sabato 30 maggio 2015

Recensione: PARRICIDE "Sometimes It's Better to Be Blind and Deaf"
2015 - Mad Lion Records




Partiti nel 1990 come band death metal, i PARRICIDE, con il passare del tempo hanno spostato il proprio baricentro verso il grindcore, anche se, alcune componenti più rozze e meno veloci non sono mai state del tutto accantonate; nemmeno oggi dopo un percorso musicale durato 25 anni. La loro determinazione ha avuto la meglio nonostante abbiano attraversato momenti non proprio entusiasmanti a livello creativo. Facendo leva sulla buona attitudine e sull'indole combattiva, non si sono dati per vinti, e a denti stretti continuano a dimostrare alla scena estrema che solo chi ha tenacia può rimanere in vita nell'underground odierno. "Sometimes It's Better to Be Blind and Deaf" prosegue nella solita direzione, infatti tutte le canzoni si mantengono su un minutaggio breve ed incisivo, senza lasciare tregua all'ascoltatore che, probabilmente, finita la bonus track conclusiva "I Am the True Warrior" riuscirà a tirare il fiato. Il suono scelto da questi veterani di Chełm si adatta alla perfezione al genere e le sfuriate puramente grind risultano crude e totalmente 'in your face'. Il cantato tra growl e scream è messo in primo piano e costituisce un evidente riferimento al passato della formazione. Non mi dispiace affatto questo nuovo disco perché pur non avendo nel suo interno delle trame particolarmente originali, martella pesantemente e incessantemente dalla prima all'ultima nota. Se siete dei veri fan dei Parricide non esitate a mettere in loop il vostro lettore CD.

Contatti:

facebook.com/Parricidepl
reverbnation.com/parricide1990poland
madlion.eu

TRACKLIST: Old, We'll Surely Meet, Just Poland, Smuggler Jack, I Don't Change, Supermarket and Me, My Property, Real Patriots, Stunners, Dillemas of a Young Warrior, I Hate Tattoos, Talented, I Am the True Warrior