi si sia evoluto il tuo stile musicale durante questo lungo periodo di tempo? Lo chiedo anche perché hai iniziato a fare musica negli anni '90.


- Sono dell'idea che l'evoluzione sia una cosa strana, anche perché in questi tempi difficili potrebbe risultare complicato guardare e analizzare l'intera struttura di qualsiasi forma di sistema. Noi umani ci evolviamo ma, personalmente, non sono sicuro di essermi evoluto più del necessario artisticamente parlando, la mia struttura mentale e la mentalità stessa che mi contraddistingue sono qualcosa che ho sempre avuto per gran parte della mia vita. Tutto ciò di cui ho parlato nella musica non è cambiato di molto negli anni, stessa cosa vale per il mio modo di supportare qualcuno. Le persone stanno finalmente raggiungendo quello di cui stiamo parlando. Vent’anni fa non era veramente interessante parlare di quello che sta succedendo nel mondo, sia che si tratti di società segrete o di occulto.

Pensi che il tempo abbia influito in modo positivo sulla tua persona?


- Dipende da come ciascuno la vede. Penso che il tempo abbia influenzato tutti, in un modo o nell'altro. Quando guardi il mondo, molte cose malvagie o ciò che la corruzione ha generato per venticinque o trent'anni, erano già state scritte nei libri, quindi non è come parlare di un nuovo argomento. Solo ora si sta capendo quello di cui si parlava anni fa, ecco perché attualmente tutto ha un senso. Onestamente non so se mi sono evoluto come artista o come persona, penso solo di essere progredito abbastanza da quando avevo dieci anni, ovviamente le cose cambiano però non credo di essere cambiato molto. Nel bene o nel male, io sono sempre me stesso ahah.

Ero preso bene quando ho saputo per la prima volta che Stu Bungas avrebbe prodotto il tuo terzo album. Cosa ti ha spinto a questa scelta? È stata una collaborazione frutto di una solida amicizia?

- Stu Bangas ha fatto le sue cose nella scena underground per diversi anni, e devo dire che siamo stati felici di collaborare. Ho sempre osservato il suo lavoro dall'esterno considerandolo un produttore di grande talento. Siamo diventati amici in un secondo momento. Purtroppo non ci sono molti ragazzi che capiscono il suo approccio alla musica o persone che sono in grado di capire perché certe cose suonano in un certo modo. Ha un suono unico e, ovviamente, molto brutale. E’ riconoscibile.

Quali sono i temi di "Final Expenses”? Com'è nato l'artwork dell'album?

- Inizialmente l’idea per il tema principale di "Final Expenses” era leggermente diversa, ma quando è iniziata l'intera pandemia, quando tutta la gente iniziò a farsi prendere dal panico, a New York c'erano 1500 persone che morivano ogni giorno e, onestamente, pensavo che sarei morto anch’io. Immaginavo che sarei morto per una tragica sfortuna. Il titolo del disco è stato scelto nel caso in cui io sarei morto. Tutti erano molto spaventati, eppure a un certo punto ho pensato che non me ne fregava un cazzo, anche perché ne ho passate abbastanza nella mia vita, e quindi nemmeno questo mi avrebbe ucciso. Ho deciso comunque di utilizzare il titolo "Final Expenses”... nel caso in cui... haha

In "Final Expenses” non ci sono temi o concetti principali, ma allo stesso tempo è una specie di concept album, una sorta di contenitore in cui è racchiuso tutto ciò che sta accadendo nella società odierna e forse ciò che accadrà nell'aldilà, o probabilmente tra trent'anni. Il modo di comunicare, interagire e relazionarsi cambierà in futuro, e lo stiamo vedendo già oggi.

L'artwork per "Final Expenses” è stato creato da un gentiluomo del nord dello stato di New York, e per qualche sua ragione ha scelto di rimanere anonimo. Ero stranito da questa sua decisione e gli ho chiesto perché. Lui ha detto che non vuole stare sotto i riflettori del pubblico, non vuole ricevere nessuna particolare attenzione, e ha rifiutato qualsiasi “credit”. E' un ragazzo eccezionale e la sua fantastica opera d'arte ha catturato quello che volevo ottenere, quindi gli sono molto grato.

Quando hai deciso di coinvolgere Gorilla Nems, Blizz from Juice, Recognize Ali, Vinnie Paz, Ill Bill e Apathy? Da dove arriva questa decisione?

- Beh, io sono abbastanza rilassato con tutti loro. Per mia scelta non lavoro mai con persone false, losche, o con artisti con cui non ho nessun tipo di relazione. Rispetto i musicisti che ho deciso di coinvolgere, soprattutto musicalmente e liricamente. Sono fan di tutto il loro materiale. Blizz è un artista della mia etichetta, sto producendo il suo disco ed è quasi finito. Io e Ali stiamo lavorando a un nuovo progetto che uscirà tra pochi mesi.

Da dove nasce la rabbia racchiusa nella tua musica? Come controllare e canalizzare in modo utile la rabbia per influenzare un cambiamento?

- Dipende dalla tua situazione personale. Se cresci a New York in uno dei cinque distretti e sei indigente e povero, crescerai estremamente arrabbiato, specialmente se frequenti bambini che hanno molti soldi e che vivono in case molto costose insieme a genitori che usufruiscono di un doppio reddito. Quando si cresce poveri, soprattutto a New York, è normale essere arrabbiati e infelici, e ovviamente estremamente depressi. Nessuno vorrebbe vivere senza soldi, è solo una situazione sfortunata su cui non si può avere il controllo. Sono cresciuto con bambini che vivevano in delle grandi ville e avevano a disposizione milioni di dollari, anche questo è stato difficile da affrontare, a maggior ragione se sei povero e senza un cortile, una piscina e una macchina. Tutte queste cose creano una tensione violenta dentro di te, puoi cercare di combatterla per tutta la vita oppure semplicemente fare il possibile per rendere migliore la tua esistenza. Alcune persone sembrano davvero essere più fortunate di altre.

Perché hai deciso di pubblicare "Coffin Syrup" via Supercoven Records/Smoke On Records?

- “Coffin Surup” è un mix tape uscito anni fa, ma non mi piaceva la vecchia produzione perché alcune cose risultavano incasinate. Ho sempre voluto provare a sistemare quel materiale in modo che le persone potessero gustarlo per bene, anche se di fondo rimane un mixtape grezzo. Ad un certo punto ho desiderato una versione su vinile, ecco perché ho deciso di affidare il lavoro alla Smoke On Records. È una versione molto più professionale di quella che gira su YouTube o su un qualsiasi “sito spazzatura”. Anni fa alcune persone vendevano alcuni “Fake CD” con quelle canzoni, quindi, come dicevo poco fa, ho voluto ottenere una release ufficiale in modo che le persone potessero rimanere soddisfatte di ciò che ho creato in passato.

Chi è stata la tua più grande ispirazione come musicista? Hai mai sentito il bisogno di seguire una particolare direzione musicale?

- Ho ascoltato di tutto da quando avevo cinque anni. Dopo che mio padre è venuto a mancare, ho iniziato ad ascoltare i suoi dischi, quelli di artisti come come Syd Barrett, ABBA, Blondie e cose del genere. Ero molto giovane quando l'hip-hop ha iniziato a diventare popolare con il brano “Rapper’s Deligth”. Quello della Sugarhill Gang è uno dei primi dischi rap che ho ascoltato quando ero molto piccolo. Ricordo ancora la volta che chiesi a mia madre di portarmi al centro commerciale per poter comprare quel disco. Ai tempi era molto strano perché non vedevi nessuno che non fosse nero nel circuito musicale, ed era altrettanto strano vedere un bambino bianco di sette anni andare al centro commerciale e comprare il vinile del singolo “Rapper’s Deligth”. Ovviamente sono tornato a casa e ho memorizzato tutto il testo. Ogni volta che andavo a scuola cantavo quella canzone e da allora ho praticamente iniziato a rappare, anche se in quel periodo lo facevo solo per me stesso, come fosse un segreto. Ho sempre ascoltato tanti tipi di musica senza pregiudizi, anche perché volevo mantenere un preciso approccio all’ascolto, approfondendo musica di qualità, e non mi importava se si trattava di colonne sonore, heavy metal, prog estremamente raro o jazz. Sono un vero musicista, nel senso che non mi limito a trarre delle conclusioni in maniera affrettata, suono altri strumenti e riesco a comporre delle canzoni. Sfortunatamente molti rapper non sono molto musicali nel loro stile e, paradossalmente, non conoscono la storia della musica oltre all’hip-hop/rap.

Quando ero più giovane volevo suonare in una band per imbracciare il basso o la chitarra, anche se ai tempi stavo solo cercando di fare qualcosa di molto malvagio. L'heavy metal è sempre stato vicino al mio cuore proprio perché è molto simile alla musica rap, è un genere dannatamente aggressivo che proviene dal cuore e, solitamente, da un luogo dove il dolore si alimenta. Ho sempre ascoltato il metal come i Blondie e il pop più strano, ovviamente la maggior parte dei miei gusti sono estremamente aggressivi, ma devo anche dire che tante persone probabilmente non hanno mai sentito parlare di ciò che ascolto davvero.

Perché hai cambiato il nome più volte nel corso della tua carriera? Agli inizi eri conosciuto come Goretex, poi Gore Elohim e successivamente Lord Goat.

- Per chi non lo sapesse, nel 2007 sono stato contattato dall'avvocato dell'azienda Gore-Tex. Sicuramente qualcuno ha informato l'azienda riguardo la mia persona, anche perché non avrebbero mai potuto sapere chi fossi. Sì.. sono un pezzo di merda, e comunque penso che tutti sappiano chi l'abbia potuto dire ahah. Essere inseguito da tutti quegli avvocati mi ha provocato un forte mal di testa. Non potevo più usare la parola Goretex. Il motivo? Era legalmente protetta da copyright dal 1972, il che è fottutamente ridicolo perché ci sono 1000 band metal con la stessa parola o con nomi presi in prestito da altre fonti, quindi non ha senso, ma il loro scopo era quello di cercarmi, farmi sentire il loro respiro dietro il collo, come se fossi il nemico pubblico numero uno. Quindi ho detto fanculo e ho deciso di cambiarlo. È ridicolo continuare a modificare il proprio nome, ma a questo punto non mi interessa nemmeno più. Se le persone sono interessate a me e vogliono seguire la mia musica, immagino che possono farlo a prescindere dai diversi nomi. Ovviamente non dipende da me, però che cazzo posso fare?!?! Non so se alle persone piace il mio nuovo nome, non posso saperlo, e forse alcuni di questi giovani rapper sono degli “odiatori”. Probabilmente molti non sanno che sono io ahah. Avranno detto: chi cazzo è questo tizio che suona come Goretex?

Qual è stato il primo album hip hop che hai comprato e che ha avuto un forte effetto su di te? E quali sono i tuoi dischi preferiti (hip hop e metal) di tutti i tempi? Dieci titoli già basterebbero a far capire il tuo background.


- Come ho detto prima, il primo disco rap che ho comprato è stato “Rapper’s Delight” della Sugarhill Gang, ai tempi il brano più trasmesso in radio, e penso che abbia venduto circa quattro milioni di copie. Era l'inizio di qualcosa di grande nel paese. Le cose stavano cambiando, i bambini bianchi ascoltavano musica hip-hop e si vestivano con Adidas e grossi lacci, giorno per giorno tutto iniziava a diventare meno underground e più popolare. Arrivarono i primi film e i documentari sull'argomento, l'hip-hop era persino nelle riviste e cose del genere, quindi stava diventando decisamente più popolare. Nel 1983 l'hip-hop a New York era diventato un fenomeno enorme.

Il rapper Rakim è stata la mia più grande influenza come scrittore. Ho conosciuto lui ed Eric quando sono venuti al centro commerciale Kings Plaza, a Brooklyn nel 1989. Ai tempi ero un ragazzino, ma quel giorno stavo andando fuori di testa perché Rakim era il mio idolo. Sono entrato in quel posto e ho comprato un pezzo di carta e una penna in modo da poter ottenere il suo autografo. Infatti, subito dopo sono andato da lui ed è stato molto, molto gentile. Ha firmato il mio foglio e mi ha chiesto cosa volevo fare nella vita, gli ho detto che ero un rapper agli inizi e che lo consideravo il migliore di tutti, ahah. Sfortunatamente Eric B era un pezzo di merda. Io avevo forse tredici anni, ma lui era un vero stronzo. Mi sono avvicinato e gli ho detto “ehi, come va?”. Solo per essere gentile, ma Eric mi ha guardato e non ha detto una parola, mi ha semplicemente ignorato e mi ha dato un'occhiataccia. Comunque sono abbastanza sicuro che odia i bianchi.

Com'è cambiata la percezione della musica rap?

- Sfortunatamente la maggior parte della musica rap di oggi è spazzatura, e c'è una grande differenza tra la cultura rap e quella hip-hop. I video trasmessi da MTV sono orribili, veramente orribili, quella musica è creata appositamente per i ragazzi di quindici anni, non è musica per adulti, ed è solo un modo davvero orribile di presentare certe sonorità alla società, non è vera musica se ascolti attentamente, è solo un fottuto rumore di merda. Ovviamente, ci sono molte nuove uscite che sono buone e molto brutali, nomi come Conway e Benny. Quindi l'hip-hop non è spacciato, in realtà è molto forte, e anche la scena underground è in ottima salute e non è più considerata tanto di nicchia. Vedremo cosa succederà. Tutto riguarda la “demografia” e ciò che le aziende stanno cercando di vendere ai ragazzini di oggi, ma noi non siamo più bambini di quindici anni, perciò non abbiamo bisogno di MTV e di certe stronzate per andare avanti. Quelle corporazioni sono spazzatura e non hanno niente a che fare con la vera musica, inoltre MTV non riproduce video da vent'anni. Per farla breve, quello che facciamo noi è molto molto diverso, è “underground”, e se penso al significato di questa parola in maniera tradizionale, penso di essere l'artista più underground in questa esistenza ahah.

Qual è la tua opinione sulle elezioni presidenziali degli Stati Uniti previste per martedì 3 novembre 2020? Cosa dovrebbe aspettarsi il mondo se Joe Biden diventasse presidente? Oggi, non importa più chiedersi per chi diavolo votare o in cosa credere, tutti sono davvero arrabbiati per qualcosa al punto da voler scendere in piazza.

- L'intera faccenda politica in questo paese è un fottuto incubo, ed è molto difficile da spiegare a qualcuno che non conosce la situazione americana. Tutto è pianificato e programmato per il fallimento e devo dire che l'America si sta trasformando nella Germania nazista del 1938. Non so se qualcuno di voi abbia mai visto il film THX 1138 ("L’uomo che fuggì dal futuro"), ma consiglio a tutti di guardarlo perché è in quella direzione che sta andando il futuro. Lo scrittore George Orwell disse che il futuro sarà come un grande stivale che schiaccerà la nostra testa. Quindi, pensando al futuro, sono molto preoccupato, e non penso che l’umanità possa durare nel tempo. Guarda il modo in cui la natura sta cambiando durante lo scorrere delle stagioni, niente ha più senso, i ghiacciai si stanno sciogliendo, gli orsi polari stanno morendo, la natura ci sta voltando le spalle e penso che la terra stia cercando di sbarazzarsi di noi. Molte delle violenze e delle rivolte in questo paese sono iniziate a causa di George Soros, un miliardario statunitense coinvolto in cose molto brutte e disgustose, un uomo capace di investire milioni e milioni di dollari per molta violenza e per la distruzione della proprietà privata. Ogni cosa è stata organizzata perfettamente affinché le persone potessero abboccare all’esca, e così avvenne. Tutto questo doveva accadere, ed era stato scritto sia nei libri del 1989 che in altri volumi più vecchi. Il 2020 venne classificato come l'anno in cui avremmo tutti preso un virus, infatti la pandemia si sta verificando velocemente, ed è chiaro che gli eventi stanno già andando secondo il loro piano.

Non ho una buona opinione sul futuro perché se apri gli occhi puoi vedere cosa sta succedendo. Non ti permettono di vedere tua nonna che sta morendo in ospedale a causa di un falso virus di merda, ma stranamente non ci sono problemi quando trecento persone si riuniscono per una rivolta, una riunione o per qualsiasi cosa riguardante la politica. Davvero assurdo! Non puoi visitare i tuoi genitori morenti in ospedale, costretti a morire da soli e abbandonati a loro stessi. Questa gente ha distrutto l'educazione dei bambini, strappandoli dalla scuola e obbligandoli all'apprendimento a distanza su stupidi computer del cazzo. Tutto ciò non può funzionare, ecco perché stanno distruggendo il paese. Ovviamente, era tutto pianificato per farlo durare nel tempo e per molti anni.

L'avresti mai immaginato di rimanere nel mondo della musica per così tanto tempo? Come sarà il tuo futuro?

- È difficile dire cosa accadrà in futuro. Personalmente non ho un'opinione positiva su tutto, ma spero che le persone possano stare bene. Credo che questo sia solo l'inizio della fine e, come ho detto precedentemente, attualmente ogni cosa fa parte di “un piano ben congegnato” che può durare per tempi molto lunghi. Potrebbe succedere di tutto in futuro. Ora, guardiamoci intorno, tutto è un fottuto robot o un computer. Consiglio a tutti di fare ricerche approfondite sui meticci e sugli extraterrestri, è molto importante capire cosa potrebbe accadere nei prossimi vent'anni. Non lasciate che vi dicano che siete dei teorici della cospirazione o dei pazzi, questo è molto importante. Loro vogliono far credere alle persone che sono pazze, in modo che non capiscano cosa sta realmente accadendo sul nostro pianeta. Ora il tempo è molto importante per istruirsi.

Chi è il tuo migliore amico?


- I miei migliori amici sono mia figlia, mio figlio e Vanessa.

Ti lascio l'ultima parola se vuoi salutare i tuoi sostenitori italiani. Gore, grazie mille per il tuo tempo.

- Un ringraziamento speciale a tutti i miei fan e sostenitori italiani. Ho sempre avuto un forte legame con l'Italia e con le persone italiane, fin da quando ho iniziato a rappare e viaggiare. E' stata un'esperienza intensa che ha segnato il mio cuore. Anche la mia fidanzata è italiana quindi per me è davvero singolare pensare all'Italia, e credo di avere un legame un po' più forte rispetto alla media. Voglio solo ringraziare tutti per aver supportato la mia musica, in modo tale da mantenere vivo l'interesse. In futuro pubblicherò nuovo materiale e non mi fermerò finché non mi uccideranno. Ahah.

Contatti: 
brutalmusic.org

Membri:
Lord Goat / Stu Bangas

Recensione: 
LORD GOAT & STU BANGAS "Final Expenses" (2020) - Supercoven | Brutal Music