Doveva essere thrash metal al 100%, e così è stato. Gli emiliani GAME OVER hanno una storia e un’eredità con cui confrontarsi, e come si può ben immaginare, quando decidi di suonare in maniera così radicale non è sempre facile proporre qualcosa che sia all’altezza delle aspettative. Pur essendo un album coerente con le linee guida del genere, quello più sanguigno tanto per intenderci, “Face the End” ha dalla sua parte una dinamicità che non lo appiattisce mai sui soliti luoghi comuni dello stile musicale citato poc'anzi, e già dalla prima traccia “The Final Hour” possiamo ascoltare un gruppo che suona affiatato e coeso, ora più di prima, visibilmente rinvigorito dalle gesta dei nuovi entrati Daniele Schiavina (voce) e Leonardo Molinari (basso). Il dato di fatto principale che va ricordato è che l’autenticità di tutto ciò che viene fatto con passione la si riconosce fin dal primo ascolto. Ed è anche vero che, chiunque sia in grado di esprimere qualcosa di convincente, deve esprimerlo al meglio affinché potesse sentirsi veramente libero durante il processo compositivo, lo sanno molto bene i Game Over. Sin dalle prime battute si evidenzia il legame affettivo con i dischi più carichi e veraci degli anni ’80 e primi ’90, ricalcandone risolutezza, attitudine e strutture sonore (aggressive e melodiche). E lo fanno con tale spregiudicata convinzione e naturalezza che non ci resta che godere appieno dell'esperienza ascoltandoli a volume sostenuto, senza stare lì a trovare il possibile margine di paragone o rimuginare nostalgicamente su quello che venne fatto quarant’anni fa. Non serve enfatizzare eccessivamente una valutazione per per illustrare le loro intenzioni ad ogni singolo ascoltatore. I Game Over vi faranno vivere intensamente il presente regalandovi la possibilità di allontanare la vostra solita tendenza a rimpiangere il passato. “Face the End” si avvale di una vivacità sonora che viene mantenuta costante, senza fluttuazioni dispersive. La qualità della musica è di livello superiore, a ribadire ancora una volta la differenza fra chi possiede il dono di fare le cose nel modo giusto per passare con successo e determinazione allo step successivo, e chi si limita a tracciare prospettive abusate come mestierante. Se siete dei fan del thrash metal non potrete fare a meno di acquistare questo disco prodotto da Simone Mularoni (Domination Studio, DGM).
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Songs:
The Final Hour, Lust For Blood, Neck Breaking Dance, Grip Of Time, Lost In Disgrace, Veil Of Insanity, Gateway To Infinity, Tempesta, Crimson Waves, Weaving Fate