lunedì 8 ottobre 2012

DSW "Dust Storm Warning"
CD 2012 - Acid Cosmonaut Records


Cosa sono i limiti, se non qualcosa da abbattere? Quando provieni da una posizione geografica molto difficile come il Salento non hai scelta
(o resti in piedi o cadi), la voglia di superare questa barriera deve diventare per ogni forza di causa lo scopo primario se vuoi sopravvivere, per rimanere ben ancorato al desiderio di fare musica esprimendoti per dare il meglio di te. "Tutto il mondo è paese" (si dice come espressione proverbiale), quindi nessuno me ne voglia se risottolineo che il Meridione ha sempre avuto e ha tutt'ora un buon quantitativo di frecce affilate da scagliare nel circuito Underground. Per questo motivo in questa sede ho piacere di parlare dei DUST STORM WARNING, band che ha sede a Lecce città ma che raggruppa componenti che provengono da Brindisi, Taranto e Lecce (appunto). Il sound di questi ragazzi è un rock/stoner compatto, urgente, che si scaglia addosso con forte impeto. Questo album rappresenta un urlo proveniente dagli abissi del Mare di Puglia... Un vortice di correnti che si scontrano tra Mar Adriatico e Ionio, si congiungono per dare vita ad una tempesta inaspettata che si dirige con violenza contro quelle scogliere frastagliate a tratti coadiuvate da lunghe dune di spiagge desolate ("Dune"). C'è qualcosa di profondo in queste note, di inquieto, qualcosa che sembra avvicinarsi pericolosamente come uno squalo che attacca la sua preda dal basso e, vorace, la tramortisce dopo averla addentata.
Undici tracce saldano un cerchio di un album veramente coinvolgente, ben strutturato, che si snoda su coordinate intrise di bagliori accecanti.
Le scariche elettriche dei DSW sono figlie dei migliori Kyuss (nell'utilizzo dei suoni e della voce di Wolf), dei Queens of the Stone Age della prima era ("Outrun" ne è la prova) mentre i momenti più riflessivi li tengono sotto braccio agli Earth di Dylan Carlson (la cerebrale "Sherpa").
Un album ricco di idee, evidenziate da luci calde, "DSW" si ascolta con molto piacere e si percepisce che per chi lo ha suonato (registrato) rappresenta un viaggio trascendentale interiore che travolge. Un altra formazione che tiene vive le speranze di questa regione attraverso musica valida partorita dal cuore! Inoltre, arricchiscono questo lavoro delle grafiche accattivanti impresse su di un elegante digipack! Supportateli senza riserve.

TRACKLIST: Outrun, Space Cubeship, 666.1.333, Dune (instrumental jam session), Lonely Coyote, Sherpa (instrumental jam session), Monkey Woman, Trippin The Drill, Rise, Wasteland (instrumental jam session), Requiem.