giovedì 30 gennaio 2014
Recensione: SQUIETI "Impronte Nella Cenere"
DIGITAL ALBUM | CD 2014 - DIY Conspiracy
Ci sono musicisti che hanno l'istinto di sperimentare, di rischiare e, questa esigenza a volte diventa la sola priorità, quasi come un'urgenza. I pugliesi SQUIETI (con sede a Mola di Bari) bruciano tutte le tappe e dopo poco più di un anno dalla nascita pubblicano il debutto "Impronte Nella Cenere". Un urlo acuto proveniente dal profondo Sud, dove suonare, per molta gente, rappresenta una delle poche possibilità per ritagliarsi la propria fetta di libertà. Questi ragazzi non si sottraggono a tale necessità. C'è tanta passione in queste note, proprio perché i membri del gruppo sanno da dove provengono e conoscono alla perfezione le regole del gioco, ma devo aggiungere che sono da considerare altrettanto importanti per il loro intramontabile operato nella storia della Puglia che conta
(1 dei 2 chitarristi / cantanti è Pietro, ex. membro degli Atestabassa). Oggi, probabilmente, le esigenze e gli stimoli sono differenti, infatti, gli Squieti fanno leva su soluzioni musicali più articolate, disponendole adeguatamente tra gli ingranaggi di un sound equilibrato e mai banale. I 3 ragazzi ci mettono il cuore fino in fondo, ed è questo aspetto a fare la differenza nella fluida interazione tra le parti. La cosa importante
è che realtà del genere ci ricordano continuamente che il male compiuto dall'essere umano non può essere ignorato... ma quello procurato su se stessi o che ci è stato fatto da terzi non si può scordare. Il messaggio è chiaro, infallibile. Taglienti le parole urlate nelle strofe di "Terra Bruciata", "Stallo Alla Messicana", "Maledetto". Gli Squieti mordono gli strumenti e pur rimanendo legati alla tradizione punk / hardcore (quella che potrebbe fare riferimento alla vecchia scuola), riescono a spingersi in una direzione che ha più di un contatto con il post hardcore melodico e nervoso dei Propagandhi (difficile non percepirlo nel toccante riffing di chitarra di "Veglia Opaca") ma anche con la follia compositiva dei più controversi Fugazi. Ogni singolo componente riesce a dare quell'energia necessaria affinché le tracce possano rivelarsi nella vera drammaticità. Facendo girare "Impronte Nella Cenere" le emozioni diventano tangibili. Ora, serve solo una maggiore dose di personalità ed una produzione che dia più corpo ai suoni. Conoscendoli e avendoli visti dal vivo sarà solo questione di tempo. Il primo passo è vincente e fa ben sperare per il futuro prossimo. Il lavoro è stato registrato e mixato da Stefano Romano (maggio/settembre 2013 @ Coloresuono). L'Apulia ha un'altra freccia per il proprio arco. Avanti così Squieti, Son of Flies webzine vi supporta!
Contatti: squietitudine@gmail.com - squieti.bandcamp.com
TRACKLISTING: Falesia, Fingersi Morti, T.M.P., Terra Bruciata, B, Veglia Opaca, Stallo Alla Messicana, Maledetto.