mercoledì 17 settembre 2025

COMPULSED "Amalgamated Anguish" - Hibernation Release / Iron Fortress Records / P2




I COMPULSED non sono in giro da moltissimo tempo, ma sono già arrivati a dare alle stampe un debutto di tutto rispetto. “Amalgamated Anguish” è un disco che merita molta attenzione e da subito si impone come uno dei più interessanti pubblicati nel periodo estivo, grazie al suo altissimo livello qualitativo. Il flusso di sonorità travolgenti sgorga in maniera incessante, ma questo continuo versamento va vissuto in un contesto più ampio, ciò per cui l’alternanza tra parti tirate e passaggi rallentati e cavernosi contribuisce ad una esaltazione vicendevole delle diverse atmosfere. Il sound della band americana fa emergere il giusto punto d’incontro tra il classico brutal death metal sanguinolento che in tanti avranno avuto modo di gustare e assimilare grazie ad entità come Mortal Decay, Disgorge (USA), Defeated Sanity, Pyaemia, Skinless (solo per citarne alcuni), e lo slam death metal reso celebre dai Suffocation, Dehumanized, Pyrexia, Visceral Disgorge (questi alcuni nomi tra i più venerati). Nella penultima traccia “Anhedonic Vessel” sono udibili degli accenti uncinati presi in prestito dai Cannibal Corpse del capolavoro “Tomb of the Mutilated” (1992). I ventotto minuti dell’album sono dominio del vocalist Ken England, personaggio che esprime tutte le sue indiscutibili capacità, rimanendo fedele a quella timbrica iper-gutturale priva di influenze esterne indesiderate; d'altronde, chi ama queste sonorità non dovrebbe pretendere altro da un qualsiasi frontman. La sua performance, quindi, si staglia alla perfezione sui ribollenti martellamenti ritmici, e agisce da propellente per l'ispessimento del tappeto sonoro. I Compulsed appaiono molto dotati sia sul piano compositivo che esecutivo, e sono in grado di imporsi come un gruppo in possesso di una certa dose di personalità, nonché capaci di intendere il brutal death metal con uno spiccato gusto creativo, rispolverando così quel metodo vorace e spietato già utilizzato dalle formazioni sopracitate. Fa da contraltare una produzione imponente e voluminosa, adatta a valorizzare la qualità del songwriting. Ecco perché si potrebbe tranquillamente dire che “Amalgamated Anguish” è un vero e proprio viaggio senza ritorno nella brutalità a 360°, in cui la trama non subisce mutamenti con il passare dei minuti, rendendo l'intera opera una garanzia per chi come il sottoscritto ama questo tipo di musica. In fin dei conti, chi è competente in un determinato circuito musicale non ha bisogno che gli vengano decantate le qualità di un prodotto che è oggetto di una specifica disamina, pertanto basterebbe "solo" ascoltare. Disponibile nei tre formati fisici classici: 12" (Hibernation Records), CD (P2), cassetta (Iron Fortress Records).

Pagine Ufficiali: 

Songs:
Wound Dehiscence, Desolate Imprint, Dissociative Amnesia, Infernal Monologue, Terminal Secretions, Phantasmagoria, Foreboding, Anhedonic Vessel, Invasive