Rogga Johansson, cantante/chitarrista e leader degli svedesi PAGANIZER, torna all'attacco facendo riferimento a quanto di buono fatto dal 1998 fino ad oggi: una carriera al servizio del death metal made in Sweden, ma in generale, devota all'estremizzazione sonora (davvero tante le formazioni che lo hanno visto coinvolto nel corso del tempo). Ed ecco che in questa contemporaneità fatta di contrasti, cambiamenti, reunion improvvise e inarrestabili revival, si fa tuttavia notare il suo approccio alla scrittura: un musicista rodato che, senza trucchi o inganni, dimostra di non aver perso la stoffa e il carisma per alimentare il motore rombante della sua storica creatura. I Paganizer sono ancora a tutti gli effetti una death metal band che sa fare bene il proprio "sporco" mestiere; lo rileva il nuovo arrivato "The Tower of the Morbid" che nell’insieme aggredisce, smuove, attrae per il suo approccio retro style, spinge al massimo anche a serbatoio mezzo pieno, perciò non lascerà deluso chiunque gli voglia concedere un'opportunità (suggerisco di non fermarsi ad un singolo "superficiale" ascolto). Più di ogni altra cosa, l'undicesimo album in studio rimane un'opera vera, schietta, sincera, fedele alla già nota tradizione, e questo spesso paga a peso d'oro. Credetemi!
Contatti:
paganizer.bandcamp.com/album/the-tower-of-the-morbid-death-metal
facebook.com/paganizersweden
Songs:
Flesh Tornado, Apocalypse Writings, Cannibal Remains, Drowning in Sand, Redemptionless, They Came to Die, Rot Spreads, Beneath the Gauze, The Tower of the Morbid, Purge the World, Demented Machines
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