Sono sufficienti solo pochi minuti di "Hidden History of the Human Race" per godere della pregevole padronanza strumentale dei BLOOD INCANTATION. Se da una parte quest'opera raccoglie a piene mani tutte le influenze che hanno caratterizzato il loro percorso artistico finora compiuto, mettendo la tecnica sempre al servizio della migliore ispirazione, dall'altra ci ritroviamo di fronte una band ancora più affiatata intenzionata ad allargare la propria zona di comfort per esplorare altri orizzonti, senza però allontanarsi troppo da quanto già fornito negli anni precedenti al 2019. La prospettiva è ben visibile, tangibile, ed è quella di una singolare lettura del death metal: sezionare minuziosamente ogni componente cercando di viaggiare in modo scenografico e convincente, cavalcando ineluttabili spartiti d'immortale estremizzazione sonora. Il modus operandi degli statunitensi Blood Incantation potrebbe rivaleggiare con quello dei leggendari Death, Morbid Angel, Nocturnus, sicuramente loro primari punti di riferimento, non solo per i riff e gli assoli di chitarra, ma anche per un generale approccio alla musica e alle atmosfere da essa evocate. Questi esperti musicisti cercano di andare al di là dei parametri già noti, diffondendo luci accecanti ad ampio raggio. L'accordo con la Century Media Records per il mercato europeo è il giusto premio ottenuto con merito. Un disco veramente da brividi e una maestria che solo i più grandi possiedono.
Contatti:
darkdescentrecords.bandcamp.com/hidden-history-of-the-human-race
facebook.com/astralnecrosis
Songs:
Slave Species of the Gods, The Giza Power Plant, Inner Paths (To Outer Space), Awakening from the Dream of Existence to the Multidimensional Nature of Our Reality (Mirror of the Soul)
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Slave Species of the Gods, The Giza Power Plant, Inner Paths (To Outer Space), Awakening from the Dream of Existence to the Multidimensional Nature of Our Reality (Mirror of the Soul)