QUESTA INTERVISTA CON MICHAEL BORDERS, STORICO BASSISTA DEI DEATHSTER AMERICANI MASSACRE, NON ERA STATA ASSOLUTAMENTE PIANIFICATA. TUTTO E' NATO PER CASO, DOPO AVER RICEVUTO UNA SUA RICHIESTA DI AMICIZIA SUL MIO PROFILO FACEBOOK E, POCO DOPO, UN SUO MESSAGGIO PRIVATO VIA MESSENGER. E' BASTATA UNA MEZZ'ORA DI CHIACCHIERE PER CONOSCERSI UN PO', E QUESTO MI HA FATTO SUBITO CAPIRE CHE LUI ERA VERAMENTE INTERESSATO A RISPONDERE A QUALCHE MIA DOMANDA. E' STATO MOLTO BELLO INTERAGIRE CON MICHAEL, UNO DEI VETERANI DELLA SCENA DEATH METAL STATUNITENSE.
Ciao Michael. E' un grande piacere parlare con te, oltre che un onore. Come va in questo periodo?
- Buongiorno Christian. Devo dire che va piuttosto bene considerando la drammatica situazione causata dal coronavirus. E comunque io sono abbastanza predisposto a non preoccuparmi più di tanto di cose su cui non posso avere il controllo.
Prima di tutto, mi piacerebbe sapere quale impatto ha avuto il metal su di te.
- L'impatto su di me è stato maggiore quando ero molto più giovane. Ovviamente mi riferisco agli esordi dei Massacre negli anni '80. Ai tempi consumavo la mia vita per il gruppo: l’ho vissuto appieno, respirato, ho sognato di avere una band come questa. Prima di tutto ero un fan della musica, non solo del metal, ed era qualcosa di bello e diverso. Il metal mi ha dato la possibilità di creare cose interessanti che, ovviamente, non avrei potuto fare se avessi lavorato in qualche fabbrica, e tutto questo succede ancora nel mio presente. Mi sono divertito molto suonando con questa band, a tal punto che oggi è diventata una priorità portare avanti quest'ultima incarnazione dei Massacre. Può essere un'avventura, può essere frustrante, ma alla fine ne vale la pena. Credo che, se dovessi ripartire da zero, non esiterei a rifare quello che ho fatto finora.
Avete già pianificato il vostro prossimo disco? Che cosa ci dobbiamo aspettare da questa nuova uscita discografica?
- La maggior parte delle canzoni sono state già scritte, oltre ad aver completato alcuni extra. Considerando la situazione attuale, penso che partiremo lanciando un singolo piuttosto che l'album completo. Mi sembra di capire che, attualmente, le etichette suggeriscono questa strada per il futuro immediato. Per quanto riguarda la direzione intrapresa, l'unica cosa che avevamo in mente era quella di scrivere un album “massacrante”. Ora possiamo avvalerci di due nuovi membri (Taylor e Jeramie) e due vecchi (Kam ed io). Le influenze sono diverse, anche perché veniamo da ambienti differenti e abbiamo idee molto varie su come dovrebbe suonare la nostra musica, tutti questi elementi devono stare bene insieme per far funzionare il sound, ed è anche questo che rende unica ogni band, ognuno deve esprimere le proprie esigenze per trovare il giusto equilibrio tra le diverse parti. Alcune persone si focalizzano sull'abilità tecnica, altre su determinati effetti sonori o sulla qualità della produzione, mentre altre ancora danno più peso alla solidità di una specifica "sensazione" o “vibrazione”. Nelle prossime settimane registreremo il nostro nuovo materiale, e solo allora potremo verificare l'impatto delle singole tracce.
Sono trascorsi sei anni dal precedente album "Back From Beyond". Pensi che la band sia cambiata in qualche modo?
- Nessuno dei ragazzi coinvolti nell'attuale line up era presente su "Back from Beyond", quindi sì, il sound sarà d'impatto ma anche diverso.
State provando in questo periodo, oppure con il problema del COVID-19 è difficile condividere l'ambiente della sala prove?
- A causa della drammatica situazione causata dal COVID-19, è molto difficile andare in sala prove. Viviamo tutti a poche ore di distanza, quindi attualmente è più importante cercare di elaborare le tracce con Pro Tools, imparare bene le canzoni, renderle solide, creare nuovi demo, quindi esercitarsi il più possibile.
Che cosa puoi dirmi a proposito dei nuovi membri e del loro contributo alle ultime canzoni? Riesci a sentire una qualsiasi differenza tra le attuali composizioni e quelle delle passate produzioni?
- La maggior parte di queste nuove canzoni sono state realizzate da Taylor, il nuovo chitarrista. Lui non era nemmeno nato quando “From Beyond” è stato registrato, quindi sì, nel nuovo materiale si potranno sentire delle differenze. Quando le persone avranno la possibilità di ascoltare le nuove canzoni si renderanno conto che Taylor è un chitarrista molto più tecnico del suo predecessore. Il mio lavoro al basso è quello di mantenere viva la crudezza del suono old school dei Massacre.
I fan del metal estremo sono diventati un po’ più esigenti rispetto a quanto succedeva negli anni ‘80/’90. Sei d’accordo con me? Questo ti mette ulteriore pressione nel tuo ruolo di musicista?
- In tutta onestà, questa cosa a me non interessa. Lo so, alcuni ragazzi sono abbastanza snob riguardo la qualità delle produzioni, altri vogliono sentirsi come Dio se parliamo della tecnica del picking o dei suoni della batterista, ma penso che tutto ciò toglie l'energia ad una qualsiasi band. Per quanto mi riguarda, preferirei sentire degli ottimi riff, dei toni veramente aggressivi, senza dare troppo valore alla produzione. Ultimamente ho ascoltato dei nuovi album di altre band e, a volte, non sembrano nemmeno reali perché troppo raffinati. Le vecchie registrazioni che hanno dato il via a questa corrente musicale estrema sono le più genuine pur essendo primitive, produzioni grezze che ti fanno vibrare le orecchie quando le ascolti a distanza di tempo. A molte nuove produzioni manca l’integrità!
Una cosa interessante da tenere in considerazione è che i Massacre hanno accumulato esperienza e successiva popolarità già prima che Internet iniziasse a cambiare alcune regole del music business. Insomma, per la vecchia scuola è molto difficile dimenticare il passato! Ti andrebbe di approfondire questo argomento?
- Quando abbiamo iniziato non esisteva internet, e cosa ancora più importante, c’era solo la possibilità di consumare e condividere tante cassette musicali. Ma tutto ciò ha funzionato! Ai tempi si poteva vivere l’emozione di ricevere a casa un nastro della tua band underground preferita, normalmente dopo aver visto un flyer oppure dopo aver letto una nota scritta a mano da uno dei ragazzi che ti ringraziava, quindi il download di una canzone via bandcamp non è paragonabile. Ancora oggi, 35 anni dopo, ci sono persone che scansionano e mi inviano le foto di quei vecchi volantini, quando i fan acquistavano le nostre cose.
Com'è il vostro rapporto con i fan, soprattutto quelli che vogliono condividere con voi l'esperienza della musica suonata dal vivo.
- Questo argomento si collega alla tua precedente domanda. Per noi la connessione band/fan è sempre stata una grande emozione. Lo so, alcune band vogliono quell'atmosfera misteriosa o magari desiderano un grande spettacolo dal vivo con un’ottima produzione, mentre io preferisco che i nostri concerti siano simili a quelli che si facevano nei garage nel 1989, quando gli amici raccontavano tante barzellette simpatiche, divertendosi e godendosi dei bei momenti. E, a tal proposito, sono certo che il nostro Kam farà un sacco di battute sul palco. Dopo ogni concerto è sempre bello incontrare la gente, fare foto con loro e tanto altro ancora. Vogliamo che ogni esperienza vissuta sia davvero divertente, non solo per noi ma anche per il pubblico, e quindi penso che i nostri fan stiano vivendo tutto questo dai nostri ultimi concerti.
Quali sono alcuni dei tuoi momenti più memorabili che puoi ricordare?
- Negli anni è stato davvero bello incontrare vecchi amici, girare tanti posti diversi, raccontare storie di guerra. Sono tornando sulle scene per vivere dei grandi momenti!
Quale musica ti piace ascoltare quando ne hai la possibilità? Ci sono dischi o band recenti che ti hanno favorevolmente impressionato?
- Ascolto musica seguendo i miei stati d’animo. In questo momento sto ascoltando SOLO le demo delle nostre nuove canzoni, me le faccio entrare in testa, cercando di pianificare qualcosa per il futuro. Poche settimane fa stavo ascoltando i The Cult, e devo dire che non succedeva da tanti anni. Mi piace ascoltare i Black Blag quando vado in palestra, mentre a volte guido la mia auto ascoltando e cantando a squarciagola i brani di Steely Dan, poi mi sveglio il giorno dopo e voglio sentire i Benediction. Questo sono io :)
Qual è l'ultimo errore che hai fatto nella tua vita?
- Non aver indossato delle protezioni acustiche. Le mie orecchie sono distrutte. Gestisco una società di costruzioni, quindi sono esposto a continui rumori per tutto il giorno. Un vero inferno! Purtroppo oggi ci sono dei suoni della band che non riesco più a sentire, certe frequenze sono andate ormai perdute.
Che programmi avete per l’estate 2020?
- Finire di registrare il nuovo materiale. Speriamo di poter suonare davanti al nostro pubblico in autunno. Ora dobbiamo solo sperare che le cose si sistemino.
Grazie per l'intervista, Michael. C'è qualcosa che vorresti dire ai vostri fan italiani prima di andare?
- Spero che tutti stiano al sicuro. Cercate di essere delle persone gentili. Speriamo che la nostra vita torni presto alla normalità. Ci vediamo l'anno prossimo!
Contatti:
facebook.com/Massacreflorida
instagram.com/massacre_band_official
MASSACRE line up:
Kam Lee - Voce
Taylor Nordberg - Chitarra
Mike Borders - Basso
Jeramie Kling - Batteria
Ciao Michael. E' un grande piacere parlare con te, oltre che un onore. Come va in questo periodo?
- Buongiorno Christian. Devo dire che va piuttosto bene considerando la drammatica situazione causata dal coronavirus. E comunque io sono abbastanza predisposto a non preoccuparmi più di tanto di cose su cui non posso avere il controllo.
Prima di tutto, mi piacerebbe sapere quale impatto ha avuto il metal su di te.
- L'impatto su di me è stato maggiore quando ero molto più giovane. Ovviamente mi riferisco agli esordi dei Massacre negli anni '80. Ai tempi consumavo la mia vita per il gruppo: l’ho vissuto appieno, respirato, ho sognato di avere una band come questa. Prima di tutto ero un fan della musica, non solo del metal, ed era qualcosa di bello e diverso. Il metal mi ha dato la possibilità di creare cose interessanti che, ovviamente, non avrei potuto fare se avessi lavorato in qualche fabbrica, e tutto questo succede ancora nel mio presente. Mi sono divertito molto suonando con questa band, a tal punto che oggi è diventata una priorità portare avanti quest'ultima incarnazione dei Massacre. Può essere un'avventura, può essere frustrante, ma alla fine ne vale la pena. Credo che, se dovessi ripartire da zero, non esiterei a rifare quello che ho fatto finora.
Avete già pianificato il vostro prossimo disco? Che cosa ci dobbiamo aspettare da questa nuova uscita discografica?
- La maggior parte delle canzoni sono state già scritte, oltre ad aver completato alcuni extra. Considerando la situazione attuale, penso che partiremo lanciando un singolo piuttosto che l'album completo. Mi sembra di capire che, attualmente, le etichette suggeriscono questa strada per il futuro immediato. Per quanto riguarda la direzione intrapresa, l'unica cosa che avevamo in mente era quella di scrivere un album “massacrante”. Ora possiamo avvalerci di due nuovi membri (Taylor e Jeramie) e due vecchi (Kam ed io). Le influenze sono diverse, anche perché veniamo da ambienti differenti e abbiamo idee molto varie su come dovrebbe suonare la nostra musica, tutti questi elementi devono stare bene insieme per far funzionare il sound, ed è anche questo che rende unica ogni band, ognuno deve esprimere le proprie esigenze per trovare il giusto equilibrio tra le diverse parti. Alcune persone si focalizzano sull'abilità tecnica, altre su determinati effetti sonori o sulla qualità della produzione, mentre altre ancora danno più peso alla solidità di una specifica "sensazione" o “vibrazione”. Nelle prossime settimane registreremo il nostro nuovo materiale, e solo allora potremo verificare l'impatto delle singole tracce.
Sono trascorsi sei anni dal precedente album "Back From Beyond". Pensi che la band sia cambiata in qualche modo?
- Nessuno dei ragazzi coinvolti nell'attuale line up era presente su "Back from Beyond", quindi sì, il sound sarà d'impatto ma anche diverso.
State provando in questo periodo, oppure con il problema del COVID-19 è difficile condividere l'ambiente della sala prove?
- A causa della drammatica situazione causata dal COVID-19, è molto difficile andare in sala prove. Viviamo tutti a poche ore di distanza, quindi attualmente è più importante cercare di elaborare le tracce con Pro Tools, imparare bene le canzoni, renderle solide, creare nuovi demo, quindi esercitarsi il più possibile.
Che cosa puoi dirmi a proposito dei nuovi membri e del loro contributo alle ultime canzoni? Riesci a sentire una qualsiasi differenza tra le attuali composizioni e quelle delle passate produzioni?
- La maggior parte di queste nuove canzoni sono state realizzate da Taylor, il nuovo chitarrista. Lui non era nemmeno nato quando “From Beyond” è stato registrato, quindi sì, nel nuovo materiale si potranno sentire delle differenze. Quando le persone avranno la possibilità di ascoltare le nuove canzoni si renderanno conto che Taylor è un chitarrista molto più tecnico del suo predecessore. Il mio lavoro al basso è quello di mantenere viva la crudezza del suono old school dei Massacre.
I fan del metal estremo sono diventati un po’ più esigenti rispetto a quanto succedeva negli anni ‘80/’90. Sei d’accordo con me? Questo ti mette ulteriore pressione nel tuo ruolo di musicista?
- In tutta onestà, questa cosa a me non interessa. Lo so, alcuni ragazzi sono abbastanza snob riguardo la qualità delle produzioni, altri vogliono sentirsi come Dio se parliamo della tecnica del picking o dei suoni della batterista, ma penso che tutto ciò toglie l'energia ad una qualsiasi band. Per quanto mi riguarda, preferirei sentire degli ottimi riff, dei toni veramente aggressivi, senza dare troppo valore alla produzione. Ultimamente ho ascoltato dei nuovi album di altre band e, a volte, non sembrano nemmeno reali perché troppo raffinati. Le vecchie registrazioni che hanno dato il via a questa corrente musicale estrema sono le più genuine pur essendo primitive, produzioni grezze che ti fanno vibrare le orecchie quando le ascolti a distanza di tempo. A molte nuove produzioni manca l’integrità!
Una cosa interessante da tenere in considerazione è che i Massacre hanno accumulato esperienza e successiva popolarità già prima che Internet iniziasse a cambiare alcune regole del music business. Insomma, per la vecchia scuola è molto difficile dimenticare il passato! Ti andrebbe di approfondire questo argomento?
- Quando abbiamo iniziato non esisteva internet, e cosa ancora più importante, c’era solo la possibilità di consumare e condividere tante cassette musicali. Ma tutto ciò ha funzionato! Ai tempi si poteva vivere l’emozione di ricevere a casa un nastro della tua band underground preferita, normalmente dopo aver visto un flyer oppure dopo aver letto una nota scritta a mano da uno dei ragazzi che ti ringraziava, quindi il download di una canzone via bandcamp non è paragonabile. Ancora oggi, 35 anni dopo, ci sono persone che scansionano e mi inviano le foto di quei vecchi volantini, quando i fan acquistavano le nostre cose.
Com'è il vostro rapporto con i fan, soprattutto quelli che vogliono condividere con voi l'esperienza della musica suonata dal vivo.
- Questo argomento si collega alla tua precedente domanda. Per noi la connessione band/fan è sempre stata una grande emozione. Lo so, alcune band vogliono quell'atmosfera misteriosa o magari desiderano un grande spettacolo dal vivo con un’ottima produzione, mentre io preferisco che i nostri concerti siano simili a quelli che si facevano nei garage nel 1989, quando gli amici raccontavano tante barzellette simpatiche, divertendosi e godendosi dei bei momenti. E, a tal proposito, sono certo che il nostro Kam farà un sacco di battute sul palco. Dopo ogni concerto è sempre bello incontrare la gente, fare foto con loro e tanto altro ancora. Vogliamo che ogni esperienza vissuta sia davvero divertente, non solo per noi ma anche per il pubblico, e quindi penso che i nostri fan stiano vivendo tutto questo dai nostri ultimi concerti.
Quali sono alcuni dei tuoi momenti più memorabili che puoi ricordare?
- Negli anni è stato davvero bello incontrare vecchi amici, girare tanti posti diversi, raccontare storie di guerra. Sono tornando sulle scene per vivere dei grandi momenti!
Quale musica ti piace ascoltare quando ne hai la possibilità? Ci sono dischi o band recenti che ti hanno favorevolmente impressionato?
- Ascolto musica seguendo i miei stati d’animo. In questo momento sto ascoltando SOLO le demo delle nostre nuove canzoni, me le faccio entrare in testa, cercando di pianificare qualcosa per il futuro. Poche settimane fa stavo ascoltando i The Cult, e devo dire che non succedeva da tanti anni. Mi piace ascoltare i Black Blag quando vado in palestra, mentre a volte guido la mia auto ascoltando e cantando a squarciagola i brani di Steely Dan, poi mi sveglio il giorno dopo e voglio sentire i Benediction. Questo sono io :)
Qual è l'ultimo errore che hai fatto nella tua vita?
- Non aver indossato delle protezioni acustiche. Le mie orecchie sono distrutte. Gestisco una società di costruzioni, quindi sono esposto a continui rumori per tutto il giorno. Un vero inferno! Purtroppo oggi ci sono dei suoni della band che non riesco più a sentire, certe frequenze sono andate ormai perdute.
Che programmi avete per l’estate 2020?
- Finire di registrare il nuovo materiale. Speriamo di poter suonare davanti al nostro pubblico in autunno. Ora dobbiamo solo sperare che le cose si sistemino.
Grazie per l'intervista, Michael. C'è qualcosa che vorresti dire ai vostri fan italiani prima di andare?
- Spero che tutti stiano al sicuro. Cercate di essere delle persone gentili. Speriamo che la nostra vita torni presto alla normalità. Ci vediamo l'anno prossimo!
Contatti:
facebook.com/Massacreflorida
instagram.com/massacre_band_official
MASSACRE line up:
Kam Lee - Voce
Taylor Nordberg - Chitarra
Mike Borders - Basso
Jeramie Kling - Batteria