sabato 25 gennaio 2014

Intervista: ERAAS - "IL BUIO NELLA MENTE, LA LUCE NELL'ANIMA"






DA QUANDO HO INIZIATO IL MIO COSTANTE OPERATO PER SON OF FLIES WEBZINE NE HO CONOSCIUTE DI FORMAZIONI VALIDE, MA DAVVERO POCHE HANNO DIMOSTRATO IL TALENTO DEI NEWYORKESI ERAAS, PARTORITI DAI GENIALI ROBERT TOHER E AUSTIN STAWIARZ. L'SPIRAZIONE VITALE / AUTENTICA DI QUESTI MUSICISTI SI MODELLA PER SPINGERE LA LORO ANIMA OLTRE OGNI BARRIERA DI GENERE!!! HO AVUTO IL PIACERE DI CHIACCHIERARE CON L'EX APSE ROBERT TOHER...

1. Ciao Robert. Ti ringrazio tanto per aver trovato il tempo di parlare con me...

- Any time.

2. Per iniziare molto in generale, quando guardate indietro al vostro 1° materiale (in particolare il debutto "Eraas" del 2010), quali sono i tuoi pensieri?

- Sono molto affezionato al nostro debutto. Personalmente posso dire che, spesso, quando pubblico qualcosa di nuovo, ho già purgato la mia mente e le emozioni da tutto ciò che ho fatto in precedenza. Può materializzarsi attraverso qualunque release attuale che è fuori o semplicemente facendo e creando un disco. Così quando finisci un lavoro è come guardare in uno specchio, in quel momento. Quando penso a qualcosa che è venuta prima di qualunque registrazione in corso, la vedo più obiettivamente, mi risulta più interessante, significa qualcosa di più per me. Riesco a osservare
il tempo della mia vita in quel determinato album che è stato creato, e quindi riappaiono tanti ricordi. E' proprio come quando rileggi il tuo diario, ti vedi, è più significativo, e forse più interessante, come se ci fosse una voce anziana in esso, insomma è più intrigante piuttosto che leggere quello che hai appena scritto.

3. A mio parere "Eraas" e "Initiation" sono due capolavori assoluti. Ci potresti raccontare i tuoi sentimenti su ciascuno di questi 2 particolari album?

- Thanks kindly. Il primo album per me è stato molto più di un inizio. Penso che l'opener "Black House" è un breve pezzo orchestrale che dà il tono al resto del lavoro, arrivando poi alla fine con "Trinity" che una volta era collegata alla stessa "Black House". Quel primo brano mi dà quella sensazione che si prova quando ci si avvicina verso la fine dell' estate, quando si può iniziare a sentire che questa sta finendo e un nuovo autunno arriva. Il primo giorno reale dove si può percepire tutto ciò. Mi ricorda molto anche di alcune delle scene pastorali/paesaggi nel film Days Of Heaven, che è stato fonte di ispirazione per il brano, così come per le diverse parti del disco. Il full-length di debutto è stato un'esplorazione di diverse idee. Alcune orchestrali, ambient, altre un po' più "rock / krautrock based", elettroniche. Il secondo invece si
è focalizzato sul combinare queste varie cose. Più di una 'stazione radio', con diverse atmosfere che sono tutte collegate da un tema di fondo, dalla consistenza, e dall'umore. Così posso dire che sul primo "Eraas" stavamo semplicemente esplorando diversi elementi e la loro presentazione in un certo ordine. Su "Initiation", c'è stata l'aggiunta di alcuni nuovi particolari ma con dei temi già esistenti. Abbiamo perciò collegando tutto, in 2 parti, come fare 2 piccoli film (lato A e B).



4. Qual è stato il processo per comporre e registrare musica per questi due fantastici album?

- Non sono sicuro di poter rispondere direttamente a questa domanda. Devo dire che il metodo "studio as instrument" è molto importante per noi e, avendo anche l'elemento di fortuna in tutto quello che facciamo diventa la stessa chiave. Oltre a questo, si tratta di avere l'ispirazione giusta per creare un certo mondo visivo o atmosfera / umore.. It's really about going after creating a mood! ...Qualcosa che possiamo vedere nelle nostre menti. Uno spazio o un ambiente in cui entrare.

5. Quali sono i temi fondamentali e le idee che stanno dietro il progetto Eraas? Sembra che ci sia un concept di base che lega tutto il lavoro, e sono curioso di conoscere da dove state venendo... il vostro background.

- Sono partito dalla mia vecchia band, gli APSE, per giungere poi agli ERAAS, portando avanti un certo discorso. Tutto è sempre ruotato intorno alla luce e al buio e sulle proprietà di queste due forze rappresentate nel genere umano e nella natura. Le lotte che possono generarsi da queste cose, crisi esistenziali, la spiritualità, relazioni spirituali e umane. In principio, l'idea era quella di esplorare ciò attraverso gli ERAAS. Ma devo anche dire che, mentre noi siamo sempre stati interessati a questo genere di cose, sembra che oggi ci siano troppe band che fanno finta di essere interessate a questioni spirituali, mettendo simboli occulti sulle copertine dei loro cds, dandosi dei nomi legati a pratiche ritualistiche. Oppure, stanno solo fingendo su questo interesse per l'occulto e sul pensiero di se stessi come 'goth'. E' qualcosa che è stato impossibile non notare. ERAAS will stay the course... Essere ciò che siamo sempre stati, consentendo a noi stessi di evolverci. Tuttavia, la cosa positiva è, che non abbiamo proclamato noi stessi come 'dark' o 'goth' o qualcosa di simile. Direi spirituali, forse. La cosa divertente è che di recente abbiamo ottenuto una recensione 'fioca' da parte di un ragazzo che si lamentava che non siamo all'altezza delle sue aspettative come "dark" (perché alcune altre persone usato questa parola parlando di certi suoni). Giornalismo orribile. Infatti oggi non do molta fiducia in esso. Su internet chiunque può scrivere quello che vuole sulla tua band. Ci sono persone che sono 10 anni più giovani di me, e uscendo dal college recensiscono l'ultimo album di una band che probabilmente ha pubblicato il suo debutto quando ne aveva 8. "We are opened to criticism when it makes a point and it's productive, but most of the time we take it with
a grain of salt." (alcune frasi le mantengo in inglese perché hanno più impatto, NdR).

6. "Initiation" è un grande ritorno per voi! Mi puoi dire qualcosa di più sulla tua canzoni e sullo stile musicale? C'è chiaramente un vasto spazio di differenti influenze musicali in esecuzione nel vostro lavoro... Gli elementi musicali sono sempre più intensi, con molte soluzioni diverse
e articolate, creano una tensione molto dolorosa. Volevate ottenere tale atmosfera?

- I'd say so. Come ho descritto in precedenza, venivamo dopo una sorta di miscuglio di idee e suoni, come una Radio ERAAS, ma con un'atmosfera coerente che salda tutto insieme. Per rispondere all'ultima parte della domanda, non credo che l'ottenere certi suoni sia qualcosa che pensiamo in modo diretto. Penso che lavoriamo su qualcosa fino a quando non ci suona bene e solo così capiamo se è completo. Se una canzone non sta evocando quello che noi pensiamo è difficile dire esattamente cosa non sta funzionando o identificare ciò che è carente nella song stessa. Dobbiamo solo continuare a portarla avanti fino a quando non ci siamo riusciti.



7. Quali sono i temi dei testi, in particolare sul nuovo "Initiation"? È un concept album? C'è un tema specifico?

- Direi che in gran parte trattano della paranoia. Avere un rapporto imprevedibile con te stesso e i tuoi stati d'animo. Passando dalla paura alla speranza, preoccupazioni per la pace (e viceversa). Cerchiamo di dare un senso a tutto questo.

8. Raccontami le tue influenze musicali...

- Abbiamo molte influenze. Quello che vorrei descrivere come fa la Music 'visual'. Ambient Music. Classical Music. Entrambi amiamo quello che di solito è considerato 'krautrock', ma forse più l'approccio di questo tipo di musica, piuttosto che voler sembrare a tutti gli effetti come una band di quel genere. Ci ritroviamo entrambi nell' hip hop/rap degli '80/'90 e penso che sia arrivato in ritardo un interesse nel mescolare il krauty approach ad un drumming che combina texture e atmosfere.

9. Avete qualche legame artistico con la scena post-rock moderna? O siete molto più interessati a perseguire qualcosa di completamente separato da tutto ciò?

- Noi preferiamo non essere completamente associati al "post-rock". Tutte le formazioni che sono considerate "post-rock" e che piacciono a noi, stavano suonando in quel modo già prima che questo termine identificasse un certo genere musicale. Non è un termine che ci piace e non vogliamo essere associati con esso. Nessuno dei due lo ha fatto con APSE. Quella era la musica che volevamo fare, non cercando di vivere entro i confini di uno stile o di un genere specifico. Penso che chiunque faccia qualcosa di onesto non vorrebbe essere codificato.

10. Voi vivete a Brooklyn - New York... Questa grande città è una buona influenza per te?

- Non proprio. Un sacco di persone che ho incontrato in Europa hanno ancora l'impressione che Brooklyn sia sorprendente, anche nella scena musicale. Ci sono molte cose che amo di NY, naturalmente. Ma dovrebbe essere ben noto che non è quello che tante persone sembrano percepire
in modo diverso. Non più.



CONTATTI: eraas.bandcamp.com - facebook.com/eraasgroup

ERAAS line-up:

Robert Toher
Austin Stawiarz

RECENSIONI:
ERAAS "Initiation" DIGITAL ALBUM | CD | LP 2013 - felte sounds
ERAAS "Self Titled" DIGITAL ALBUM | CD | LP 2012 - felte sounds