GLI STORICI FROSTMOON ECLIPSE, ATTIVI FIN DALLA META' DEGLI ANNI NOVANTA, SONO TORNATI SULLE SCENE CON IL SETTIMO SIGILLO "WORSE WEATHER TO COME", OFFRENDOCI UN'ESPERIENZA DI ASCOLTO INTENSA E APPASSIONANTE. SI TRATTA DI UNA BAND MATURA CHE MERITA GRANDE ATTENZIONE PERCHE' RIVELA LE GRANDI QUALITA' DELLA NOSTRA MUSICA UNDERGROUND. QUINDI, SE AMATE IL BLACK METAL SUONATO CON INTENSITA' E UN'INVIDIABILE ELEGANZA, ALLORA I LIGURI FROSTMOON ECLIPSE FARANNO AL CASO VOSTRO. IL CHITARRISTA CLAUDIO ALCARA SI E' DIMOSTRATO UN INTERLOCUTORE GENTILE E DISPONIBILE, NONCHE' ENTUSIASTA DEL LORO NUOVO ALBUM.
Ciao Claudio. Benvenuto su SON OF FLIES WEBZINE. La prima cosa che vorrei chiederti è se il titolo del nuovo album ("Worse Weather To Come") si riferisce al periodo storico che stiamo vivendo, fungendo da “attrattore” per ogni eventuale, possibile e incurabile conseguenza futura, oppure se è più un concetto simbolico?
- Ciao e grazie. In realtà il titolo si riferisce alla vita, e a come si inizia a morire nel momento in cui nasciamo, ma la tua prospettiva è ugualmente interessante. Ogni situazione tende naturalmente a peggiorare e ogni cosa va verso la propria fine. Questo concetto si può in realtà adattare a qualunque tipo di situazione, quindi anche al periodo storico, tuttavia noi tendiamo ad esporre concetti più universali: come direbbe Tolkien "parliamo di fulmini e non di lampadine elettriche".
Pensi che questo permanente stato di malessere sociale (e non solo) possa in qualche modo continuare a condizionare i musicisti e, quindi, la musica che si potrà produrre in futuro? Dal tuo punto di vista, come si evolverà il concetto di creatività riversata in musica?
- È difficile da dire. Credo che se fossi miliardario e vivessi in un’isola del Pacifico mi sentirei fuori luogo a suonare un certo tipo di musica. Sono ancora convinto che alcuni concetti, per avere una qualunque credibilità, dovrebbero nascere da situazioni di estremo disagio.
Ti andrebbe di calarti nel nuovo album in maniera approfondita? E' appropriato definire questo nuovo lavoro un concept?
- E’ molto tempo che dei testi se ne occupa il nostro cantante Lorenzo, ma se vogliamo dare una linea generale, trattano tutti degli aspetti negativi dell’esistenza, quindi nel nostro caso è forse più corretto parlare di concept band che di concept album. Io posso essere più preciso sulla parte strumentale: ho semplicemente cercato di incanalare disparate influenze e filtrare il tutto attraverso un’ottica “black metal anni '90”, se capisci cosa voglio dire.
Quali sentimenti ispirano maggiormente le vostre canzoni e i vostri testi?
- Come dicevo prima è Lorenzo che si occupa dei testi, ma comunque siamo tutti generalmente d’accordo che la cosa migliore è esprimere concetti per quanto possibile “universali”, e la morte, il decadimento e tutto quello che di reale ha a che fare con questi temi riguarda tutti i viventi. Voglio dire, a tutti piacciono i boschi e siamo stati tutti in un certo senso “satanisti” in alcuni momenti della nostra esistenza, tuttavia la linea che abbiamo deciso di tenere è più legata all’ineluttabilità del reale.
Cos'è successo ai Frostmoon Eclipse in questi ultimi anni? Particolari cambiamenti? Credete di aver trovato il giusto equilibrio nel vostro stile musicale e nella line-up?
- Dopo “The End Stands Silent” abbiamo tenuto varie date live, non solo nei soliti posti tipo Germania, Francia, Austria etc, ma anche in luoghi difficilmente frequentati tipo Bielorussia, Portogallo, Turchia, e tutto questo questo grazie solo ai nostri contatti (in particolare, anzi soprattutto, del nostro batterista Gionata) dato che Osmose Productions, a dispetto del nome altisonante, non ha certo sudato per promuoverci. Una label chiamata Black Blood ci ha permesso di far uscire l’album “The Greatest Loss”, passato completamente inosservato a causa di una promozione se possibile ancora più inconsistente. Forse per la prima volta nella nostra esistenza ci troviamo a uscire per una label, la belga Immortal Frost, che stranamente sembra essere interessata a vedere qualche copia degli album che stampa. Staremo a vedere cosa succederà.
Suppongo che tu sia il principale compositore della band: qual è la priorità mentre componi la tua musica, e come pensi di poterla differenziare rispetto a quella di altre realtà simili alla vostra?
- Io cerco semplicemente di scrivere canzoni, e non sequenze di riff. Non è detto che ci riesca sempre, ma questa è l’intenzione di fondo. Provo sempre a dare un inizio, una parte centrale e una conclusione a ogni singolo brano, in modo che anche solo una minima parte possa fissarsi nella mente dell’ascoltatore, perché questo è quello che ricerco io stesso nella musica che ascolto, indipendentemente dal genere
Che significato ha per voi questo nuovo album? Penso che i Frostmoon Eclipse, come altre band metal italiane, siano riusciti a raggiungere livelli qualitativi molto alti che, stando ai fatti, non hanno nulla da invidiare a formazioni ben più blasonate. Tu come la vedi?
- È inutile negare che ci sono fattori tipo la provenienza, l’estetica o il budget stesso che una band può permettersi di investire che vanno comunque a influenzare il risultato finale. Ma è anche inutile lamentarsi, ognuno ha una strada da seguire e la nostra è stata tracciata troppo tempo fa per poter adeguarsi alla modernità. In linea di massima, se un gruppo fa anche solo un pezzo che qualcuno abbia voglia di riascoltare, l’obiettivo è raggiunto. Quello che proviamo a fare è scrivere canzoni che non siano legate a una moda, a un genere o a un determinato periodo, ma che possano in qualche modo prescindere da questi elementi e fissarsi almeno in parte nella mente di qualche ascoltatore.
Frostmoon Eclipse a parte, attualmente siete coinvolti in altre band? Io conosco molto bene il tuo progetto Stroszek…
- Credo che tutti gli altri siano coinvolti in moltissime altre band. Per me è impossibile stare dietro a tutti i loro progetti, ma i più famosi dovrebbero essere Darvaza, Kult e Fides Inversa, oltre a una band chiamata Liber Null (in cui sono coinvolti tutti gli altri, con un altro chitarrista). Io, come hai detto tu, ho unicamente questa situazione country/folk denominata “Stroszek” dal film di Werner Herzog (di cui consiglio a tutti la visione), ma che in realtà sono solo io, e anzi sarebbe forse ora di usare semplicemente il mio nome, visto che l’età me lo imporrebbe.
Quale pensi possa essere il futuro della vostra band alla luce dell'attuale situazione musicale? Sai bene che la fruizione della musica è cambiata, la promozione della stessa segue canali diversi da quelli di 10 o 20 anni fa; oggi tutto si muove veloce in modalità digitale, ogni cosa racchiusa nei nostri schermi diventa sfuggente , incontrollabile, e spesso l'ascoltatore medio sembra distratto e perciò meno attento. Dove andremo a finire?
- Andremo tutti a finire male, o comunque in una cassa di legno, questo è certo. “Il tasto skip è stato la rovina della musica” ti direbbe il nostro cantante Lorenzo, e non posso dargli torto. Ormai non si presta più attenzione e dopo un ascolto tutto viene archiviato, ma questo non lo scopro certo io. Ad ogni modo, se ci sarà permesso, cercheremo di andare avanti nella maniera più old style possibile: pubblicando album di durata standard nei formati classici.
Ascoltando la musica racchiusa in "Worse Weather To Come" ho avuto l'impressione che possa essere utilizzata come colonna sonora di un film. Vedresti i Frostmoon Eclipse più adatti in un horror o in un thriller movie?
- Io preferirei un noir, qualcosa con Bogart o Mitchum. Luci al neon, asfalto bagnato, nebbia, auto d’epoca, foglie secche...
Quanto è importante per il concetto di “coerenza” nel vostro stile musicale?
- Credo di essere lontano sia da un certo tipo di "coerenza" che dal concetto di suonare tutta la vita il solito riff. Diciamo che vado più o meno avanti per la strada che ho deciso di seguire quando a 16 anni ho intrapreso questa strada, cioè cercare di scrivere ogni brano come se fosse l’ultimo, evitando i filler, e provando a rendere, se non memorabile, almeno interessante ogni riff. Come ho detto prima, non è detto che ci riesca sempre, e non ne ho neanche la presunzione, ma questa è sempre l’intenzione di fondo e forse qualcuno mi riconoscerà questa onestà intellettuale (se non ora, magari quando sarà calato l’ultimo sipario).
Puoi anticiparci qualcosa sui progetti futuri? Grazie per l'intervista, è stato un vero piacere parlare con te.
- Se qualcuno fosse interessato, la cosa migliore è seguire sempre i classici canali social e il sito ufficiale www.frostmooneclipse.com, dove ogni cosa viene pubblicata tempestivamente (forse anche troppo). Grazie per questo spazio, a presto.
Contatti:
frostmooneclipse.bandcamp.com/album/worse-weather-to-come-album-2019
frostmooneclipse.com
facebook.com/frostmooneclipse
instagram.com/frostmoon_eclipse
FROSTMOON ECLIPSE line-up:
Claudio Alcara – Chitarra
Lorenzo Sassi - Voce
Gionata Potenti – Batteria
Davide Gorrini – Basso
Recensione:
FROSTMOON ECLIPSE "Worse Weather To Come" - 2019
Ciao Claudio. Benvenuto su SON OF FLIES WEBZINE. La prima cosa che vorrei chiederti è se il titolo del nuovo album ("Worse Weather To Come") si riferisce al periodo storico che stiamo vivendo, fungendo da “attrattore” per ogni eventuale, possibile e incurabile conseguenza futura, oppure se è più un concetto simbolico?
- Ciao e grazie. In realtà il titolo si riferisce alla vita, e a come si inizia a morire nel momento in cui nasciamo, ma la tua prospettiva è ugualmente interessante. Ogni situazione tende naturalmente a peggiorare e ogni cosa va verso la propria fine. Questo concetto si può in realtà adattare a qualunque tipo di situazione, quindi anche al periodo storico, tuttavia noi tendiamo ad esporre concetti più universali: come direbbe Tolkien "parliamo di fulmini e non di lampadine elettriche".
Pensi che questo permanente stato di malessere sociale (e non solo) possa in qualche modo continuare a condizionare i musicisti e, quindi, la musica che si potrà produrre in futuro? Dal tuo punto di vista, come si evolverà il concetto di creatività riversata in musica?
- È difficile da dire. Credo che se fossi miliardario e vivessi in un’isola del Pacifico mi sentirei fuori luogo a suonare un certo tipo di musica. Sono ancora convinto che alcuni concetti, per avere una qualunque credibilità, dovrebbero nascere da situazioni di estremo disagio.
Ti andrebbe di calarti nel nuovo album in maniera approfondita? E' appropriato definire questo nuovo lavoro un concept?
- E’ molto tempo che dei testi se ne occupa il nostro cantante Lorenzo, ma se vogliamo dare una linea generale, trattano tutti degli aspetti negativi dell’esistenza, quindi nel nostro caso è forse più corretto parlare di concept band che di concept album. Io posso essere più preciso sulla parte strumentale: ho semplicemente cercato di incanalare disparate influenze e filtrare il tutto attraverso un’ottica “black metal anni '90”, se capisci cosa voglio dire.
Quali sentimenti ispirano maggiormente le vostre canzoni e i vostri testi?
- Come dicevo prima è Lorenzo che si occupa dei testi, ma comunque siamo tutti generalmente d’accordo che la cosa migliore è esprimere concetti per quanto possibile “universali”, e la morte, il decadimento e tutto quello che di reale ha a che fare con questi temi riguarda tutti i viventi. Voglio dire, a tutti piacciono i boschi e siamo stati tutti in un certo senso “satanisti” in alcuni momenti della nostra esistenza, tuttavia la linea che abbiamo deciso di tenere è più legata all’ineluttabilità del reale.
Cos'è successo ai Frostmoon Eclipse in questi ultimi anni? Particolari cambiamenti? Credete di aver trovato il giusto equilibrio nel vostro stile musicale e nella line-up?
- Dopo “The End Stands Silent” abbiamo tenuto varie date live, non solo nei soliti posti tipo Germania, Francia, Austria etc, ma anche in luoghi difficilmente frequentati tipo Bielorussia, Portogallo, Turchia, e tutto questo questo grazie solo ai nostri contatti (in particolare, anzi soprattutto, del nostro batterista Gionata) dato che Osmose Productions, a dispetto del nome altisonante, non ha certo sudato per promuoverci. Una label chiamata Black Blood ci ha permesso di far uscire l’album “The Greatest Loss”, passato completamente inosservato a causa di una promozione se possibile ancora più inconsistente. Forse per la prima volta nella nostra esistenza ci troviamo a uscire per una label, la belga Immortal Frost, che stranamente sembra essere interessata a vedere qualche copia degli album che stampa. Staremo a vedere cosa succederà.
Suppongo che tu sia il principale compositore della band: qual è la priorità mentre componi la tua musica, e come pensi di poterla differenziare rispetto a quella di altre realtà simili alla vostra?
- Io cerco semplicemente di scrivere canzoni, e non sequenze di riff. Non è detto che ci riesca sempre, ma questa è l’intenzione di fondo. Provo sempre a dare un inizio, una parte centrale e una conclusione a ogni singolo brano, in modo che anche solo una minima parte possa fissarsi nella mente dell’ascoltatore, perché questo è quello che ricerco io stesso nella musica che ascolto, indipendentemente dal genere
Che significato ha per voi questo nuovo album? Penso che i Frostmoon Eclipse, come altre band metal italiane, siano riusciti a raggiungere livelli qualitativi molto alti che, stando ai fatti, non hanno nulla da invidiare a formazioni ben più blasonate. Tu come la vedi?
- È inutile negare che ci sono fattori tipo la provenienza, l’estetica o il budget stesso che una band può permettersi di investire che vanno comunque a influenzare il risultato finale. Ma è anche inutile lamentarsi, ognuno ha una strada da seguire e la nostra è stata tracciata troppo tempo fa per poter adeguarsi alla modernità. In linea di massima, se un gruppo fa anche solo un pezzo che qualcuno abbia voglia di riascoltare, l’obiettivo è raggiunto. Quello che proviamo a fare è scrivere canzoni che non siano legate a una moda, a un genere o a un determinato periodo, ma che possano in qualche modo prescindere da questi elementi e fissarsi almeno in parte nella mente di qualche ascoltatore.
Frostmoon Eclipse a parte, attualmente siete coinvolti in altre band? Io conosco molto bene il tuo progetto Stroszek…
- Credo che tutti gli altri siano coinvolti in moltissime altre band. Per me è impossibile stare dietro a tutti i loro progetti, ma i più famosi dovrebbero essere Darvaza, Kult e Fides Inversa, oltre a una band chiamata Liber Null (in cui sono coinvolti tutti gli altri, con un altro chitarrista). Io, come hai detto tu, ho unicamente questa situazione country/folk denominata “Stroszek” dal film di Werner Herzog (di cui consiglio a tutti la visione), ma che in realtà sono solo io, e anzi sarebbe forse ora di usare semplicemente il mio nome, visto che l’età me lo imporrebbe.
Quale pensi possa essere il futuro della vostra band alla luce dell'attuale situazione musicale? Sai bene che la fruizione della musica è cambiata, la promozione della stessa segue canali diversi da quelli di 10 o 20 anni fa; oggi tutto si muove veloce in modalità digitale, ogni cosa racchiusa nei nostri schermi diventa sfuggente , incontrollabile, e spesso l'ascoltatore medio sembra distratto e perciò meno attento. Dove andremo a finire?
- Andremo tutti a finire male, o comunque in una cassa di legno, questo è certo. “Il tasto skip è stato la rovina della musica” ti direbbe il nostro cantante Lorenzo, e non posso dargli torto. Ormai non si presta più attenzione e dopo un ascolto tutto viene archiviato, ma questo non lo scopro certo io. Ad ogni modo, se ci sarà permesso, cercheremo di andare avanti nella maniera più old style possibile: pubblicando album di durata standard nei formati classici.
Ascoltando la musica racchiusa in "Worse Weather To Come" ho avuto l'impressione che possa essere utilizzata come colonna sonora di un film. Vedresti i Frostmoon Eclipse più adatti in un horror o in un thriller movie?
- Io preferirei un noir, qualcosa con Bogart o Mitchum. Luci al neon, asfalto bagnato, nebbia, auto d’epoca, foglie secche...
Quanto è importante per il concetto di “coerenza” nel vostro stile musicale?
- Credo di essere lontano sia da un certo tipo di "coerenza" che dal concetto di suonare tutta la vita il solito riff. Diciamo che vado più o meno avanti per la strada che ho deciso di seguire quando a 16 anni ho intrapreso questa strada, cioè cercare di scrivere ogni brano come se fosse l’ultimo, evitando i filler, e provando a rendere, se non memorabile, almeno interessante ogni riff. Come ho detto prima, non è detto che ci riesca sempre, e non ne ho neanche la presunzione, ma questa è sempre l’intenzione di fondo e forse qualcuno mi riconoscerà questa onestà intellettuale (se non ora, magari quando sarà calato l’ultimo sipario).
Puoi anticiparci qualcosa sui progetti futuri? Grazie per l'intervista, è stato un vero piacere parlare con te.
- Se qualcuno fosse interessato, la cosa migliore è seguire sempre i classici canali social e il sito ufficiale www.frostmooneclipse.com, dove ogni cosa viene pubblicata tempestivamente (forse anche troppo). Grazie per questo spazio, a presto.
Contatti:
frostmooneclipse.bandcamp.com/album/worse-weather-to-come-album-2019
frostmooneclipse.com
facebook.com/frostmooneclipse
instagram.com/frostmoon_eclipse
FROSTMOON ECLIPSE line-up:
Claudio Alcara – Chitarra
Lorenzo Sassi - Voce
Gionata Potenti – Batteria
Davide Gorrini – Basso
Recensione:
FROSTMOON ECLIPSE "Worse Weather To Come" - 2019