venerdì 24 gennaio 2014
Recensione: INDIAN "From All Purity"
CD | LP 2014 - relapse records
Ringhiano nevrotici gli americani INDIAN e il nuovo quinto album "From All Purity" ci racconta tutto il loro dolore interiore. La musica della band proveniente da Chicago non ci risparmia, ci posiziona da subito in un angolo per torturarci senza il benché minimo senso di pietà. I colpi sono molto lenti e affondano la carne straziandola fin dalla superficie! L'intento dei nostri non è quello di sprigionare sensazioni originali, no, qui l'intera opera viene proiettata contro di noi per ledere sulla psiche, sulla materia, lasciando lividi/cicatrici permanenti. La band
è talmente ossessiva... nervosa... da generare un forte senso di ansia durante l'ascolto delle tracce. Il sound dei nostri è dilaniante quasi quanto la narrativa delle metriche vocali e forse questa combinazione diventa inevitabilmente la ragione della funzionalità degli Indian. Non considerando più plausibili come fonti di terrore, nel mondo moderno, i fantasmi, i demoni e i mostri dell'anima, spostano le fonti dell'orrore verso l'infinito, negli abissi insondabili del tempo/spazio, calandole contemporaneamente negli altrettanto sconosciuti cunicoli della mente umana. In tal modo, attuano un vero e proprio delirio! Con questa marcata staticità sonora, il disco del gruppo dell'Illinois sfida prima di tutto noi stessi, poi, ogni tentativo di classificazione interna ed esterna. I più autolesionisti di voi potranno riconoscersi in tale assurdità sonora. Qui non è importante evidenziare una specifica song, perché è il blocco sludge/doom a danneggiare l'ascoltatore.
Contatti: indiandoom.com - facebook.com/IndianDoom
TRACKLISTING: Rape, The Impetus Bleeds, Directional, Rhetoric of No, Clarify, Disambiguation.