UNA COSA E' CERTA: SOLO CON L'IMPEGNO COSTANTE E LA GIUSTA DETERMINAZIONE SI POSSONO RAGGIUNGERE LIVELLI DI TUTTO RISPETTO, NE SONO LA RIPROVA I LUCANI ECNEPHIAS (UNA DELLE REALTA' PIU' INTERESSANTI NEL PANORAMA METAL NOSTRANO). DICIANNOVE ANNI DI STORIA E CINQUE ALBUM IN STUDIO LA DICONO LUNGA SU QUESTI BRAVISSIMI MUSICISTI DEL SUD ITALIA. IL DISCO OMONIMO PUBBLICATO DALLA LABEL MY KINGDOM MUSIC PORTA CON SE' UN AMPIO BAGAGLIO DI CULTURA, ARTE ED EMOZIONI. A PRESENTARCELO E' IL TASTIERISTA SICARIUS.
1. Ciao Sicarius. Il vostro ultimo album omonimo è davvero interessante e ricco di sfumature contrastanti. C'è chiaramente una vasta gamma di influenze musicali che lo caratterizzano. Ascoltando attentamente le tracce si denota quanta sensibilità abbiate investito in fase/sede di scrittura. Parlaci di questo lavoro...
- Ciao e grazie per questa intervista. "Ecnephias" è il nostro quinto album in studio, il primo prodotto dall'ottima My Kingdom Music. La scelta del titolo omonimo ha un significato più che altro simbolico, come a voler marchiare quanto fatto fino ad ora; ci sembrava giusto farlo con quest'album, perché "Ecnephias" in un certo senso guarda sia al nostro passato (sono presenti tutti quegli elementi peculiari degli album precedenti), che al futuro (ci sono molte innovazioni nel nostro sound). "Ecnephias" chiude poi la nostra "Trilogia di Thelema" iniziata con "Inferno", e caratterizzata da tre lavori che tematicamente sono legati da un unico e preciso filo conduttore, e musicalmente rappresentano l'uno l'evoluzione diretta dell'altro. Mai come in quest'album abbiamo dedicato tanta attenzione alla pre-produzione, lavorando per un anno almeno, prima di entrare in studio, agli arrangiamenti e alle strutture dei brani, e cambiando, eliminando o sostituendo man mano tutto quello che non ci convinceva del tutto. Il risultato è un lavoro da un lato molto istintivo e ispirato (in cui di conseguenza convivono senza forzature le più svariate influenze), dall'altro molto curato tecnicamente.
2. Quali credi siano le maggiori differenze tra "Ecnephias" e i vostri lavori precedenti?
- La differenza principale credo sia in un maggior impiego delle clean vocals e nell'utilizzo di tastiere meno sinfoniche e più moderne. Abbiamo lavorato poi in modo maniacale agli arrangiamenti, ricercando volutamente atmosfere che si discostassero dagli stilemi più prevedibili del metal estremo, per approdare ad un sound più vicino al Dark e al Gothic Rock, senza tralasciare però il lato heavy, insomma cercando di far convivere le due cose. Rispetto agli altri lavori forse c'è stata anche una cura maggiore in studio nella ricerca dei suoni, soprattutto per quanto riguarda chitarre e tastiere.
3. Il nuovo album è molto più maturo. E' stato consapevole il desiderio di creare un lavoro a più strati? Oppure tutto questo è semplicemente frutto dell'istinto?
- L'unica cosa davvero consapevole per noi è sempre e solo la decisione di realizzare un nuovo disco. La musica che poi va a caratterizzare l'album in questione è sempre il risultato di tanti fattori tutti legati tra loro: l'ispirazione, l'istinto, le ore passate in sala prove ad arrangiare e comporre, le discussioni tra di noi, che a volte sfociano in litigi e nervosismi (sempre divertenti da ricordare, una volta passati), e infine (ma non per questo meno importanti) l'alcool e le droghe.
4. In quanto tempo lo avete concepito e registrato? Dove si sono svolte le sessioni di registrazione e con chi avete scelto di lavorare questa volta?
- La fase compositiva e la pre-produzione sono durate circa un anno. La registrazione, il missaggio e il mastering finale ci hanno portato via complessivamente tre mesi. Fin dai tempi di "Inferno" registriamo presso l'Electric Town Recording Studio di Chris Lapolla, un ottimo fonico e musicista, con cui abbiamo collaborato più volte anche in passato. Il mastering invece è stato affidato a Mauro Andreolli (Extrema, Death SS), un vero professionista del settore, che ha curato tutti i nostri album eccetto "Necrogod" (ad opera di Dan Swano).
5. Ho l'impressione che in questo "Ecnephias" siano molto più marcate le influenze di un certo sound di fine anni '90. Se devo dire tre nomi mi sbilancerei su Moonspell, Rotting Christ e Type O Negative. Ovviamente è una mia personale opinione e non deve essere vista come una dichiarazione provocatoria proprio perché reputo molto personale il vostro suono. Pensi che in qualche modo queste band da me citate siano state rilevanti nella vostra crescita musicale?
- Sicuramente, in particolare Moonspell e Rotting Christ, in quanto pionieri di un metal caldo, mediterraneo, molto affine al nostro mondo musicale. Siamo cresciuti con queste band ed è innegabile che abbiano influenzato il nostro stile in qualche aspetto, magari i Moonspell più per certe soluzioni tastieristiche e vocali, e i Rotting Christ (con i quali c'è un rapporto di stima e amicizia da diversi anni) per alcune soluzioni chitarristiche.
6. Vivete in Basilicata, una Regione fantastica con dei paesaggi naturali che sono qualcosa di sensazionale. La vostra terra madre può essere vista come una buona fonte di ispirazione?
- La nostra musica, se fosse stata scritta altrove, non sarebbe stata la stessa. La nostra terra madre vive nelle nostre canzoni e viceversa. La Lucania è una terra straordinaria, che racchiude ogni tipo di paesaggio, ogni tipo di atmosfera (fisica e spirituale): mare, campi, deserto, montagne, boschi; sono luoghi fisici ma anche simbolici, che spesso caratterizzano le nostre liriche e richiamano un immaginario fantastico, oscuro, ancestrale. Lo stesso Francis Ford Coppola, di origini lucane, recentemente ha detto: "Quando vedi la Basilicata dal cielo, vedi campi, vigneti, bellissimi paesaggi, vedi la terra come dovrebbe essere". Come dargli torto.
7. Dopo tanti anni passati nella scena Underground quale pensi sia la lezione più importante che avete imparato? Oggi, cosa rappresenta per voi l'essere ancora parte degli Ecnephias?
- Essere parte degli Ecnephias è la realizzazione di un sogno; quando abbiamo iniziato a fare musica, vent'anni fa, non potevamo immaginare che un giorno avremmo collaborato con Sakis dei Rotting Christ, che avremmo condiviso il palco con i Moonspell, che avremmo firmato contratti discografici con labels di prestigio e che saremmo finiti con interviste e recensioni (e questo mese, per la prima volta anche in copertina) su molte riviste specializzate del settore, riviste che leggevamo sempre, sognando magari di finirci sopra un giorno. Alla fine è andata proprio così. La lezione più importante che abbiamo imparato in questi anni è che la costanza, in ogni ambito, paga sempre. Non abbiamo mai mollato, siamo andati avanti per la nostra strada come un treno, e alla fine abbiamo raggiunto diversi e importanti traguardi. Certo la strada è ancora lunga, anzi, non finisce mai, e sono ancora tanti gli ulteriori obiettivi da raggiungere; per questo motivo siamo fermamente decisi a continuare con grinta e consapevolezza ancora maggiori. Niente può fermarci.
8. Cinque persone coinvolte in una band come la vostra trovano difficoltà a stare insieme e raggiungere il giusto compromesso per creare musica che possa soddisfare?
- Direi di no, nessuna difficoltà di rilievo. A volte capitano delle discussioni o delle incomprensioni, ma il tutto si supera sempre con la giusta serenità, poiché siamo cinque musicisti legati da una profonda stima e da una grande amicizia, anche fuori dall'ambito strettamente musicale.
9. Quali sono le sue aspettative personali per il nuovo anno?
- Personalmente mi aspetto che il nostro nuovo album abbia un buon riscontro di vendite, e se è vero che il buongiorno si vede dal mattino, considerando come stanno andando le cose ad un solo mese dall'uscita, credo che questa speranza non sia vana. Inoltre daremo priorità assoluta all'attività live (cercando di intraprendere quanto prima anche un tour europeo) e alla promozione di altri due singoli con relativi videoclip. Proprio in questi giorni ho iniziato a scrivere un soggetto per il prossimo video, che dirigerò personalmente e che cercheremo di realizzare entro qualche mese. Ci aspettiamo grandi cose da “Ecnephias”, che ad oggi sta già ottenendo un feedback pazzesco tra fans e recensori.
10. Grazie per l'intervista. Vi auguro il meglio e complimenti per la vostra splendida musica...
- Grazie a te per l'ottimo lavoro che svolgi sulla tua "Son of Flies"; un caloroso saluto a tutti i lettori e ai nostri fans. A presto.
1. Ciao Sicarius. Il vostro ultimo album omonimo è davvero interessante e ricco di sfumature contrastanti. C'è chiaramente una vasta gamma di influenze musicali che lo caratterizzano. Ascoltando attentamente le tracce si denota quanta sensibilità abbiate investito in fase/sede di scrittura. Parlaci di questo lavoro...
- Ciao e grazie per questa intervista. "Ecnephias" è il nostro quinto album in studio, il primo prodotto dall'ottima My Kingdom Music. La scelta del titolo omonimo ha un significato più che altro simbolico, come a voler marchiare quanto fatto fino ad ora; ci sembrava giusto farlo con quest'album, perché "Ecnephias" in un certo senso guarda sia al nostro passato (sono presenti tutti quegli elementi peculiari degli album precedenti), che al futuro (ci sono molte innovazioni nel nostro sound). "Ecnephias" chiude poi la nostra "Trilogia di Thelema" iniziata con "Inferno", e caratterizzata da tre lavori che tematicamente sono legati da un unico e preciso filo conduttore, e musicalmente rappresentano l'uno l'evoluzione diretta dell'altro. Mai come in quest'album abbiamo dedicato tanta attenzione alla pre-produzione, lavorando per un anno almeno, prima di entrare in studio, agli arrangiamenti e alle strutture dei brani, e cambiando, eliminando o sostituendo man mano tutto quello che non ci convinceva del tutto. Il risultato è un lavoro da un lato molto istintivo e ispirato (in cui di conseguenza convivono senza forzature le più svariate influenze), dall'altro molto curato tecnicamente.
2. Quali credi siano le maggiori differenze tra "Ecnephias" e i vostri lavori precedenti?
- La differenza principale credo sia in un maggior impiego delle clean vocals e nell'utilizzo di tastiere meno sinfoniche e più moderne. Abbiamo lavorato poi in modo maniacale agli arrangiamenti, ricercando volutamente atmosfere che si discostassero dagli stilemi più prevedibili del metal estremo, per approdare ad un sound più vicino al Dark e al Gothic Rock, senza tralasciare però il lato heavy, insomma cercando di far convivere le due cose. Rispetto agli altri lavori forse c'è stata anche una cura maggiore in studio nella ricerca dei suoni, soprattutto per quanto riguarda chitarre e tastiere.
3. Il nuovo album è molto più maturo. E' stato consapevole il desiderio di creare un lavoro a più strati? Oppure tutto questo è semplicemente frutto dell'istinto?
- L'unica cosa davvero consapevole per noi è sempre e solo la decisione di realizzare un nuovo disco. La musica che poi va a caratterizzare l'album in questione è sempre il risultato di tanti fattori tutti legati tra loro: l'ispirazione, l'istinto, le ore passate in sala prove ad arrangiare e comporre, le discussioni tra di noi, che a volte sfociano in litigi e nervosismi (sempre divertenti da ricordare, una volta passati), e infine (ma non per questo meno importanti) l'alcool e le droghe.
4. In quanto tempo lo avete concepito e registrato? Dove si sono svolte le sessioni di registrazione e con chi avete scelto di lavorare questa volta?
- La fase compositiva e la pre-produzione sono durate circa un anno. La registrazione, il missaggio e il mastering finale ci hanno portato via complessivamente tre mesi. Fin dai tempi di "Inferno" registriamo presso l'Electric Town Recording Studio di Chris Lapolla, un ottimo fonico e musicista, con cui abbiamo collaborato più volte anche in passato. Il mastering invece è stato affidato a Mauro Andreolli (Extrema, Death SS), un vero professionista del settore, che ha curato tutti i nostri album eccetto "Necrogod" (ad opera di Dan Swano).
5. Ho l'impressione che in questo "Ecnephias" siano molto più marcate le influenze di un certo sound di fine anni '90. Se devo dire tre nomi mi sbilancerei su Moonspell, Rotting Christ e Type O Negative. Ovviamente è una mia personale opinione e non deve essere vista come una dichiarazione provocatoria proprio perché reputo molto personale il vostro suono. Pensi che in qualche modo queste band da me citate siano state rilevanti nella vostra crescita musicale?
- Sicuramente, in particolare Moonspell e Rotting Christ, in quanto pionieri di un metal caldo, mediterraneo, molto affine al nostro mondo musicale. Siamo cresciuti con queste band ed è innegabile che abbiano influenzato il nostro stile in qualche aspetto, magari i Moonspell più per certe soluzioni tastieristiche e vocali, e i Rotting Christ (con i quali c'è un rapporto di stima e amicizia da diversi anni) per alcune soluzioni chitarristiche.
6. Vivete in Basilicata, una Regione fantastica con dei paesaggi naturali che sono qualcosa di sensazionale. La vostra terra madre può essere vista come una buona fonte di ispirazione?
- La nostra musica, se fosse stata scritta altrove, non sarebbe stata la stessa. La nostra terra madre vive nelle nostre canzoni e viceversa. La Lucania è una terra straordinaria, che racchiude ogni tipo di paesaggio, ogni tipo di atmosfera (fisica e spirituale): mare, campi, deserto, montagne, boschi; sono luoghi fisici ma anche simbolici, che spesso caratterizzano le nostre liriche e richiamano un immaginario fantastico, oscuro, ancestrale. Lo stesso Francis Ford Coppola, di origini lucane, recentemente ha detto: "Quando vedi la Basilicata dal cielo, vedi campi, vigneti, bellissimi paesaggi, vedi la terra come dovrebbe essere". Come dargli torto.
7. Dopo tanti anni passati nella scena Underground quale pensi sia la lezione più importante che avete imparato? Oggi, cosa rappresenta per voi l'essere ancora parte degli Ecnephias?
- Essere parte degli Ecnephias è la realizzazione di un sogno; quando abbiamo iniziato a fare musica, vent'anni fa, non potevamo immaginare che un giorno avremmo collaborato con Sakis dei Rotting Christ, che avremmo condiviso il palco con i Moonspell, che avremmo firmato contratti discografici con labels di prestigio e che saremmo finiti con interviste e recensioni (e questo mese, per la prima volta anche in copertina) su molte riviste specializzate del settore, riviste che leggevamo sempre, sognando magari di finirci sopra un giorno. Alla fine è andata proprio così. La lezione più importante che abbiamo imparato in questi anni è che la costanza, in ogni ambito, paga sempre. Non abbiamo mai mollato, siamo andati avanti per la nostra strada come un treno, e alla fine abbiamo raggiunto diversi e importanti traguardi. Certo la strada è ancora lunga, anzi, non finisce mai, e sono ancora tanti gli ulteriori obiettivi da raggiungere; per questo motivo siamo fermamente decisi a continuare con grinta e consapevolezza ancora maggiori. Niente può fermarci.
8. Cinque persone coinvolte in una band come la vostra trovano difficoltà a stare insieme e raggiungere il giusto compromesso per creare musica che possa soddisfare?
- Direi di no, nessuna difficoltà di rilievo. A volte capitano delle discussioni o delle incomprensioni, ma il tutto si supera sempre con la giusta serenità, poiché siamo cinque musicisti legati da una profonda stima e da una grande amicizia, anche fuori dall'ambito strettamente musicale.
9. Quali sono le sue aspettative personali per il nuovo anno?
- Personalmente mi aspetto che il nostro nuovo album abbia un buon riscontro di vendite, e se è vero che il buongiorno si vede dal mattino, considerando come stanno andando le cose ad un solo mese dall'uscita, credo che questa speranza non sia vana. Inoltre daremo priorità assoluta all'attività live (cercando di intraprendere quanto prima anche un tour europeo) e alla promozione di altri due singoli con relativi videoclip. Proprio in questi giorni ho iniziato a scrivere un soggetto per il prossimo video, che dirigerò personalmente e che cercheremo di realizzare entro qualche mese. Ci aspettiamo grandi cose da “Ecnephias”, che ad oggi sta già ottenendo un feedback pazzesco tra fans e recensori.
10. Grazie per l'intervista. Vi auguro il meglio e complimenti per la vostra splendida musica...
- Grazie a te per l'ottimo lavoro che svolgi sulla tua "Son of Flies"; un caloroso saluto a tutti i lettori e ai nostri fans. A presto.
CONTATTI: ecnephias.com - facebook.com/ecnephias
ECNEPHIAS line-up:
Mancan - Chitarra, Voce, Programming
Sicarius - Tastiere, Piano
Demil - Batteria
Nikko - Chitarra
Miguel José Mastrizzi - Basso
RECENSIONE:
ECNEPHIAS "Ecnephias" 2015 - My Kingdom Music