Anche se la vera identità e la provenienza dei membri coinvolti in questo progetto restano ancora oggi incerte (cinesi o americani?), non si può affatto dubitare dell'espressività della loro proposta, guidata con buona personalità verso la giusta direzione nell'affollato e discusso circuito del Depressive Black Metal. I nostri hanno mosso i primi passi nel 2012 e va subito messo in evidenza come nel giro di pochi anni siano riusciti a raggiungere quell'affiatamento 'ideale' per scrivere un EP e due album interi. Davvero niente male! "Moonlover" colpisce fin dal primo ascolto, complice anche una produzione efficiente e cucita adeguatamente su delle composizioni tristi, a tratti disperate, avvolte da un'aura misteriosa e decadente. I GHOST BATH sono esigenti, di non facile ascolto, insomma non si accontentano di fare musica da intrattenimento. Le allucinazioni che destabilizzano il songwriting risultano importantissime per dipingere un incubo sonoro crudo e malato, questa volta arricchito da arrangiamenti più calibrati ("Golden Number", "Happyhouse"), ben riusciti, capaci di spalancare i cancelli arrugginiti che aprono nottetempo quel passaggio trasversale all'interno del tunnel oscuro. "Moonlover" suona diverso per natura, per questo motivo ho deciso di difendere tale peculiarità. I Ghost Bath brillano di luce propria, rimanendo in uno status di continua ricerca, evoluzione e progressione che non può legarsi ad un solo genere musicale. Parte del processo di dissociazione filtra nelle varie sonorità dell'album. Da provare.
Contatti:
ghostbath.bandcamp.com/moonlover
facebook.com/blackghostbath
TRACKLISTING: The Sleeping Fields, Golden Number, Happyhouse, Beneath the Shade Tree, The Silver Flower pt. 1, The Silver Flower pt. 2, Death and the Maiden