mercoledì 25 marzo 2015

Recensione: THREESTEPSTOTHEOCEAN "Migration Light"
2015 - Shove Records | Sangue Disken | Tokyo Jupiter Records




I meneghini THREESTEPSTOTHEOCEAN sono una di quelle band che hanno ben chiaro in mente il concetto di progressione stilistica. Si, perché il terzo full-length "Migration Light" suona come un nuovo passo in avanti rispetto alle ultime cose fatte dai nostri, un lavoro coerente con quell'immaginario universale che si modifica progressivamente. Le sette composizioni rappresentano la maturazione artistica di quattro musicisti vogliosi di scoprire nuove frontiere innovative ("Dust Bowl" e "Wooden Shelter"). L'approccio è più fluido, dilatato, emotivo, ed entra in sintonia con il modus operandi della scena "post" tanto in voga oggi. I battiti dei Threestepstotheocean riprendono la cadenza di gruppi già noti, ma va anche detto che a questi ragazzi non manca la voglia di osare per trovare altre strade. E per quanti non avessero mai avuto saggio della loro bravura, "Migration Light" sarà utilissimo per conoscerli meglio. A mio parere, la chitarra di Andrea Sacchetti è la forza trainante dell'intero disco, in un vorticoso intrecciarsi di riff groove e fraseggi psichedelici da capogiro ("Sulaco"). L'epicità del songwriting resta invariata, la tensione ha guadagnato profondità e il risultato finale è davvero sorprendente. Consigliati!

Contatti:

threestepstotheocean.bandcamp.com/migration-light
facebook.com/threestepstotheocean

TRACKLISTING: They, Sur, Dust Bowl, Sulaco, I end, Wooden Shelter, Primordial Leavers