Oltre a sfruttare il potere della tenebra, i finnici DESOLATE SHRINE ne hanno anche depredato violentemente la sua essenza, l'hanno uniformata e successivamente consumata utilizzando un vero e proprio processo di liofilizzazione, utile per poter indebolire le possibilità di reazione dell'ascoltatore. Nel terzo capitolo "The Heart of the Netherworld" è stato arrangiato il materiale che potesse essere il più valido, sicuro, adeguato, efficace possibile, ma nello stesso tempo fedele a quelle sonorità roventi tipiche del death/black metal. Tutti i testi e la musica furibonda dei tre musicisti scandinavi non si limitano a trasmettere messaggi, sono un universo parallelo che assorbe tonnellate di sostanze dannose per il cervello umano. In brani quali "Black Fires of God", "We Dawn Anew", "The Heart of the Netherworld", la speranza è stata uccisa per vederla affondare negli abissi più profondi. I sette titoli delle canzoni provvedono a fornire una zavorra alle strutture del male. Non si possono sprecare semplici parole per descrivere "The Heart of the Netherworld", perché nella sua interezza, il disco si trasforma in un grido lacerante e autentico. La passione dimostrata dalla formazione di Helsinki rivolta la norma. Se siete pronti a subire la dura lezione dei Desolate Shrine, dovete assolutamente acquistarlo. Ottimo lavoro.
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TRACKLISTING: For the Devil and His Angels, Black Fires of God, Desolate Shrine, Death in You, We Dawn Anew, Leviathan, The Heart of the Netherworld