venerdì 7 dicembre 2012

RISE ABOVE DEAD "LA SPORCIZIA REGNA SOVRANA"


IL 2012 E' STATO UN ANNO IMPORTANTE PER L'UNDERGROUND ESTREMO ITALIANO, UN ANNO IN CUI SI E' VISTO UN BUON NUMERO DI USCITE DISCOGRAFICHE DALLA QUALITA' FINORA IMPENSABILE. I MENEGHINI RISE ABOVE DEAD HANNO DATO ALLE STAMPE "STELLAR FILTH", UN ALBUM MOLTO INTERESSANTE CHE LASCIA IL SEGNO AD OGNI ASCOLTO, UN VIAGGIO CHE CONSIGLIO A CHIUNQUE AMI LA MUSICA DI SPESSORE. NE HO PARLATO CON IL CANTANTE ANDREA RONDANINI E IL CHITARRISTA MATTEO SALA.

1. Potresti brevemente presentare i RISE ABOVE DEAD ai lettori di Son of Flies webzine?

- Rise Above Dead, sono una band di cinque elementi proveniente da varie zone tra Varese, Milano e Bergamo. Siamo assieme dall'inizio del 2009. Abbiamo iniziato a suonare un hardcore oscuro con influenze crust/sludge, attualmente il sound si è arricchito con parti più riflessive, ambient. Abbiamo registrato un demo nel 2009, un ep nel 2010 uscito in vinile autoprodotto e un lp nel 2012 sempre in vinile in coproduzione con tre etichette (Shove, Moment of Collapse e Forever True).

2. Che cosa si può dire del processo di composizione e registrazione di "Stellar Filth" (Primo full-lenght della band). Chi si è occupato della produzione?

- Il nuovo disco è stato scritto in quasi un anno, in cui abbiamo avuto anche un cambio di batterista. La produzione è stata affidata a Lorenzo Stecconi, già conosciuto per aver lavorato con Ufomammut e Lento. Abbiamo fatto le riprese nella nostra sala prove a Milano e successivamente, qualche mese dopo, siamo scesi a Roma per mixare e masterizzare.

3. Le canzoni di "Stellar Filth" hanno una struttura ermetica favorevole, un timbro epico e stellare (appunto), sembra di essere avvolti dalle tempeste di un'altra dimensione... Trasmettete Pathos. Era un vostro obiettivo concepire così queste tracce?

- Non siamo partiti con un idea precisa, ci siamo lasciati trascinare dalle emozioni durante la scrittura e quello che sentite è sicuramente un lavoro di squadra. Il pathos che ne esce è il nostro modo per trasmettere un certo tipo di sensazioni, canzoni come “hide and weep” e “bury them in dust” vanno a colpire nel profondo. Vi sono attimi di puro delirio seguiti da attimi di puro viaggio quasi fossimo trasportati in un altra dimensione.

4. Quanto è importante tenere un proprio e riconoscibile sound? Vi sentite legati a qualche band in particolare? Cerco di essere più chiaro: Ci sono gruppi che agli inizi hanno lasciato un segno indelebile nel vostro background? Quel qualcosa che vi ha spinti poi a seguire la vostra personale strada.

- Abbiamo sicuramente un sound che ricorda alcune delle band catalogate nel genere Sludge/postmetal. Ma preferirei non essere catalogato sotto un certo tipo di genere o band. E' una strada sempre nuova quella che vogliamo percorrere, ci saranno alcuni punti di comune ma cerchiamo di far venire a galla la nostra personalità.

5. Ci sono molti generi che confluiscono nel vostro sound, arduo trovarvi una collocazione stilistica e non è nemmeno mia intenzione farlo. Voi come vi vedete all'interno della musica stessa?

- Nel corso di questi 3 anni ci siamo evoluti parecchio il sound e' decisamente cambiato, e “Stellar Filth” e' la prima dimostrazione. Ognuno di noi ascolta generi musicali differenti e penso sia questa la forza del nostro gruppo. Cercare sempre qualcosa di nuovo e sperimentale

6. Alcuni brani di "Stellar Filth" sono pervasi da un senso di perdizione, come se durante l'ascolto si stesse fluttuando nel vuoto. "End of a Kingdom", "Hide and Weep", "No Land Toward The Sea" "Stellar Filth" non nascondono questa predisposizione... Sei d'accordo?

- Quello che hai descritto è decisamente vero, e lo prendiamo come un complimento. Scrivendo “Stellar Filth” non abbiamo cercato particolari risultati, abbiamo arrangiato con grande attenzione i vari passaggi di ogni singola traccia, il risultato è stato se vuoi inaspettato. Le sensazioni che trasudano i brani sono quelle che tutti noi viviamo in un modo o nell'altro; perdizione, insicurezza del futuro e se vuoi anche un certo senso di malinconia.

7. La copertina del disco si sfuma bene sulla tensione dei vostri brani. Interessanti i suoi colori. Quell'immaginario rappresentato sull'artwork pensi possa far viaggiare più velocemente l'ascoltatore verso il vostro universo musicale?

- Certamente! Consiglio di alzare il volume, magari accendersi una canna, distendersi e di far suonare l'intero LP, ascoltandolo con attenzione. Sicuramente riuscirete ad essere immersi totalmente nel concept del disco. E' un disco non di semplice comprensione, ci vogliono parecchi ascolti per notare le varie sfumature.

8. L'essere inseriti dalla maggior parte degli addetti ai lavori nel circuito post/metal, vi rende piena giustizia?

- Non sono mai riuscito a capire bene la vera definizione di "post-metal". A mio avviso racchiude un sacco di band e generi diversi tra loro. Sicuramente nel nostro sound c'è della matrice metal e se con il termine "post" significa evolvere il metal verso altri lidi, beh allora ci siamo.

9. Siete attivi da soli tre anni ma il vostro songwriting ha già una forte personalità, un largo margine di maturamento. Pensi sia dovuto alla bravura di ogni singolo membro nella band, oppure tutto ciò è frutto dell'alchimia musicale che c'è tra voi?

- Durante la scrittura in sala prove cerchiamo sempre di sperimentare e di evolverci, non abbiamo schemi prefissati. Ognuno di noi partorisce sempre idee nuove, questo è quello che, molto probabilmente ci permette di andare avanti con entusiasmo, forse è proprio l'alchimia che c'è tra di noi.

10. C'è un concept che sorregge il nome della band?

- No è un nome scelto all'inizio, suonava bene, forse se non ricordo male, naque ascoltando il pezzo "Rise Above" dei Black Flag. "L'elevarsi sopra i morti" ha sicuramente un aspetto intrinseco di pessimismo

11. Sono rimasto colpito anche dal titolo del disco: "Stellar Filth"... A cosa si riferisce la "sporcizia" riportata nel suo interno?

- La sporcizia che ci circonda, la crisi morale del genere umano, il degrado sociale e l'andamento verso la totale autodistruzione della nostra specie. Questo disco ha in se un concetto di decadenza già iniziato nel precedente EP del 2010 "Human Disintegration".

12. Questa è un'epoca musicale ormai schiacciata dall'abuso del free download! Pensi ci possa essere ancora spazio per il supporto audio fisico in un futuro prossimo? Te lo chiedo anche perché voi avete puntato tutto sulla bellissima versione in vinile.

- Speriamo altrimenti nessuno comprerà più i nostri vinili :). Scherzi a parte, anche noi siamo favorevoli al free download, anche perchè buona parte della musica sconosciuta o di nicchia, prima spesso si scarica e poi si acquista il supporto fisico. Diciamo che è dura fare una previsione, abbiamo stampato in vinile perchè lo reputiamo ancora il miglior modo per esprimere l'arte musicale, il cd ha perso valore con l'avvento degli mp3, quindi il vinile ha riacquistato molto interesse sopratutto tra le varie distro.

13. Ti reputi un ricercatore di nuove band e di nuovi suoni, non solo per il tuo gruppo, ma anche come semplice appassionato.

- Personalmente sono cresciuto con i Black Sabbath e Led Zeppelin. Tutto questo lo dobbiamo a loro e' stato il massimo periodo del concepimento musicale ma ad ogni modo adoro la musica in generale e sono sempre alla ricerca di nuove band e nuovi suoni sopratutto nel panorama oscuro.

14. In cosa vi aiuta l'essere parte di questa band?

- Alla base c'è un grande rapporto di amicizia tra di noi, di stima reciproca e poi ovviamente le soddisfazioni che abbiamo ottenuto facendo live che poi, personalmente, aiutano anche il mio stato d'animo. In tre anni abbiamo avuto modo di condividere il palco con grandi nomi della scena mondiale di arricchirci come musicisti e come persone.

15. Ho notato una buona costante sul fronte live... Avete diviso il palco con nomi di tutto rispetto. Ci sono date in previsione per l'inverno?

- Con il prossimo anno ci saranno un bel po di news interessanti. Molto probabilmente ristamperemo il disco con anche una chicca, che stiamo definendo in questi giorni. Mentre in inverno non suoneremo tantissimo, stiamo già scrivendo pezzi nuovi per il prossimo disco. Rispetto al passato dedichiamo molto più tempo alla sala prove e ai dettagli durante il songwriting. Per la primavera credo faremo un po di date in giro per la Penisola, e per l'estate sicuramente torneremo in Europa.

16. Grazie per la piacevole chiacchierata. Buona fortuna per tutto.

- Grazie di cuore a te e allo spazio che ci hai messo a disposizione, a presto.