domenica 23 febbraio 2014
Recensione: SECRET CUTTER "Self Titled"
LP 2014 - autoprodotto
Bethlehem città della Pennsylvania trema sotto i colpi dei SECRET CUTTER e, non è una novità se di fronte mi trovo l'ennesima band dedita al più pesante e distorto sludge metal amplificato da sfuriate che aumentano il tiro dei brani ("Deformed Eye" o "Driftwood" che sfocia nel grind) come da momenti pastosi e lenti ricchi di atmosfera deviata ("Midtro")!! La voce lacerata del singer non fa altro che infettare lo stato di malessere interiore già di per se messo alla prova dall'incedere incessante della letale sezione ritmica. Nessun momento di riflessione è concesso, perché gli americani Secret Cutter puntano solo a far male facendo leva su di un songwriting scarno ma assolutamente efficace. La musica è davvero carica d'istinto animalesco, sempre portatore di quel feeling rabbioso e marcio che è una caratteristica del genere. Questo full-length non è un lavoro memorabile ma comunque può essere considerato valido. Il trio è in forma ed è capace di scrivere trame strumentali abbastanza variegate / sentite, garantendo al contempo un buon impatto grazie alla produzione grezza e perciò azzeccata. Tra di voi ci sarà chi saprà apprezzare.
Contatti: secretcutter.bandcamp.com - secretcutter.storenvy.com
TRACKLISTING: Mirror Mirror, Deformed Eye, 17.5 Dead Air, Craving the Silence, Vow of Poverty, Shake the Malevolent, Midtro, End of Sylvan, Headache Ball, Driftwood