giovedì 26 marzo 2020

SCHIZOPHRENIA - "SENZA TREGUA"






UN DEBUTTO SPACCAOSSA QUELLO DEI BELGI SCHIZOPHRENIA. L'EP "VOICES" SI DIMOSTRA CAPACE DI RIEVOCARE LO SPIRITO TAGLIENTE DEL THRASH/DEATH METAL VECCHIA SCUOLA, CONFERMANDO IL VALORE DI UNA FORMAZIONE FEROCE E DALLE GRANDI POTENZIALITA' ESPRESSIVE. UN GRUPPO DA SUPPORTARE CON IL SANGUE AGLI OCCHI E COL COLTELLO FRA I DENTI. ECCO IL RESOCONTO DELLA PIACEVOLE CHIACCHIERATA CON L'ITALIANISSIMO BASSISTA/CANTANTE RICKY MANDOZZI.

Ciao Ricky. La prima domanda nasce spontanea: perché la necessità di formare una band come gli Schizophrenia? E non mi riferisco solo al genere musicale da voi proposto.

- Ciao Christian! Ho sempre suonato in band heavy/thrash metal negli ultimi 11 o 12 anni. Ma nel 2016, dopo l'ultimo cambio di formazione della band thrash metal di cui facevo parte, ho deciso di riformare un nuovo progetto cercando di fare qualcosa di più estremo che abbracciasse allo stesso tempo thrash e death.

In sede di recensione ho scritto: “il vostro nome non si può leggere con indifferenza visto che riporta alla mente "Schizophrenia" dei Sepultura, un disco memorabile degli anni '80. Nel tempio della musica metal underground un moniker del genere non passa sicuramente inosservato. Tu che ne pensi?

- Decisamente! "Schizophrenia" è stato ed è per noi una pietra miliare del genere e soprattutto una grande influenza, non solo a livello musicale ma anche attitudinale. Sicuramente riprendere quel nome ha incuriosito tanta gente che magari si aspettava di ascoltare una sorta di "Sepultura 2". Ovviamente, nonostante l'influenza dei Sepultura, il nostro EP non suona come "Schizoprenia" o "Beneath the Remains".

E' molto chiaro che “Voices” nasce dalla volontà di rivisitare in maniera estremamente lucida e determinata il thrash/death metal vecchia scuola. Cosa puoi dire del vostro EP di debutto?

- "Voices" è un lavoro piuttosto genuino, che include alcune canzoni che abbiamo scritto qualche anno fa e poi leggermente rivisitato negli anni. Come puoi notare i songwriting non è ricercatissimo ma è piuttosto d'impatto. Questo, unito ad una buona produzione, ha fatto sì che il prodotto finale fosse quello che è oggi e che ha avuto una risposta molto positiva, molto più alta delle nostre aspettative.

Quanto è importante l'uso delle melodie nel vostro songwriting?

- Non credo ci sia molta melodia nelle nostre canzoni anche se credo che qualcuna sia abbastanza catchy. Forse alcune hanno più melodie di altre ma dipende da cosa viene fuori in fase di scrittura.

Nella vostra musica sono tangibili sia le influenze provenienti dal trademark europeo che da quello americano. Era vostra precisa intenzione comporre un lavoro dallo stile così tradizionalista?

- Beh, tutti noi ascoltiamo principalmente heavy, thrash e death metal vecchia scuola ed inevitabilmente questo influenza molto la nostra musica quindi la composizione non è stata una decisione presa a tavolino.

Dove hanno avuto luogo le registrazioni dei cinque brani, e come siete giunti a questo risultato?

- Per le registrazioni, mix e mastering ci siamo affidati al Project Zero Studio di Nijlen (Anversa) i cui proprietari sono anche membri dei Carnation e nostri amici i lunga data. Conoscendo molto bene il loro metodo di lavoro e il loro curriculum per noi è stata una scelta abbastanza ovvia.

Se la sinergia tra voi era così forte, cosa vi ha spinto ad aspettare quattro anni prima di esordire con “Voices”? Se non erro gli Schizophrenia si sono formati nel 2016, ma dal 2010 al 2016 la band era conosciuta con il nome di Hämmerhead.

- Hammerhead è stata una band thrash metal attiva dal 2010 e nella quale io e Romeo siamo entrati a far parte nel 2015 senza mai registrare nulla (i due precedenti lavori degli Hammerhead avevano una line up diversa). Dal momento in cui io Romeo all'inizio del 2016 abbiamo deciso di iniziare a scrivere musica di stampo diverso, Hammerhead non aveva più motivo di esistere. Di lì a poco il nostro vecchio batterista avrebbe lasciato la band per unirsi ai Carnation tra l'altro, quindi abbiamo deciso di trovare un nuovo nome e ricominciare da zero con pezzi nuovi. Dopo pochi mesi abbiamo trovato Lorenzo alla batteria e Marty alla chitarra per completare la formazione.

Ci sono possibilità che l'EP venga ristampato in futuro da qualche valida etichetta indipendente?

- Probabilmente sì, ma le trattative sono ancora in corso quindi dovremmo avere più informazioni a breve!

Oggi è veramente difficile trovare un contratto discografico? Qual è la tua opinione in merito a questo argomento?

- Dipende da molti fattori, per noi è stata una scelta pubblicare l'EP in maniera autonoma e comunque fino ad ora non abbiamo sentito la necessità di avere un'etichetta. Il nostro lavoro sta avendo un ottimo successo in Europa e anche fuori, continuiamo a ricevere ordini tutti i giorni da tutto il mondo quindi per ora va bene così. Dopo l'uscita dell'Ep siamo stati contattati da varie case discografiche, anche grandi, di quelle che fanno gola, ma le offerte non erano delle migliori e quindi abbiamo deciso continuare da soli. In futuro magari ci saranno altre occasioni con offerte migliori.

Quanto è importante mantenere un'attitudine old school per gli Schizophrenia?

- Per noi avere quel tipo di attitudine è normale, ma molte case discografiche tendono a scartare band con un'immagine così old school, anche perchè ne sono piene ormai. Alla fine penso che ognuno debba essere sè stesso, poi la musica parlerà da sè.

Cosa hai da dire a tutta quella gente che, ascoltando la vostra proposta, possa in qualche modo pensare o affermare: “molto bravi gli Schizophrenia, ma questa roba è già stata suonata negli anni 80'/'90”.

- Hanno ragione ahahah! Noi non ci siamo mai posti come innovatori del genere, e non pretendiamo nemmeno di esserlo. Nel 2020 essere originali e portare qualcosa di mai sentito prima è davvero difficile. Però a quanto pare la nostra musica piace abbastanza, le recensioni del nostro EP hanno avuto tutte voti altissimi quindi posso dirmi piuttosto soddisfatto. Non posso nemmeno sperare di piacere a tutti!

In che modo l'immagine di copertina si lega al titolo dell'Ep e ai testi delle canzoni?

- "Voices" è un concept sulla pazzia in varie forme. Detto questo, l'artwork rappresenta un po' l'immagine della schizofrenia: la figura centrale tormentata da due demoni (che poi sono quelli interiori) che gli sussurrano cose all'orecchio e che vogliono fargli del male. Leggendo i testi delle canzoni troverai qualche collegamento.

Tu hai origini italiane ma da sette anni ti sei trasferito in Belgio. Perché questa decisione? Penso sia anche motivo di soddisfazione essere riuscito ad allontanarti dall'Italia per poi formare una band all'estero. Come ti sei incontrato con gli altri ragazzi coinvolti nel gruppo?

- Mi sono trasferito in Belgio nel 2013 per proseguire i miei studi in graphic design (che poi ho mollato nel 2016) ma con l'intento, allo stesso tempo, di fare musica in modo serio. Per me la musica non è mai stata un hobby, quindi ho iniziato da subito a cercare gente che avesse quella stessa mia passione ed attitudine, ci è voluto un po' ma sembra che in un modo o nell'altro ci stia riuscendo. Ho conosciuto Romeo quando siamo entrati insieme negli Hammerhead nel 2015. Lorenzo mi era stato presentato da Max degli Evil Invaders perchè nel 2014 avevamo in mente di avviare una band thrash/death che però non vide mai la luce a causa della sua entrata negli Evil Invaders. Marty era già un caro amico di Romeo e, dato che condividevamo lo stesso appartamento, Marty era molto spesso a casa nostra. L'ho visto suonare un paio di volte con la sua vecchia band ed è stata una decisione semplice chiedergli di suonare con noi.

Qualcosa da dire sui vostri due video ufficiali? Adoro quel genere di riprese. Chi è il regista?

- Abbiamo filmato tutti e due i video al Lonely Alien Studio di Anversa, che è anche lo studio ufficiale RedBull per il Belgio. Però per il video di "Stucture of Death" abbiamo fatto delle riprese extra con Panda Production che poi ha fatto anche il montaggio.

Dal punto di vista musicale, avete particolari ambizioni per il futuro?

- Suonare dal vivo il più possibile, fare tour e portare a termine la scrittura del nostro primo album.

Che tipo di genere/stile senti più vicino a te? Thrash metal o death metal? A prescindere dalle sonorità espresse con la vostra band.

- Sin da ragazzino ho sempre ascoltato principalmente thrash (oltre ad un sacco di heavy metal classico e 70s rock) ma da diversi anni trovo che il thrash che viene prodotto oggi sia molto noioso e senza anima. Per questo da qualche anno ascolto prevalentemente death metal, dai classici alle band più recenti, e trovo molte delle nuove band davvero interessanti. Mentre per il thrash continuo ad ascoltare i soliti dischi delle solite band con cui sono cresciuto. Ovviamente ci sono anche giovani band thrash metal molto valide in giro e che ascolto volentieri, il mio è un discorso un po' in generale.

Quali sono, a tuo avviso, le migliori band thrash metal della storia, e perché?

- Senza un ordine particolare: Slayer, Megadeth, Metallica, Sepultura, Kreator, Dark Angel... mi fermo ma potrei andare avanti all'infinito.

Nel mese corrente “Master of Puppets” dei Metallica festeggia il 34° anniversario della sua pubblicazione. Quanto è stato importante per te quel disco? Potresti poi aggiungere qualche parola sul tanto compianto Cliff Burton?

- "Master of Puppets" è uno di quei dischi che mi ha cambiato la vita, uno di quelli che a distanza di tanti anni dalla prima volta riascolto sempre molto volentieri. Per quanto riguarda Cliff Burton posso solo dire che era un genio, uno su un milione.

Sei ottimista o pessimista per il futuro della scena metal underground? Il motivo per cui te lo chiedo è perché alcuni fan del genere rimangono delusi dalle proposte musicali di molti gruppi contemporanei, ma anche per come la gente risponde durante i  concerti: tutti questi smartphone tra le mani...

- Dipende dalla scena metal underground di quale paese... non frequento quella italiana da anni ma mi pare che ci siano spesso lamentele per svariati motivi. La gente non va ai concerti, altra gente si lamenta di chi non va ai concerti, le band internazionali non vanno a suonare davanti a 30 persone, la gente si lamenta perchè non ci sono concerti... In Belgio così come in Olanda, Germania, Svezia ed altri paesi ci sono molti eventi e molto movimento. Di solito c'è parecchia gente anche agli eventi più underground.

Siete rientrati da poco dal tour europeo di marzo in compagnia di Evil Invaders e Angelus Apatrida. Com'è andata per voi? Avete già progetti all'orizzonte per il 2020?

- Sperando che questa emergenza finisca in fretta vorremmo ritornare sul palco al più presto per finire le tre date rimanenti del tour (bloccato proprio a causa di questa pandemia). Poi abbiamo un bel po' di altri concerti in programma che non sono stati annunciati, incrociamo le dita!

Grazie per aver accettato di rispondere alle mie domande. Personalmente, vi supporto con piacere perché lo meritate. In bocca al lupo per la vostra carriera.

- Grazie a te Christian, è stato un piacere rispondere alle tue domande! Grazie per il tuo supporto.

Contatti:
schizophreniaband.bigcartel.com 
facebook.com/Schizophrenia.Officialband
instagram.com/schizophrenia.dm

SCHIZOPHRENIA line-up:
Ricky Mandozzi: Voce, Basso
Romeo Promos - Chitarra
Marty VK - Chitarra
Lorenzo Vissol - Batteria

Recensione: 
SCHIZOPHRENIA "Voices" - 2020