venerdì 21 novembre 2014
Recensione: BLOODBATH "Grand Morbid Funeral"
2014 - Peaceville Records
Molto spesso, quando entrano in gioco i musicisti della vecchia scuola non si può fare altro che subire in silenzio! Gli svedesi BLOODBATH sono considerati uno dei punti di riferimento imprescindibili tra le all star band per eccellenza e, ora che "Grand Morbid Funeral" è stato messo in commercio ne ho avuto l'ennesima SPLENDIDA riconferma. I Bloodbath fino ad oggi non hanno sbagliato un colpo, sia nel periodo con Peter Tägtgren (Hypocrisy, Pain...) che in quello contrassegnato dal più letale Mikael Åkerfeldt (Opeth). Entrambi i frontman tracciarono la giusta rotta!!! Quella rotta che riconduce al percorso ideale, nel senso di più veloce, di «zona delle due lunghezze»: un cerchio immaginario disegnato intorno
a tangibili peculiarità. Il nuovo arrivato Nick Holmes (Paradise Lost) non vi farà rimpiangere il suo predecessore, pur utilizzando un timbro differente e meno gutturale. Fatto sta che "Grand Morbid...", non tradirà le vostre aspettative e soprattutto esalterà e ferirà a morte i fan più fedeli. Tutto ciò è possibile perché si sta parlando di artisti che sanno sorprendere sempre e ad ogni ritorno. Professionisti cresciuti all'ombra delle icone del genere che, negli ultimi anni hanno cercato di rivivere una seconda giovinezza.. senza riuscirci (Morbid Angel?!?). Sono tanti i frammenti che emergono dalle ceneri del passato. Le 11 tracce di "Grand Morbid Funeral" si manifestano tese, dirette, non vedono mai cali emotivi e pugnalano frontalmente. C'è da scommettere che con un album validissimo come questo, i Bloodbath non faticheranno ad imporsi nuovamente nel death metal che conta. Da avere.
Contatti: facebook.com/bloodbathband
TRACKLISTING: Let the Stillborn Come to Me, Total Death Exhumed, Anne, Church of Vastitas, Famine of God's Word, Mental Abortion, Beyond Cremation, His Infernal Necropsy, Unite in Pain, My Torturer, Grand Morbid Funeral.