DOPO LO SCIOGLIMENTO DEGLI UNSANE PENSAVO CHE NON AVREBBE PIU' FATTO DISCHI, E INVECE, FORTUNATAMENTE, IL CANTANTE/CHITARRISTA NEWYORKESE CHRIS SPENCER E' TORNATO SULLE SCENE CON UN NUOVO PROGETTO MUSICALE CONDIVISO CON ALTRI MEMBRI STORICI DEI COP SHOOT COP E DEGLI SWANS. IL TANTO ATTESO DEBUTTO DEGLI HUMAN IMPACT DIPINGE UN QUADRO REALISTICO DELL'ATTUALE CONDIZIONE UMANA, DOVE LE PULSIONI DEL DRAMMA SOCIALE VIAGGIANO SULLO STESSO PIANO DELLA STRAORDINARIA MUSICA COMPOSTA DAI NOSTRI. PARLIAMO DEL SUO PRESENTE PROPRIO CON IL DIRETTO INTERESSATO.
Ciao Chris, bentornato su Son of Flies webzine. Iniziamo subito con la prima domanda, quella classica: com'è nato e come si è evoluto questo tuo nuovo progetto musicale?
- Jim ed io eravamo amici da prima che entrassimo a far parte delle nostre precedenti band, io con gli Unsane e lui con i Cop Shoot Cop, e devo ammettere che ho sempre desiderato fare qualcosa con lui. Quando i Cop Shoot Cop decisero di fermare la loro attività, provai a chiedere agli altri due ragazzi degli Unsane se sarebbero stati pronti ad accogliere Jim nel gruppo in modo da aggiungere la sua esperienza nel campo della musica noise/elettronica. In quel periodo eravamo costantemente impegnati in tournée, ma Dave e Vinnie volevano continuare a suonare come trio, quindi la mia idea fu scartata. Ho incontrato Jim durante uno dei nostri concerti più recenti, ed è stato allora che mi ha chiesto di lavorare insieme a lui per questo nuovo progetto. Nessuno di noi poteva immaginare cosa sarebbe successo, anche perché nella fase iniziale le nostre idee da elaborare erano davvero tante. Solo dopo aver raggiunto il giusto equilibrio tra noi due, lui decise di coinvolgere Phil Puleo e Chris Pravdica. Il nostro suono ha preso forma in maniera organica nel momento in cui ci siamo trovati tutti e quattro in un unico studio, ed è così che le nostre canzoni si sono rivelate assolutamente all'altezza degli Human Impact.
Lo stile degli Human Impact unisce più generi musicali, anche se in sostanza è sempre la matrice noise rock/noisecore a prevalere all'intero del songwriting. Ma mi incuriosisce sapere come siete arrivati alla decisione di inserire elementi sonori provenienti dall'elettro-industrial. Cosa ci puoi dire a tale riguardo?
- Come ho detto prima, non abbiamo mai pianificato nulla per quel che riguarda la direzione da intraprendere o da seguire. Suonando insieme siamo riusciti a canalizzare le giuste energie per arrivare a quello che si può ascoltare nell'album. Devo anche dire che Jim ha un'enorme quantità di suoni con cui è davvero interessante confrontarsi. Essendo stato coinvolto in gruppi formati da chitarra, basso e batteria, questa mia esperienza con gli Human Impact apre una porta a un tipo di suono completamente nuovo.
C'è stato un momento in cui tu e i tuoi compagni di band avete capito che il materiale da voi composto era qualcosa di veramente intenso e sorprendente?
- Personalmente devo dire che sono rimasto subito colpito dall'unicità del suono di questa band. Jim ha uno stile consolidato, mentre Phil e Chris P hanno lavorato insieme per anni, perciò è piuttosto facile lavorare con loro. Gli altri ragazzi sono davvero bravi e quindi spero davvero che il mio operato renda giustizia a tutto. Loro sono stati in grado di spingere il nostro suono verso ulteriori livelli di qualità, e questo mi da l'opportunità di fare del mio meglio.
Dando un'occhiata alla copertina del vostro disco di debutto, così come ai titoli dei brani, sembra che tu abbia un forte interesse verso tematiche di carattere sociale. Pensi, quindi, che questo stile musicale riesca in qualche modo a catturare certe sensazioni o emozioni che altri generi non riescono a fare? Oppure, semplicemente, attraverso la musica cerchi solo di trovare una sorta di energia capace di mantenere sempre viva la tua esistenza come uomo e musicista?
- Noi non decidiamo a tavolino come si evolverà il nostro sound, stiamo solo facendo ciò che ci piace. Per quanto riguarda i miei testi, preferisco parlare di cose che stanno accadendo in questo periodo, quella che io considero una fase di transizione nella storia umana. Cerco di sviluppare argomendi reali come le nuove tecnologie, il controllo aziendale, la corruzione, l'alienazione, la manipolazione informativa utilizzata per un controllo generale. Questi sono alcuni aspetti che sembrano giocare un ruolo importante nella nostra attuale esistenza. Insomma, di questi tempi non mancano spunti per riflettere sull'attualità e su cosa sta accadendo in questi giorni difficili per ognuno di noi.
Il tuo modo di cantare è davvero unico e riconoscibile, non solo le tue melodie vocali ma anche l'approccio graffiante che utilizzi da sempre, quel ritmo incalzante, quella tecnica straordinaria. Ti va di raccontarci un po' come hai sviluppato il tuo stile nel corso del tempo?
- Grazie Christian, sono felice che tu pensi questo di me. Sicuramente i tanti anni di esperienza negli Unsane e in altre band mia hanno dato la possibilità di sviluppare il mio approccio vocale. Per quanto riguarda gli Human Impact, mi sono reso conto abbastanza rapidamente che avrei dovuto espandere il mio stile vocale. Il materiale creato con questi ragazzi mi ha dato la possibilità di potenziare una vasta gamma di dinamiche e melodie rispetto a ciò che ho fatto in passato, quindi voglio dare il massimo per raggiungere ottimi risultati.
Considerando che la tua carriera musicale ha attraversato tre decenni, come pensi che la longevità di Chris Spencer abbia influenzato la scena del noise rock?
- La tua ipotesi è buona quanto la mia. Mi sento davvero fortunato in quello che ho sempre fatto.
Avrai sicuramente tanti bei ricordi legati agli anni trascorsi negli Unsane. Ci sono delle cose su cui hai riflettuto dopo lo scioglimento della band?
- Penso che il ricordo più bello è quello del periodo in cui eravamo amici intimi e si viaggiava insieme per fare quello che amavamo. Una specie di banda di zingari in movimento capace di diffondere il proprio ethos "noi contro il mondo". C'è un vero punto di forza in quel tipo di legame.
Grazie per aver condiviso i tuoi pensieri con noi. Quali sono le tue speranze per il futuro?
- Spero davvero che nel mondo post-pandemia, Jim, Phil, Chris P ed io riusciremo ad andare in tournée e registrare altra musica. A settembre ci potrebbe essere la possibilità di partire per un tour negli Stati Uniti e a novembre/dicembre tornare in Europa, quindi mi auguro che tutto andrà per il meglio. Inoltre, abbiamo altre canzoni da pubblicare. Suonare negli Human Impact è esattamente quello che voglio fare in questo momento della mia vita, perciò spero vivamente di poter tornare presto on the road.
Grazie per l'intervista, Christian! Hope to catch up at one point…
Contatti:
humanimpact.bandcamp.com/album/human-impact
facebook.com/humanimpactband
instagram.com/humanimpactband
twitter.com/HumanImpactband
HUMAN IMPACT line up:
Chris Spencer - Chitarra, Voce
Jim Coleman - Electronics
Phil Puleo - Batteria
Christopher Pravdica - Basso
Recensione:
HUMAN IMPACT "Human Impact" - 2020
Ciao Chris, bentornato su Son of Flies webzine. Iniziamo subito con la prima domanda, quella classica: com'è nato e come si è evoluto questo tuo nuovo progetto musicale?
- Jim ed io eravamo amici da prima che entrassimo a far parte delle nostre precedenti band, io con gli Unsane e lui con i Cop Shoot Cop, e devo ammettere che ho sempre desiderato fare qualcosa con lui. Quando i Cop Shoot Cop decisero di fermare la loro attività, provai a chiedere agli altri due ragazzi degli Unsane se sarebbero stati pronti ad accogliere Jim nel gruppo in modo da aggiungere la sua esperienza nel campo della musica noise/elettronica. In quel periodo eravamo costantemente impegnati in tournée, ma Dave e Vinnie volevano continuare a suonare come trio, quindi la mia idea fu scartata. Ho incontrato Jim durante uno dei nostri concerti più recenti, ed è stato allora che mi ha chiesto di lavorare insieme a lui per questo nuovo progetto. Nessuno di noi poteva immaginare cosa sarebbe successo, anche perché nella fase iniziale le nostre idee da elaborare erano davvero tante. Solo dopo aver raggiunto il giusto equilibrio tra noi due, lui decise di coinvolgere Phil Puleo e Chris Pravdica. Il nostro suono ha preso forma in maniera organica nel momento in cui ci siamo trovati tutti e quattro in un unico studio, ed è così che le nostre canzoni si sono rivelate assolutamente all'altezza degli Human Impact.
Lo stile degli Human Impact unisce più generi musicali, anche se in sostanza è sempre la matrice noise rock/noisecore a prevalere all'intero del songwriting. Ma mi incuriosisce sapere come siete arrivati alla decisione di inserire elementi sonori provenienti dall'elettro-industrial. Cosa ci puoi dire a tale riguardo?
- Come ho detto prima, non abbiamo mai pianificato nulla per quel che riguarda la direzione da intraprendere o da seguire. Suonando insieme siamo riusciti a canalizzare le giuste energie per arrivare a quello che si può ascoltare nell'album. Devo anche dire che Jim ha un'enorme quantità di suoni con cui è davvero interessante confrontarsi. Essendo stato coinvolto in gruppi formati da chitarra, basso e batteria, questa mia esperienza con gli Human Impact apre una porta a un tipo di suono completamente nuovo.
C'è stato un momento in cui tu e i tuoi compagni di band avete capito che il materiale da voi composto era qualcosa di veramente intenso e sorprendente?
- Personalmente devo dire che sono rimasto subito colpito dall'unicità del suono di questa band. Jim ha uno stile consolidato, mentre Phil e Chris P hanno lavorato insieme per anni, perciò è piuttosto facile lavorare con loro. Gli altri ragazzi sono davvero bravi e quindi spero davvero che il mio operato renda giustizia a tutto. Loro sono stati in grado di spingere il nostro suono verso ulteriori livelli di qualità, e questo mi da l'opportunità di fare del mio meglio.
Dando un'occhiata alla copertina del vostro disco di debutto, così come ai titoli dei brani, sembra che tu abbia un forte interesse verso tematiche di carattere sociale. Pensi, quindi, che questo stile musicale riesca in qualche modo a catturare certe sensazioni o emozioni che altri generi non riescono a fare? Oppure, semplicemente, attraverso la musica cerchi solo di trovare una sorta di energia capace di mantenere sempre viva la tua esistenza come uomo e musicista?
- Noi non decidiamo a tavolino come si evolverà il nostro sound, stiamo solo facendo ciò che ci piace. Per quanto riguarda i miei testi, preferisco parlare di cose che stanno accadendo in questo periodo, quella che io considero una fase di transizione nella storia umana. Cerco di sviluppare argomendi reali come le nuove tecnologie, il controllo aziendale, la corruzione, l'alienazione, la manipolazione informativa utilizzata per un controllo generale. Questi sono alcuni aspetti che sembrano giocare un ruolo importante nella nostra attuale esistenza. Insomma, di questi tempi non mancano spunti per riflettere sull'attualità e su cosa sta accadendo in questi giorni difficili per ognuno di noi.
Il tuo modo di cantare è davvero unico e riconoscibile, non solo le tue melodie vocali ma anche l'approccio graffiante che utilizzi da sempre, quel ritmo incalzante, quella tecnica straordinaria. Ti va di raccontarci un po' come hai sviluppato il tuo stile nel corso del tempo?
- Grazie Christian, sono felice che tu pensi questo di me. Sicuramente i tanti anni di esperienza negli Unsane e in altre band mia hanno dato la possibilità di sviluppare il mio approccio vocale. Per quanto riguarda gli Human Impact, mi sono reso conto abbastanza rapidamente che avrei dovuto espandere il mio stile vocale. Il materiale creato con questi ragazzi mi ha dato la possibilità di potenziare una vasta gamma di dinamiche e melodie rispetto a ciò che ho fatto in passato, quindi voglio dare il massimo per raggiungere ottimi risultati.
Considerando che la tua carriera musicale ha attraversato tre decenni, come pensi che la longevità di Chris Spencer abbia influenzato la scena del noise rock?
- La tua ipotesi è buona quanto la mia. Mi sento davvero fortunato in quello che ho sempre fatto.
Avrai sicuramente tanti bei ricordi legati agli anni trascorsi negli Unsane. Ci sono delle cose su cui hai riflettuto dopo lo scioglimento della band?
- Penso che il ricordo più bello è quello del periodo in cui eravamo amici intimi e si viaggiava insieme per fare quello che amavamo. Una specie di banda di zingari in movimento capace di diffondere il proprio ethos "noi contro il mondo". C'è un vero punto di forza in quel tipo di legame.
Grazie per aver condiviso i tuoi pensieri con noi. Quali sono le tue speranze per il futuro?
- Spero davvero che nel mondo post-pandemia, Jim, Phil, Chris P ed io riusciremo ad andare in tournée e registrare altra musica. A settembre ci potrebbe essere la possibilità di partire per un tour negli Stati Uniti e a novembre/dicembre tornare in Europa, quindi mi auguro che tutto andrà per il meglio. Inoltre, abbiamo altre canzoni da pubblicare. Suonare negli Human Impact è esattamente quello che voglio fare in questo momento della mia vita, perciò spero vivamente di poter tornare presto on the road.
Grazie per l'intervista, Christian! Hope to catch up at one point…
Contatti:
humanimpact.bandcamp.com/album/human-impact
facebook.com/humanimpactband
instagram.com/humanimpactband
twitter.com/HumanImpactband
HUMAN IMPACT line up:
Chris Spencer - Chitarra, Voce
Jim Coleman - Electronics
Phil Puleo - Batteria
Christopher Pravdica - Basso
Recensione:
HUMAN IMPACT "Human Impact" - 2020