Figli bastardi di una scena britannica tutta acceleratore a tavoletta e pneumatici in fiamme, i RAGING SPEEDHORN vanno a creare un sound nervoso e adrenalinico che fonde stoner, hardcore e doom metal in maniera convincente, liberando un'energia contagiosa per l'intera durata del disco. È difficile criticare un gruppo come questo, poiché fa esattamente quello che si era prefissato di fare. Il nuovo "Hard To Kill" può sembrare un lavoro scontato, ma in realtà non lo è. In effetti è incredibilmente divertente, mostrando di saper anche picchiare duro nei suoi puntuali rallentamenti. Sicuramente, l'omonimo singolo fa da perno alla quasi totalità dei pezzi. Tutto ciò significa che non ci sono mezze misure per i Raging Speedhorn: la loro musica è un motore ben oliato che trasuda pericolo, pronto a ringhiare in qualsiasi momento. Davvero azzeccata la scelta di affiancare a Frank Regan l'altro vocalist Dan Cook, subentrato a John Laughlin dopo la sua separazione dalla band. Le due voci si amalgamano in maniera eccellente, per spazzare via ogni dubbio sulla capacità di far male. "Hard To Kill" è stato ideato per essere gustato tutto d'un fiato, trascinandoci in un vortice precipitoso, perché quello che conta è tagliare il traguardo più velocemente degli avversari. Sono trascorsi vent'anni dal debutto uscito per ZTT Records/ Green Island Records, e da quel momento questi ragazzi provenienti dalla città di Corby ne hanno fatta di strada. L'impegno e la passione vengono sempre premiati se perseguiti con costante dedizione.
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Songs:
Snakebite, Doom Machine, Spitfire, Hard to Kill, Hammerdown, Hand of God, Brutality, The Beast, Children of the Revolution (T-Rex cover)