martedì 3 marzo 2015

Recensione: RECTAL HYGIENICS "Ultimate Purity"
2015 - Permanent Records




Questi musicisti di Chicago (Illinois) hanno iniziato a suonare insieme nel 2012 optando per un nome diretto ed efficace: RECTAL HYGIENICS. Penso che il significato delle due parole sia chiaro a tutti!!! :) I nostri si cimentano in un suono grezzo e vecchio stampo che, molto deve ai grandi combattenti dell'Hardcore/Sludge/Noise. "Ultimate Purity" non si discosta tanto dalla produzione precedente ("Even the Flies Won't Touch You" del 2012) e ci viene vomitato addosso con la stessa attitudine criminale e spregiudicata. Quì tutto è assolutamente anticonvenzionale! Le visioni irritanti riportate in musica dai Rectal Hygienics sgorgano a flusso continuo da una sporca e squallida topaia sotterranea, perciò, non c'è da sbalordirsi se l'ambiente usato dalla band americana è simile a quello in cui si sono partoriti alcuni dei migliori album del genere (tra la fine degli anni ottanta e gli inizi dei novanta). La proposta è distorta, ronzante, marcia e a tratti grottesca nella sua spontanea irriverenza. Il disco soddisferà solo chi tra voi si sente ancora legato a quella scuola. "Ultimate Purity" è esteticamente osceno, ma praticamente concreto. E' disponibile su vinile 12" messo in commercio dalla Permanent Records.

Contatti:

facebook.com/RectalHygienics
fuckrectalhygienics.bandcamp.com

TRACKLISTING: Addicted to Filth, Suffocating, Ultimate Purity, Grandeur, Esteem, When I'm Alone, Untitled, Dirty as Fuck