domenica 11 novembre 2012
GRIEF OF EMERALD "It All Turns to Ashes"
2012 - Non Serviam Records
A chi è appassionato di death/black metal sinfonico non risulterà nuovo il nome degli svedesi GRIEF OF EMERALD giunti al quinto album denominato "It All Turns to Ashes". Il disco uscirà a dicembre, ma ho la possibilità di recensirlo avendolo ricevuto in anticipo dallo stesso Ricardo Gelok della Non Serviam Records. Anche dopo vari ascolti la loro proposta risulta abbastanza lineare, benché non priva di momenti interessanti, quale ad esempio una certa espressività epica che si innalza in alcune songs. L'uso continuo delle tastiere cerca di dare varietà al disco ma alla lunga queste sinfonie lo soffocano troppo, rendendolo un noioso. Ci sono brani come la stessa "It All Turns To Ashes" dove non mancano i punti di contatto con certe atmosfere tipiche dei Cradle of Filth, mentre in altre l'approccio si avvicina a Naglfar, Dimmu Borgir, Old Man's Child. L'efferatezza di certi riffs di chitarra affiancati a ritmiche serrate e devastanti prendono molto da Dark Funeral, Immortal ("Stormlegion"). Si, anche Johnny Lehto nelle sue tonalità vocali ha qualcosa del norvegese Abbath. In conclusione posso dire che l'album è discreto sul piano esecutivo, meno intrigante su quello emozionale. Probabilmente ci saranno tanti loro estimatori felici, ansiosi di poter ascoltare tale opera... A me personalmente i Grief of Emerald non esaltano più di tanto anche se sono validi musicisti.
TRACKLIST: And Yet It Moves, God of Carnage, Where Tears Are Born, It All Turns to Ashes, Cage of Pain, When Silence Became Eternal, Warstorms, Stormlegion (Warstorms part II), The Third Eclipse.