mercoledì 20 novembre 2013
Recensione: GORE ELOHIM "Electric Lucifer"
CD 2013 - supercoven records
New York è la dimora di GORE ELOHIM (Goretex, ex Non Phixion), un artista che fin dalla giovane età ha imparato a nutrirsi del fango della strada per alimentare una creatività che da sempre si contraddistingue dalla massa (inutile) del rap o hip-hop (per chi preferisce). Gore è rispettato da tantissima gente, in determinati quartieri, che divennero anch'essi conosciuti come "ghetti". Per questo motivo, il suo nome viene collegato al circuito più underground, lontano dall'immagine 'costruita' del rapper contemporaneo, quello che ama sfoggiare gioielli, auto lussuose e puttane da vetrina! Le zone su citate si affermarono spesso come dinamici centri culturali, ma nel tempo sono anche diventate tane/gabbie per criminali, spacciatori, stupratori, eroinomani, barboni, reietti di ogni tipo. Non esistono vie di fuga se vivi l'esistenza in determinati spazi, perché inevitabilmente le leggi di vita sono anche dettate da questi individui che, nel bene (poco) e nel male (tanto) contribuiscono pesantemente al collasso generale di diverse aree suburbane. Molto spesso il livello di benessere annega sotto una bassa media, mentre gli indici di criminalità e di degrado aumentavano velocemente. Gore Elohim conosce a memoria tali dinamiche e le racconta servendosi di parole taglienti / strofe spietate, maledettamente ciniche. Il suo immaginario 'negativo' colpisce subito al ventre, perché illustra severamente la dura realtà (sociale / politica), una coltellata profonda inferta con violenza in questa dimensione che in fin dei conti circonda ognuno di noi (...chi più, chi meno). Il male è qui, respira sotto la nostra pelle. "Electric Lucifer" ricomincia da dove il precedente "The Art of Dying" ('04) si era fermato e lo fa continuando a diffondere lo stesso virus. Si chiama stile! Gore si serve di ottimi producers per raggiungere grandissimi livelli (tra i quali Sunday degli italiani DSA Commando, artefice di tre pezzi: "Lord Of Plagues", "Late For An Early Grave", "Poison The City"). L'unica differenza nel '13 è il cambio di nome (da Goretex a Gore Elohim). "Electric Lucifer" è un colpo di mannaia in pieno volto. Questo è il VERO Rap, non tutta quella merda da classifica che avete ingoiato come cannibali affamati. Ora, i cancelli dell'inferno si sono riaperti, sia lodato GORE ELOHIM! Pubblicato dalla sua etichetta discografica Supercoven Records. UN DISCO IMPERDIBILE!
Contatti: goreelohim.com - facebook.com/GoreElohim - GoreElohim@Gmail.Com
TRACKLISTING: ”Skeptics Apocalypse” Produced by Junior Makhno, ”Last Days Of Humanity” Produced by Gore Elohim, ”Kill For Hashem” Produced by Beat Butcha, ”Children Of Doom” Featuring Born Unique, Red Eye & Venom Produced by Beatahoe, ”Lord Of Plagues” Produced by Sunday, ”Food Embassy” Produced by Junior Makhno, ”The Essence Of Putrescence” Produced by V- Don, ”Inverted Churches’ Featuring Jak Tripper Produced by Moss, ”Ordination For Exorcism” Produced by Gore Elohim, ”Iron Baphomet” Featuring Young Dirty Bastard Produced by Al Tarba, ”Late For An Early Grave” Produced by Sunday, ”Crisis” Produced by V- Don, ”Electric Lucifer” Produced by Beat Butcha, ”Poison The City” Produced by Sunday, ”Goretorium” Produced by Vic Grimes, ”Federal Emergency Management Agency” Produced by Moss, ”Videotapes” Featuring Jak Tripper Produced by Scarcity, ”Ritual Abuse” Produced by Gemini Lounge, ”Spiritual Harassment” Featuring Tragedy Khadafi Produced by Beat Butcha, ”Brown Bunny” Produced by Moss, ”The Dream Is Dead” Produced by Beat Butcha