martedì 15 ottobre 2013

Intervista: CULT OF ERINYES - "L'ESTINZIONE DEL GENERE UMANO"






I BELGI CULT OF ERINYES SONO UNA DELLE MIGLIORI BLACK METAL BAND NELLA SCENA ESTREMA MODERNA, NELLA QUALE SEMBRA ESSERCI SEMPRE MENO SPAZIO PER LA VERA QUALITA'. MASTEMA, CORVUS, BAAL SONO TORNATI A DIMOSTRARE LE LORO OTTIME POTENZIALITA' CON UN ALBUM ESEMPLARE!!! "BLESSED EXTINCTION" E' STATO PUBBLICATO DALL'ETICHETTA ITALIANA CODE666. RINGRAZIO ELISA DELLA AURAL MUSIC PER AVERMI FATTO DA TRAMITE CON LA BAND. HANNO RISPOSTO ALLE MIE DOMANDE MASTEMA E CORVUS.

1. Iniziamo dal nuovo album: Com'è stato lavorare per questo "Blessed Extinction"? Attualmente, vi sentite come parte di un nuovo inizio?

Mastema: Direi che ogni release, non importa il formato scelto, per noi
è come un nuovo inizio. Questo è ciò che lo rende interessante: si crea qualcosa di nuovo, fresco. Naturalmente non significa che l'ultimo disco è completamente diverso da quelli precedenti. La nostra musica si evolve, ogni album riprende da dove l'ultimo si era interrotto. Ogni volta siamo sempre più fiduciosi, cerchiamo cose nuove, ma naturalmente siamo anche
a conoscenza degli elementi che fanno parte del nostro sound, e, quindi, cerchiamo di mantenerli. Detto questo... "Blessed Extinction" è stato scritto e registrato in maniera diversa dal nostro lavoro precedente.
Per motivi personali non ho potuto lavorare in sala prove con la band fino a quando per me giunse il giusto tempo per andare in studio. Quindi non abbiamo avuto l'opportunità di lavorare insieme sulle canzoni prima di registrarle, che è sicuramente un modo piuttosto strano di fare le cose! Parlando ancora di noi tre, non so se in futuro funzionerà ancora uno sviluppo compositivo di questo genere, perché è molto difficile. Ma d'altra parte, queste circostanze difficili hanno sicuramente giocato un ruolo importante nella riuscita del disco e di quello che è, tutto ciò è parte della sua identità. E' qualcosa che si è evidenziato durante il processo di registrazione, ed è assolutamente giusto.

2. Il suono della chitarra nel nuovo album è molto più caldo e organico. Una decisione intenzionale la vostra?

Corvus: Assolutamente. Ho registrato le chitarre con una Diezel VH4, che è probabilmente una delle migliori testate per chitarra attualmente sul mercato. Questa, ci ha permesso di forgiare un suono preciso, ma ancora sporco. "Blessed Extinction" è già il quarto disco registrato presso il Blackout Studio, ma ogni volta, il suono è diverso. Anche se mi ritengo soddisfatto per il sound complessivo, sono altrettanto sicuro che andremo a migliorare in quel tipo di dominio senza avere un "grande sound", come ogni band può facilmente ottenere dall'attuale tecnologia.

3. Le voci pulite sono nuovamente presenti su "Blessed Extinction"! Perché questa sarebbe la scelta migliore per voi?

Mastema: Questo tipo di voce è parte di questa band. Abbiamo utilizzato la voce pulita su ogni release, tranne lo split con Zifir, uscito l'anno scorso. La ragione di ciò è semplice: avevamo necessità di fare qualcosa di molto brutale, in your face e old school. Se su quei pezzi avessimo sentito il bisogno di utilizzare le clean vocals lo avremmo fatto senza esitazione, ma per quel lavoro non era il caso. Al contrario, su "Blessed Extinction" c'erano sicuramente un paio di canzoni in cui questo tipo di voce si adattavano bene. Con tale mentalità abbiamo scelto di aggiungere un sacco di effetti sulle vocals, come per esempio su "Dissolve into the Stars". Quando sentivamo che un'idea poteva portare qualcosa al tavolo, l'abbiamo almeno provata. Noi non abbiamo confini, la nostra musica detta le nostre scelte.



4. In termini di songwriting, i Cult of Erinyes sono riusciti ad elevare ad una forma d'arte il difficile compito di rappresentare la musica. Potresti fare un po' di luce su ciò che questo album ha significato per voi?

Mastema: Grazie. Il processo creativo è molto naturale, molto fluente. Il messaggio che vogliamo far passare è personale e la musica con le parole scorrono insieme in modo molto spontaneo. Questo sound riflette i nostri sentimenti, è qualcosa che non possiamo spiegare. C'è una grande parte di mistero nel processo di creazione, soprattutto quella musicale. Anche per noi, la musica e le parole di "Blessed Extinction" si traducono nei tempi difficili che abbiamo attraversato! Solo durante l'intero mixing process capimmo quanto violento e forte fosse questo disco. E' stata una specie di sorpresa a primo impatto, ma con la giusta distanza tutto ha avuto un senso. Emozioni difficili sono convertite attraverso l'ultimo lavoro e, rappresentano quello che il gruppo è stato durante il primo semestre di quest'anno. Gli argomenti toccati sono simili alle nostre precedenti uscite, ma si rivelano più crudi e brutali. In un certo senso, direi che finora questo album è quello più naturale e onesto. Abbiamo veramente espulso una parte di noi stessi durante il processo di registrazione.

5. Il nuovo album rappresenta un ulteriore sviluppo del vostro sound! L'approccio estremo è stato raffinato molto e nuovi elementi sono stati introdotti. Secondo te la mia opinione è corretta?

Corvus: Il nostro intero approccio è estremo su "Blessed Extinction" più di quanto lo fosse stato sul precedente cd "A Place To Call My Unknown". Sono stati introdotti nuovi elementi, ed è anche giusto che sia così. La canzone "Dissolve Into the Stars" è probabilmente il miglior esempio del lotto. Mastema ed io siamo grandi fan della band norvegese "Thorns", ed è per questo che alla fine della canzone abbiamo cercato di attuare alcuni elementi intrecciati ed anche elettronici. Noi siamo molto più fiduciosi nel 2013 di quanto lo fossimo nel 2009. Continueremo ad aggiungere altri elementi intricati nel nostro sound, ma i Cult of Erinyes sono una black metal band e lo saranno sempre. Non riusciremo mai a diventare un gruppo progressive con alcuni Blackish elements.

6. Parlami del titolo che è stato selezionato per questa ultima release?

Mastema: Visto che è un album abbastanza brutale e diretto, ho voluto trattare l'argomento dell'estinzione del genere umano, ma considerandolo come qualcosa di positivo, come un sollievo. Ho fatto questo attraverso diversi canali: da un punto di vista globale, ma anche evidenziando sacrifici personali, omicidi o atti deliranti, ecc. L'argomento è molto vasto, ma ho sempre cercato di ottenere un personale punto di vista sulle cose.

7. Cosa puoi dirmi sui testi, si tratta di un concept album? C'è un tema specifico che li lega?

Mastema: Per il futuro abbiamo dei piani su un possibile "concept" album, ma quel disco non sarà uno solo. Ritornando a "Blessed Extinction" il tema generale è l'estinzione del genere umano, ma si parla di molte cose diverse all'interno di questo argomento globale. A volte è legato ad eventi storici, come i kamikaze ("Jibaku") o il generale russo Vlasov ("La Vlasov Notes"), durante la WW2, in altre sono delle storie puramente fiction come su "Unspoiled Beauty" o "Sunken Cities". Poi ci sono alcune canzoni molto dirette, come "Coda", che riprende direttamente l'argomento del disco.



8. Come fa la storia di "Blessed Extinction" a connettersi con la vostra personale filosofia?

Mastema: Anche se fondamentalmente scrivo tutti i testi per conto mio, credo che quello che questa band è, risuona molto forte. Conosco Corvus da lungo tempo, anche se affrontiamo un sacco di discussioni circa la band, che per lo più riguardano i diversi dettagli e i miglioramenti. Raramente parliamo di quello che vogliamo esprimere attraverso le nostre sonorità. Lui scrive la musica mentre io tutti i testi, ma alla fine le due cose si collegano in modo molto naturale perché la nostra visione è la stessa. Quindi, per tornare alle "storie" dietro le lyrics, posso affermare che si riferiscono alla nostra visione sul genere umano, della inevitabile punizione che si verificherà ( in qualunque modo o forma ) un giorno. Viviamo in un mondo senza principi e ideali. La gente vive nel presente, non ha alcun obiettivo e dimentica le cose per cui vivere vale la pena. Non servono a nulla, vivono seguendo degli eroi patetici che vengono dimenticati un mese più tardi, sono come bestiame in movimento verso una direzione, senza sapere perché fanno questo o addirittura senza mettere in discussione le cose. Quindi, con i nostri testi abbiamo voluto celebrare alcuni veri valori e differenti eroi del passato, e accogliere volutamente l'inevitabile fine di questo dio dell'universo... come una conclusione logica o giusta.

9. Come sono i rapporti all'interno della band?

Mastema: Molto buoni. Come ti ho detto prima, io e Corvus ci conosciamo l'un l'altro da lungo tempo, e gestiamo l'intero processo creativo in modo molto naturale. Baal ha un ruolo strettamente musicale, la sua preoccupazione è solo la sua performance, che va anche bene. Le relazioni sono eccellenti tra noi tre.

Corvus: E' molto facile essere parte dei Cult of Erinyes. Noi non andiamo mai in tour, quindi ci concentriamo completamente sulla musica. Io scrivo questa, mentre Mastema si prende cura dei testi, Baal della batteria. E ci sentiamo fortunati ad avvalerci di due musicisti come Baron e Algol per le sessioni dal vivo. Tutto ciò è cristallino, ed è questo il motivo per cui abbiamo già 4 dischi pubblicati con la stessa formazione, che nella musica è diventato molto raro al giorno d'oggi.

10. C'è qualcos'altro che vorresti aggiungere a questa intervista?

Mastema: Tutto quello che ho da dire è grazie a tutti voi, per dare una chance a questo disco. Credo che ne sia valsa la pena, noi siamo molto soddisfatti con esso. Abbiamo già un sacco di idee. Stay Tuned...

10. Grazie mille per la vostra disponibilità! Buona fortuna per il vostro futuro.

Mastema: Grazie per il tuo tempo e per l'occasione!

Corvus: Grazie a te!



CONTATTI: cultoferinyes.com - facebook.com/cult.erinyes - code666.net

CULT OF ERINYES line-up:

Corvus - Chitarra, Basso, Tastiere, Sample
Baal - Batteria
Mastema - Voce


RECENSIONE:
CULT OF ERINYES "Blessed Extinction" CD 2013 - code666 Records