È STATO UN ONORE POTER INTERVISTARE JEF WHITEHEAD (A.K.A. WREST), UNICO MASTERMIND DELLA STORICA ONE-MAN BAND BLACK METAL LEVIATHAN, DA LUI FONTATA NEL LONTANO 1998. SICURAMENTE NON E' UN ARTISTA/MUSICISTA CHE PASSA INOSSERVATO, MERITO DELLA SUA SCONFINATA E IMPLACABILE CREATIVITA'. SONO FELICE CHE LUI ABBIA ACCETTATO DI RISPONDERE ALLE MIE DOMANDE PER SON OF FLIES ANCHE PERCHE' RARAMENTE HA RILASCIATO INTERVISTE. IN REALTA' HO GIA' INTERAGITO CON WREST IN DIVERSE OCCASIONI E QUESTO AMICHEVOLE SCAMBIO DI MESSAGGI HA PORTATO ALLA NOSTRA CHIACCHIERATA. PER CHI NON LO SAPESSE, IL PROSSIMO ALBUM IN STUDIO E' ATTUALMENTE IN LAVORAZIONE E SARA' INTITOLATO "DIE TO THIS".
Ciao Jef. Vivi ancora a Portland?
- Ave. Sì, vivo e lavoro tuttora a Portland, in Oregon.
Chi segue la scena black metal sa che sei l'unico e solo compositore coinvolto nella band Leviathan. La cosa che ti ha fatto decidere per il nome di questo tuo progetto?
- Ho sempre vissuto sulla costa occidentale degli Stati Uniti, quindi mi è sembrato giusto e appropriato usare il nome del demone dell'ovest.
Com'è iniziata la tua avventura musicale?
- La musica è sempre stata una parte importante della mia esistenza, vive nella mia mente e nel mio cuore. E' un dono, un qualcosa che deve essere creato e sperimentato. La musica fa parte del nostro “spirito”. Può avere la forza per elevarti o schiacciarti. Ho sempre prestato molta attenzione alla forma canzone, cercando di scegliere i giusti strumenti. Ovviamente, quando siamo bambini veniamo involontariamente trascinati da tutti gli ascolti dei nostri genitori, poi tutto cambia. Io ho iniziato a scegliere la musica da ascoltare intorno ai 6-7 anni, anche se ai tempi era ancora un riflesso di ciò che si poteva ascoltare nella radio o nei film: alcune di quelle canzoni hanno iniziato a "parlarmi". Se non ricordo male avevo circa 7 o 8 anni quando comprai il primo disco su sette pollici da far girare sul mio giradischi per bambini. "Barracuda" degli statunitensi Heart.
Tu sei uno dei musicisti statunitensi più apprezzati nella scena estrema, quindi, volevo chiederti cosa significa per te essere americano e quanto è stata importante la tua provenienza geografica per dare vita ad un progetto come Leviathan e, in quello che poi è diventato nel corso del tempo.
- Ho sempre sentito un'affinità con la terra dove sono nato. Il Nord America si è servito di molte libertà. Devo ancora mettere piede su tutti e cinquanta gli Stati d'America, ma per questo ho ancora tempo, suppongo. Per quanto riguarda il Black Metal degli Stati Uniti, a modo mio cerco di rendere onore a tutte quelle band americane che hanno preceduto LVTHN (Leviathan): Profanatica, VON, Demoncy, Judas Iscariot, Krieg, etc...
Sei coinvolto in questa band da ormai ventuno anni, perciò, se tu adesso dovessi fare un veloce resoconto della tua carriera musicale, immaginavi che sarebbe andata così?
- Sono sempre stato "nel momento giusto" suppongo, per quanto riguarda la musica di LVTHN. Quando ho iniziato a creare le mie canzoni nel 1998 non pensavo a cosa sarebbe accaduto nel futuro. Nessuno poteva immaginare che ci sarebbero state tante band quante ce ne sono ora nella scena musicale, oppure tanti sotto-sotto-generi. LVTHN è sempre rimasto indipendente e autosufficiente. Ovviamente posso dire di essere stato influenzato da tutta la musica che mi ha ossessionato negli anni. Ci sono stati momenti in cui ho pensato di inserire dei musicisti capaci di aggiungere altre voci o eventuali assoli di chitarra, ma per me questo avrebbe cambiato completamente ciò che è l'essenza del progetto LVTHN, quello che è stato sin dall'inizio: l'espressione artistica di una sola persona.
La tua capacità di credere ancora in te stesso non è assolutamente influenzata dal music business della musica contemporanea. Perché?
- Realizzare la musica per LVTHN è sempre stato un modo per produrre dei suoni personali e tirarli fuori da dentro me stesso. Ogni mia uscita discografica pubblicata da altre persone coinvolte nella scena underground o qualsiasi altro cosa riguardante il "business", è sempre rimasta separata dal processo di creazione della musica.
Ti reputi una persona spirituale?
- Lo sono, a volte più di altri. La musica stessa fa parte dello spirito. Penso che comporre musica è una forma di "preghiera" per tutto ciò che è più grande di noi stessi. LVTHN è sempre stato l'espressione del sé più nero. La spiritualità è diventata la ricerca di risposte che sono cosciente non arriveranno mai prima di qualsiasi morte imminente. Per me tutto cambia continuamente.
Sono venuto a conoscenza che il prossimo album di Leviathan si intitolerà “Die To This”. Com'è stato concepito, arrangiato e registrato? Cosa avevi in mente di preciso?
- “Die To This” è in lavorazione in questo momento. Spero di poterlo completare nel 2020. Il tempo è il male ma non ne abbiamo mai abbastanza... hahaha. Il messaggio lo troverete nei miei testi che saranno rivelati quando il progetto sarà completato.
Quando sai di aver completato una canzone?
- Quando il mio IO è in grado di ascoltarla, apprezzarla e sopportarla, suppongo. In realtà, non ci ho mai pensato.
La tua musica possiede un forte senso di oscurità, inoltre i tuoi testi sono caratterizzati da molti dettagli riconducibili alla negatività. Tutto ciò gioca un ruolo fondamentale nel songwriting. Pensi ci sia una sorta di legame morboso tra la tua mente e il disastrato ambiente circostante?
- “Die To This” è il quarto disco realizzato in collaborazione con un ingegnere che mi ha aiutato nel completare il lavoro per LVTHN. Gli ultimi tre album sono stati registrati in uno studio adeguato. Creare musica per LVTHN è una cosa molto personale e a volte mi ci vuole un po' più di tempo per lasciare una traccia delle cose che scrivo, quindi mi è utile affidarmi a qualcuno capace di registrare ciò che faccio. In passato, mentre registravo tutto da solo, la mia voce (essendo sempre l'ultima cosa ad essere incisa) cercava una particolare atmosfera a lume di candela, spesso desideravo il sangue e altre componenti. Perciò se decido di coinvolgere qualcun altro in un mio “rituale” devo cercare di alimentare dentro me quello stato di solitudine.
E' una forma di rituale comporre musica per i tuoi progetti?
- A volte.
C'è stato un periodo nella tua carriera artistica in cui tutto sembrava perfetto o irripetibile? Qualcosa che ha segnato la tua vita e che spesso torna in mente.
- Un vomito incontrollabile che si faceva voce, intorno al 2003. C'era un angolo della mia stanza in cui le ombre si animavano ed io "sentivo" le voci e vedevo forme nere che si contorcevano. Questo è accaduto durante la realizzazione di “The Tenth SubLevel of Suicide”.
Puoi dirci il nome di un musicista/artista che ha cambiato il tuo modo di comporre e di intendere la musica?
- Carl Michael Eide
Che cosa stai ascoltando in questo periodo?
- Reverorum Ib Malacht, Daughters, Dold Vorde Ens Navn, Ritual Necromancy, Jóhann Jóhannsann, Oranssi Pazuzu.
Contatti:
whthd.bandcamp.com
trvlvthn.bandcamp.com
LEVIATHAN line-up:
Jef Whitehead (a.k.a. Wrest) - Polistrumentista
Ciao Jef. Vivi ancora a Portland?
- Ave. Sì, vivo e lavoro tuttora a Portland, in Oregon.
Chi segue la scena black metal sa che sei l'unico e solo compositore coinvolto nella band Leviathan. La cosa che ti ha fatto decidere per il nome di questo tuo progetto?
- Ho sempre vissuto sulla costa occidentale degli Stati Uniti, quindi mi è sembrato giusto e appropriato usare il nome del demone dell'ovest.
Com'è iniziata la tua avventura musicale?
- La musica è sempre stata una parte importante della mia esistenza, vive nella mia mente e nel mio cuore. E' un dono, un qualcosa che deve essere creato e sperimentato. La musica fa parte del nostro “spirito”. Può avere la forza per elevarti o schiacciarti. Ho sempre prestato molta attenzione alla forma canzone, cercando di scegliere i giusti strumenti. Ovviamente, quando siamo bambini veniamo involontariamente trascinati da tutti gli ascolti dei nostri genitori, poi tutto cambia. Io ho iniziato a scegliere la musica da ascoltare intorno ai 6-7 anni, anche se ai tempi era ancora un riflesso di ciò che si poteva ascoltare nella radio o nei film: alcune di quelle canzoni hanno iniziato a "parlarmi". Se non ricordo male avevo circa 7 o 8 anni quando comprai il primo disco su sette pollici da far girare sul mio giradischi per bambini. "Barracuda" degli statunitensi Heart.
Tu sei uno dei musicisti statunitensi più apprezzati nella scena estrema, quindi, volevo chiederti cosa significa per te essere americano e quanto è stata importante la tua provenienza geografica per dare vita ad un progetto come Leviathan e, in quello che poi è diventato nel corso del tempo.
- Ho sempre sentito un'affinità con la terra dove sono nato. Il Nord America si è servito di molte libertà. Devo ancora mettere piede su tutti e cinquanta gli Stati d'America, ma per questo ho ancora tempo, suppongo. Per quanto riguarda il Black Metal degli Stati Uniti, a modo mio cerco di rendere onore a tutte quelle band americane che hanno preceduto LVTHN (Leviathan): Profanatica, VON, Demoncy, Judas Iscariot, Krieg, etc...
Sei coinvolto in questa band da ormai ventuno anni, perciò, se tu adesso dovessi fare un veloce resoconto della tua carriera musicale, immaginavi che sarebbe andata così?
- Sono sempre stato "nel momento giusto" suppongo, per quanto riguarda la musica di LVTHN. Quando ho iniziato a creare le mie canzoni nel 1998 non pensavo a cosa sarebbe accaduto nel futuro. Nessuno poteva immaginare che ci sarebbero state tante band quante ce ne sono ora nella scena musicale, oppure tanti sotto-sotto-generi. LVTHN è sempre rimasto indipendente e autosufficiente. Ovviamente posso dire di essere stato influenzato da tutta la musica che mi ha ossessionato negli anni. Ci sono stati momenti in cui ho pensato di inserire dei musicisti capaci di aggiungere altre voci o eventuali assoli di chitarra, ma per me questo avrebbe cambiato completamente ciò che è l'essenza del progetto LVTHN, quello che è stato sin dall'inizio: l'espressione artistica di una sola persona.
La tua capacità di credere ancora in te stesso non è assolutamente influenzata dal music business della musica contemporanea. Perché?
- Realizzare la musica per LVTHN è sempre stato un modo per produrre dei suoni personali e tirarli fuori da dentro me stesso. Ogni mia uscita discografica pubblicata da altre persone coinvolte nella scena underground o qualsiasi altro cosa riguardante il "business", è sempre rimasta separata dal processo di creazione della musica.
Ti reputi una persona spirituale?
- Lo sono, a volte più di altri. La musica stessa fa parte dello spirito. Penso che comporre musica è una forma di "preghiera" per tutto ciò che è più grande di noi stessi. LVTHN è sempre stato l'espressione del sé più nero. La spiritualità è diventata la ricerca di risposte che sono cosciente non arriveranno mai prima di qualsiasi morte imminente. Per me tutto cambia continuamente.
Sono venuto a conoscenza che il prossimo album di Leviathan si intitolerà “Die To This”. Com'è stato concepito, arrangiato e registrato? Cosa avevi in mente di preciso?
- “Die To This” è in lavorazione in questo momento. Spero di poterlo completare nel 2020. Il tempo è il male ma non ne abbiamo mai abbastanza... hahaha. Il messaggio lo troverete nei miei testi che saranno rivelati quando il progetto sarà completato.
Quando sai di aver completato una canzone?
- Quando il mio IO è in grado di ascoltarla, apprezzarla e sopportarla, suppongo. In realtà, non ci ho mai pensato.
La tua musica possiede un forte senso di oscurità, inoltre i tuoi testi sono caratterizzati da molti dettagli riconducibili alla negatività. Tutto ciò gioca un ruolo fondamentale nel songwriting. Pensi ci sia una sorta di legame morboso tra la tua mente e il disastrato ambiente circostante?
- “Die To This” è il quarto disco realizzato in collaborazione con un ingegnere che mi ha aiutato nel completare il lavoro per LVTHN. Gli ultimi tre album sono stati registrati in uno studio adeguato. Creare musica per LVTHN è una cosa molto personale e a volte mi ci vuole un po' più di tempo per lasciare una traccia delle cose che scrivo, quindi mi è utile affidarmi a qualcuno capace di registrare ciò che faccio. In passato, mentre registravo tutto da solo, la mia voce (essendo sempre l'ultima cosa ad essere incisa) cercava una particolare atmosfera a lume di candela, spesso desideravo il sangue e altre componenti. Perciò se decido di coinvolgere qualcun altro in un mio “rituale” devo cercare di alimentare dentro me quello stato di solitudine.
E' una forma di rituale comporre musica per i tuoi progetti?
- A volte.
C'è stato un periodo nella tua carriera artistica in cui tutto sembrava perfetto o irripetibile? Qualcosa che ha segnato la tua vita e che spesso torna in mente.
- Un vomito incontrollabile che si faceva voce, intorno al 2003. C'era un angolo della mia stanza in cui le ombre si animavano ed io "sentivo" le voci e vedevo forme nere che si contorcevano. Questo è accaduto durante la realizzazione di “The Tenth SubLevel of Suicide”.
Puoi dirci il nome di un musicista/artista che ha cambiato il tuo modo di comporre e di intendere la musica?
- Carl Michael Eide
Che cosa stai ascoltando in questo periodo?
- Reverorum Ib Malacht, Daughters, Dold Vorde Ens Navn, Ritual Necromancy, Jóhann Jóhannsann, Oranssi Pazuzu.
Contatti:
whthd.bandcamp.com
trvlvthn.bandcamp.com
LEVIATHAN line-up:
Jef Whitehead (a.k.a. Wrest) - Polistrumentista