Oggi mi trovo in sede di recensione per parlare di "Disintegration" dei nostrani VANESSA VAN BASTEN, ovvero un piccolo gioiello in grado di riproporre, in maniera incredibilmente attuale, parte del capolavoro dei The Cure. Lavoro 'fondamentale', 'influente', entrato nella storia della musica post/punk e collocatosi al 20º posto fra gli album più venduti nell'anno 1989. I musicisti in questione estraggono quattro classici dall'ottavo capitolo composto dalla creatura di Robert Smith, quattro canzoni conturbanti, rivisitate in maniera divina e caratterizzate da quelle varianti progressive che, sono sempre state parte integrante del meraviglioso stile musicale della band guidata da Morgan Bellini. "Plainbong", in prima linea, funge da asse portante dell'opera, sostenuta da quell'atmosfera 'indimenticabile' che tocca il cuore con pennellate delicate e variopinte. Lo stato d'animo malinconico presente nella successiva "Doseclown" trasmette una sorta di reincarnazione del dolore della formazione inglese. La bellissima interpretazione dei Vanessa Van Basten la rende davvero speciale perché ispirata da quello spirito decadente che fortunatamente non viene mai messo in secondo piano. Le emozioni non finiscono e ci pensano anche "Fascination Trip" e "Retitled" a trasportare l'ascoltatore in un viaggio mentale fatto di forti vibrazioni capaci di stupire per il loro intricato linguaggio musicale. L'intero "Disintegration" aveva una precisa logica, ma i pochi frammenti qui presenti, tolti dal suo contesto, assumono un eccezionale valore di astrazione per questo motivo potranno diventare pura ossessione. Da non perdere!
Contatti:
taxidriverstore.bandcamp.com/disintegration-ep
facebook.com/pages/Vanessa-Van-Basten
taxidriverstore.com
TRACKLISTING: Plainbong, Doseclown, Fascination Trip, Retitled