martedì 19 marzo 2013

ARCHON - "CATTURA NEUTRONICA"


I NEWYORKESI ARCHON SEMBRANO PROVENIRE DA MONDI LONTANI E DIMENTICATI.
IL LORO E' UN TRIP CHE SI SPOSTA SU PAESAGGI POST APOCALITTICI, SOGNI DEFORMI, IMMAGINARI DEVASTATI DALLE SCORIE NUCLEARI. UN ACCATTIVANTE
E DISTORTO SLUDGE/DOOM PSICHEDELICO. HO CHIACCHIERATO CON ANDREW JUDE (CHITARRA/BASSO), RACHEL BROWN (VOCE/SYNTH), CHRIS DIALOGUE (VOCE/NOISE).


1. Dateci la possibilità di conoscere meglio gli Archon...

Andrew Jude: Certo, grazie a te per aver trovato il tempo di intervistarci. Apprezziamo l'interesse per Archon e per il nostro nuovo disco, "Ouroboros Collapsing".

2. Puoi scriverci una breve storia degli Archon?

Andrew Jude: Ho dato inizio al progetto Archon nel 2008 suonando la musica che piaceva a me, di seguito ho reclutato alcuni ragazzi che ho conosciuto nella scena locale, facendoli poi entrare nel gruppo. Così è arrivata la nostra prima vera line-up, che oltre a me comprendeva Ryan Lynch (chitarra e voce, proveniente da una band di New York denominata 12 Eyes) e Dan Kurfirst (batteria). Questi ragazzi hanno formato il nucleo del nostro primo disco "The Ruins at Dusk". Altre persone contribuirono a quel lavoro. Alla fine, Ryan dovette spostarsi fuori da New York e così abbandonò la band. Reclutai Rachel e Chris per le voci. La line-up si assestò dalla fine del 2010, e ancora oggi è lo stesso gruppo che suona su "Ouroboros Collapsing".

Chris Dialogue: La line-up si è unita per suonare come in un grande incesto musicale. Ho suonato con Andrew nei Queen Elephantine, dopo che lui ascoltò la mia voce sugli Alkahest, nei quali Nikhil e Rajah suonavano rispettivamente chitarra e batteria.

3. Parlaci del nuovo "Ouroboros Collapsing". Quali le principali differenze tra l'ultimo album e il precedente?

Andrew Jude: Beh, questo disco è stato prodotto in maniera più tradizionale rispetto al primo disco ("The Ruins at Dusk"). Su Ruins, ho scritto e registrato un sacco di musica insieme a Ryan e Dan, poi abbiamo coinvolto tanti altri musicisti per registrare le loro parti al di sopra di ciò che avevamo creato noi, è stato tutto abbastanza organico. Su "Ouroboros Collapsing", la line-up è stata più stabile(Chris e Rachel-voci, Nikhil-chitarre aggiuntive, Rajah-batteria, ed io), quindi potevamo provare e suonare dal vivo. Nessuna particolare improvvisazione nel processo di registrazione. Inoltre, non ci sono così tante collaborazioni/ospiti su questo nuovo album.

Rachel Brown: Sì, per esempio, quando sono entrata negli Archon alla fine del 2010, la maggior parte del materiale di "The Ruins at Dusk" era stato già registrato, ad eccezione delle voci. Così, Andrew ha dato a me e a Chris le due tracce sulle quali dovevamo cantare, e così abbiamo scritto i testi e le parti per queste. Mi ricordo di averli messi in pratica solo un paio di volte prima di registrarli. Non abbiamo impiegato molto tempo per farlo, e ancora oggi mi risulta sorprendente l'ottimo risultato finale ottenuto con quelle poche prove. Per "Ouroboros Collapsing", come ha menzionato poco fa Andrew, abbiamo avuto la possibilità di provare molto di più. Anche se, per "God’s Eye" e "Masks" ci siamo riuniti più in studio che sul palco. A differenza di " The Ruins at Dusk", abbiamo registrato, cestinato e ri-registrato le parti vocali un paio di volte.

Chris Dialogue: Per quanto riguarda le lyrics, sono passate da me per il completamento, inoltre, molto di Ouroboros è stato fatto sul posto, ad eccezione di "God’s Eye". Ho più o meno perso la pazienza con la scrittura. Il materiale su Ruins era molto più pensato e tematico, ma questa volta ho pensato "Cazzo, voglio infierire maggiormente".

4. "Ouroboros Collapsing" sembra muoversi tra sludge/doom e passaggi psichedelici. Mi puoi dire di più sul le vostre canzoni?

Andrew Jude: Mi piace molto il texture e le stratificazioni delle nostre canzoni, penso che siano davvero parte del suono Archon, ma partiamo sempre con un riff solido, pesante. Quando scrivo, comincio con un buon riff che sia in grado di stare in piedi da solo, poi aggiungo gli strati e texture.

Rachel Brown: Nella vita cosa non si sposta? Penso che sia naturale passare dall'intensità ai passaggi atmosferici, per avere un flusso dinamico.

Chris Dialogue: Lo farei, se potessi ricordare.

5. Questo nuovo album è una naturale evoluzione?

Andrew Jude: Penso di sì. Non abbiamo stabilito o deciso di fare un album che suonasse in modo particolare, quindi direi che le canzoni sono un'evoluzione organica della band. Noi, in realtà, non scriviamo con l'obiettivo di rendere particolare il nostro stile di musica, semplicemente scriviamo e vediamo cosa succede.

Chris Dialogue: Non posso dire che sono d'accordo con Andrew su questo. Quando abbiamo iniziato a scrivere il materiale io volevo assolutamente dei suoni specifici e quindi ottenere delle voci specifiche. Sembra che li abbiamo ottenuti.

6. Qual'é l'aspetto vincente per andare avanti con questo mix di suoni?

Andrew Jude: Ho alcune idee già per il nostro prossimo disco, ma passerà sicuramente un po' di tempo prima che le canzoni si possano arricchire.

Chris Dialogue: Il nostro batterista Rajah si è allontanato da noi a causa di un cambiamento. Andrew ed io suonavamo insieme nei Queen Elephantine, quindi abbiamo deciso insieme che sarei stato io ad occuparmi di voce e batteria. Con il nostro differente stile di scrittura e differenti preferenze, è sicuramente un mix impegnativo ma unico nel suo genere.

7. Perché il titolo "Ouroboros Collapsing"? Qual è il significato dietro di esso?

Rachel Brown: E' riportato nella risposta successiva di Chris. Lui mi ha parlato di questo sogno, che è stato l'ispirazione per la song "God’s Eye", ed è diventato il tema generale per l'album, così come per l'artwork. Per me, il titolo parla dei nostri giorni numerati.

8. A proposito dei vostri testi: Quali temi trattate?

Chris Dialogue: Ho fatto un sogno in cui ho visto il cielo nel corso di milioni di anni, dalla notte al giorno, fino a quando l'atmosfera bruciava e la crosta terrestre si sbriciolava pezzo per pezzo in un vuoto senza stelle. Questo riassume il tema dei testi.

Rachel Brown: Tutte le canzoni vanno bene sotto questo ombrello di decadimento galattico, ma ci sono anche delle differenze. "Worthless" e "Masks" sono per un livello personale e sociale, mentre con "God’s Eye" rimane tutto enorme. "Desert Throne" è stato ispirato dalle donne della serie 'Dune'. Penso che vivere su un pianeta deserto come quello di Arrakis porta alla graduale distruzione di ambienti vivibili e alla nostra estinzione.

9. Vivete a New York. Questa grande metropoli è una buona influenza per la band?

Chris Dialogue: Due settimane fa mi trovavo su un tetto che guarda ad ovest, verso lo skyline di New York. Ho immaginato una stella luminosa che bruciava e vedevo la stessa città riportata in una terra piena di scorie nucleari, e mi sentivo dannatamente bene. Questo mi sento di dire su New York City.

Rachel Brown: New York City è impressionante e terribile, contiene tonnellate di grandi personaggi, arte incredibile e una scena musicale fiorente. Tuttavia, il costo della vita, la routine quotidiana e la concorrenza prende il sopravvento. Suppongo che l'effetto combinato è un'ispirazione contorta.

10. Quali sono i vostri piani per l'anno 2013?

Chris Dialogue: Attivare un "trans-continental mass suicide event".

Rachel Brown: Pubblicare l'album era fondamentale. Ora, speriamo di promuoverlo attraverso concerti locali e touring. Naturalmente, solidificare la nuova line-up. E se tutto va bene con questo aspetto, scriveremo nuova musica.

12. Grazie per l'intervista!

Rachel Brown: Grazie per il tuo supporto!

Andrew Jude: Apprezziamo il tuo supporto e tutti coloro che si prendono del tempo per interessarsi agli Archon... Speriamo di avere presto nuova musica per voi, senza attendere due anni e mezzo per scrivere il prossimo disco!