venerdì 30 novembre 2012
SAILLE "Ritu"
- code666
I belgi SAILLE dopo il buon debutto "Irreversible Decay" (2011) si ripresentano a noi con questo "Ritu", un full-lenght inondato di black metal sinfonico di indubbia potenza, arricchito dalla notevole caratura compositiva. Sicuramente Limbonic Art, ultimi Emperor sono riferimenti importanti per questi musicisti e non si può certamente sottovalutare l'operato in un disco vestito con una produzione eccezionale. Questa gioca un ruolo fondamentale nello scorrere dei minuti perché in grado di elevare la maestosità delle tracce, che oscure si dissolvono nelle gelide tempeste nordiche. Le cupe vibrazioni emanate da "Fhtagn", "Sati", "A Titan's Sacrifice" ti fanno precipitare nelle incandescenti profondità della terra dove non esiste ossigeno per potersi risollevare. Il riffing è sempre compatto, ispirato, riuscendo a trasmettere forti melodie ad ogni passaggio, mentre la sezione ritmica quando si tiene su velocità sostenute risulta assolutamente inafferrabile, convincente l'utilizzo delle tastiere perché mantengono alta l'epicità. Apprezzo l'operato del cantante Dennie Grondelaers, convincente mentre tesse la sua grande ragnatela su tutto questa apocalisse sonora. Consiglio "Ritu" a tutti gli amanti di queste sonorità.
TRACKLIST: Blood Libel, Subcutaneous Terror, Fhtagn, Upon the Idol of Crona, Sati, A Titan’s Sacrifice, Haunter of the Dark, Runaljod, Ritual Descent.