lunedì 31 dicembre 2012

YERBADIABLO "Jester In Brick Lane"
2012 - logic(il)logic records


La sensazione che si respira ascoltando i Bolognesi YERBADIABLO (una one man band nata nel 2010) è la stessa che si potrebbe avvertire viaggiando in giro per il mondo assaporando il fascino di luoghi lontani, culture differenti, senza dare importanza se siano luoghi/ambienti caldi o freddi, città o campagne. La bellezza del confronto sta anche nel cercare di vedere, conoscere, ascoltare le diversità degli opposti. "Jester In Brick Lane" ha l'energia del tipico album che ti prende già al primo ascolto, non ti spieghi perché accada ciò, ma in realtà è quello che accade. Mentre scrivo questa recensione sono già al terzo ascolto dell'intero disco, un lavoro coronato da tredici canzoni veramente differenti l'una con l'altra ma particolari nel loro modo di rincorrersi, tra continui cambi di atmosfere e tempi di esecuzione. Qui si vivono emozioni "inedite", messe insieme da musicisti ispirati, aperti alla sperimentazione, la loro è una personalità coraggiosa, quella voglia di mettersi in gioco cercando di rappresentarsi attraverso uno stile autentico e che non segue una particolare scia musicale. Faccio veramente fatica a trovare il modo giusto per farvi capire cosa sono in grado di concepire musicalmente. Una fusione esaltante di blues, reggae, fusion, funky, rock, psichedelia... Tutto rinvigorito da ritmi tribali, strumenti a fiato e voci che quando agiscono nella loro pulita spontaneità non invadono mai lo spazio delle note, al contrario, trasmettono passione, colore e freschezza. Solo band di questo tipo possono dire qualcosa di nuovo all'interno del panorama Underground nostrano (a prescindere dal genere). Tutti i brani sono notevoli ma c'è una song in particolare che mi fa impazzire, ed è la bellissima "Brick Lane". Complimenti al polistrumentista Nik (mente del gruppo), al produttore Luca Gomedi e a tutti i musicisti coinvolti nel progetto Yerbadiablo per la grande personalità, originalità, versatilità. Tra questi troviamo anche il sassofonista/flautista Gabriele Bolognesi. Chiunque ami la buona musica, si faccia una canna, si rilassi in poltrona e se li ascolti a luci soffuse. Supportateli.

TRACKLIST: Punk In-Fusion, Winston Smith & The Street Dogs, Brick Lane, Back To The Monkey, Z’etoile, Panamerika, Magic Jester’s Box, Sulphurea, Guilty Blues, Bad Days Good Waves, Towards Winay Marka, Niebla, Yerbadiablo