giovedì 18 ottobre 2012
DSA COMMANDO - "APOCALISSE IMMINENTE"
VIAGGIO A 360° NELL'UNIVERSO MALATO DEI DSA COMMANDO, UNA BAND INFLUENTE NEL MOVIMENTO UNDERGROUND ITALIANO. UN ATTITUDINE DO IT YOURSELF SOLIDA E PERSEVERANTE. IL VERO HARDCORE VIVE IN ALBUM COME "RETOX" ED E' PER QUESTO CHE HO VOLUTO CONCRETIZZARE UNA LUNGA, APPROFONDITA CHIACCHIERATA CON TUTTI I COMPONENTI DELLE BRIGATE DELLA MORTE. SONO MOLTO COMPIACIUTO CHE OGNUNO DI LORO HA RISPOSTO ALLE MIE DOMANDE...
1. "Retox" è stato il disco atteso da tanti, la prova da superare e che avete superato brillantemente, tuttavia è con "Destroy the Enemy" che avete iniziato la vostra vera scalata nell'Underground. Percepisci quel disco come un punto di partenza effettivo dopo anni di duro lavoro, oppure anche "Requiem" ha la stessa valenza?
- Krin 183 (risp.) - "Requiem" è un disco che abbiamo fatto molto inconsapevolmente. E' un insieme di pezzi costruiti a tre anni di distanza l'uno dall'altro, quindi una scrittura e un tiro abbastanza diverso da brano a brano. Tuttavia è la base che ci ha permesso di scrivere "Destroy the Enemy" che con i singoli "Le Brigate della Morte", "Rejects", "Funeral Commando" e "Vedrai Camminare i Morti", ha iniziato a farci girare un po' di più nell'underground.
2. Mi piace il contrasto degli opposti in Retox" anche tra voi cinque, perché nulla è completo senza l'altro, come una vera e propria complicità d'alleanza. Lo scopo unico di ogni emozione pensata, scritta e cantata... Che effetto fa cantare il tuo sentire in funzione di te stesso e di ciò che verrà scritto dagli altri nella band, in modo che il tutto sia funzionale?
- Krin 183 (risp.) - Scrivere insieme non è facile, tuttavia è sempre stato abbastanza naturale. Il procedimento per fare un pezzo può cambiare di volta in volta, nel senso che, Sunday sceglie un beat, poi o decidiamo un tema e lo sviluppiamo, oppure uno scrive una strofa e gli altri gli vanno dietro. L'unica pecca è che ci mettiamo dei mesi aahhahaha.
3. Le vostre tematiche alimentano una tangibile immaginazione sulla difficile realtà sociale, toccando varie problematiche. Mi piace il fatto che ricercate nella malattia verbale il sapore della devozione per ciò che esprimete, arrivando a denunciare con concetti molto compulsivi questo difficile stato sociale. Un equilibrio tra sopravvivenza, odio, nichilismo, pessimismo e molto altro... Ogni paura interiorizzata è un occhio nell'anima? Ogni cicatrice aperta è una parte del tutto?
- Heskarioth (risp.) - Per quanto riguarda le tematiche, credo di non essere in grado di esprimermi obbiettivamente sulla realtà sociale,se non filtrandola attraverso un immaginario paranoico e allucinatorio, partorito da indole autodistruttiva e da trascorsi poco edificanti procurati da quest'ultima. Scrivere di stati mentali, ossessioni ed inquietudine ti da l'opportunità di creare immagini più interessanti.
4. La gente comune non vuole mai essere "disturbata" da ciò che non vuole accettare. I vostri testi sono in grado di far riflettere. Cantare certe cose porta la tua esistenza alla continua ricerca di un senso e di risposte? L'essere parte dei DSA ti da modo di esplorare il tuo subconscio?
- Heskarioth (risp.) - Più che una ricerca è una deriva nell'alienazione e nell'abbruttimento morale. Quasi più una sorta di compiacimento dell'orrore, che di quella retorica di denuncia di cui ha bisogno la gente "comune" per accettare certe tematiche. Essere nei DSA Commando mi da modo di esprimermi fuori dalle convenzioni del nostro genere musicale, di conseguenza di esprimermi più liberamente e visceralmente possibile.
5. Molti individui sono soggetti all'influenza della politica, della religione. Queste sfruttano le debolezze degli individui e ne fanno perciò continue reclute , nuovi discepoli. A volte veri e propri estremisti. In questo sistema sembra che le uniche due cose che ti vengono concesse sono: "subire" o "Uccidere". Ci alziamo e cadiamo sempre allo stesso modo. Pensi che questi sistemi malati (chiesa e politica) abbiano impedito all'uomo di accettarsi nella sua natura intrinseca?
- Mac-Myc (risp.) - La religione e la politica sono i sistemi di controllo per antonomasia, per tenere a bada le masse... E' chiaro che serve un certo tipo di "ordine" perché ci sono delle persone che non sanno distinguere il bene dal male, il problema sta quando chi impartisce queste regole si rivela anche il primo ad infrangerle, chi dovrebbe protteggere abusa del suo potere, chi dovrebbe predicare pace, amore, privazione dei beni materiali stupra e vive nell'oro!!! Purtroppo è triste da dire ma è dall'alba dei tempi che c'é chi subisce, chi uccide e non credo centri ne la politica ne la religione ma semplicemente noi uomini che siamo bestie come tutti gli altri animali.
- Krin 183 (risp.) - La religione è un argomento molto delicato, pur avendo abbandonato il cristianesimo come dottrina imposta da un sacco di anni, sono sempre rimasto affascinato da tutto ciò che è spirituale. Non mi reputo propriamente ateo ma nemmeno credente in qualcosa, di sicuro so per certo che la religione non è un aspetto della vita che mi interessa vivere attualmente. Nel mio piccolo mi limito a leggere qualcosa sulla storia perché trovo che sia la chiave fondamentale per capire la società, sia odierna che passata.
7. Nelle musiche di "Retox" a differenza del passato troviamo elementi elettronici, strutture noise industrial, il tutto assemblato in maniera stratificata, intelligente dal tuo personale stile di composizione. Qual'é stata la difficoltà maggiore nella tua fase di creazione di tutte le musiche per "Retox"? Avevi già le idee chiare sulle atmosfere che dovevano diffondere?
- Sunday (risp.) - Non ho avuto nessuna difficoltà a produrre questo disco, ho sempre avuto le idee molto chiare sui suoni e sulle atmosfere che volevo... Sono tanti anni che faccio ste cose e la difficoltà più grande è quella di scovare suoni che siano compatibili coi miei gusti, per il resto mi viene tutto automatico.
8. A differenza del passato nei testi di "Retox" riscontro sia una maggiore attenzione per la forma canzone che una spiccata forma verbale (ci sono interessanti terminologie, simbolismi, eufemismi, metafore...). Una scelta voluta? E' stato difficile trovare le idee da raccontare nelle strofe e il successivo adattamento di queste al tappeto sonoro creato da Sunday?
- Hellpacso (risp.) - Volevamo descrivere delle immagini nella maniera più accurata possibile. Si, è stata una scelta voluta ma è venuta in maniera piuttosto naturale. Generalmente quando scrivo, parto sempre dall'atmosfera sonora della base, le idee vengono di conseguenza. Non saprei dirti se è stato difficile o meno, c'è voluto il tempo che serviva. Non faccio mai le cose di corsa, se reputo che un termine o una frase non mi convince totalmente mi fermo e aspetto che venga fuori qualcosa di migliore.
9. Perchè il titolo "Retox" e quella specifica idea per l'immagine di copertina realizzata poi da Justin Osbourn di Slasher Design?
- Krin 183 (risp.) - Il titolo di questo Album a differenza dei precedenti e' stato un parto sofferto. In passato e' venuto fuori prima il titolo e poi i pezzi, per Retox è successo il contrario. Il nome dopo tante proposte che ci bocciavamo a vicenda, è uscito per caso e ci ha convinto subito, sicuramente perché racchiude in un solo termine un po' tutti gli argomenti e le atmosfere che stavamo creando. L'immagine di copertina di cui andiamo fierissimi, è la raffigurazione di come ci immaginavamo la "reintossicazione" e lo stile thrash anni '80, secondo noi, si adatta alla perfezione.
10. Hai sempre saputo trovare le soluzioni migliori nella composizione dei beat per DSA. Questo ha saputo "fare la differenza" nel movimento rap italiano (se ne è esiste veramente uno oggi ). Il nuovo album consolida la tua personalità creativa, unica nel creare determinate allucinazioni. Quali erano i tuoi obbiettivi questa volta? In "Retox" tutto è dannatamente acido e oscuro...
- Sunday (risp.) - Per "Retox" volevo un suono potente, oscuro e futuristico, mai scontato o al passo con le mode. Ho praticamente eliminato qualsiasi campione che potesse aggiungere troppa melodia al resto... Volevo un'orchestra di martelli pneumatici, a modo mio ho raggiunto lo scopo che mi ero prefissato, sono contento di cosa è venuto fuori.
11. E' chiaro che i DSA non sono una band facile da metabolizzare, ma, chi vi sa ascoltare in modo attento non potrà non notare nella vostra musica riferimenti alla "Realtà". In che cazzo di mondo viviamo? Pensi che nel nostro futuro sia sempre necessario lottare per sopravvivere o arriveremo ad un punto di rottura definitivo?
- Hellpacso (risp.) - Nei nostri testi ci sono sempre stati dei riferimenti alla vita reale. Molto spesso chi si tova in difficoltà, ci prova, lotta per cercare di migliorare la propria situazione e di crearsi un futuro ma non è detto che lo farà per sempre, alla lunga ci si può anche disilludere. Credo sia un discorso soggettivo, dipende molto dalla propria condizione socio economica e non solo. Questo non è di certo un bel periodo, finchè se ne avrà la volontà "lottare" resta l'unica alternativa per adesso, ma un domani potrebbe capitare di demoralizzarsi e di non farsi più troppe aspettative vivendo alla giornata.
12. Questo album appare molto articolato, completo da un punto di vista tematico e musicale... Sembra che abbiate abbattuto ogni forma di limitazione. Ti ha gratificato ciò? Non credo sia facile trasporre su carta tali argomenti...
- Mac-Myc (risp.) - Sono contento di questo disco, avrei voluto essere in più pezzi ma purtroppo ho avuto dei problemi di salute che mi hanno impedito di essere presente. In ogni caso questo album a mio parere è il piu oscuro e complesso che abbiamo fatto, le tematiche affrontate sono state un bello sforzo a livello di immaginazione e di immedesimazione dell'argomento stesso! Ma il risultato è ottimo e con un contorno musicale così (Sunday si è superato) non poteva che venire una bastonata per i vostri denti!
13. Oggi il senso di alienazione e isolamento è un morbo che consuma l'individuo e spesse volte questa situazione può farlo diventare un mostro nocivo alla società (vedi maniaci, stupratori, serial killer..). Mi sembra di percepire questo nelle tue/vostre strofe della canzone "Predator". Mi sbaglio?
- Hellpacso (risp.) - Il senso di isolamento e di alienzione spesso può creare dei mostri, purtroppo al giorno d'oggi lo vivono anche parecchie persone "inserite nella società" senza diventare necessariamente degli stupratori. Questo è dovuto al pregiudizio molto spesso superficiale che piano piano sta allontanando le persone tra di loro. Osservando i comportamenti ti rendi conto che c'è una paura di fondo collettiva, vuoi per il retaggio familiare, vuoi per la propaganda dei mass-media. Ho scritto Predator cercando di vederla da un punto differente, si parla di ossessioni, di stalking, non voglio dirti che sia giusto perseguitare una donna ma allo stesso tempo non cerco un colpevole da crocifiggere, ho provato a ricostruire quello che potrebbe pensare e spingere un'individuo pronto a compiere determinate azioni, non che mi sia riuscito tanto difficile, un lato "predator" vive un pò dentro tutti noi.
14. Suonate come una sorta di testamento apocalittico. Chi vi ascolta si potrebbe identificare in voi... Questo comporta forse delle responsabilità da parte vostra? Oppure non vi importa nella di come la gente possa vivere il vostro sentire.
- Heskarioth (risp.) - Penso che il senso di fine imminente sia comune e congenito a chi è cresciuto, anche solo alla fine di un secolo di guerra, sterminio e disastri nucleari ecc.(argomenti che fanno da concept a "Retox"). Credo che qualcuno possa identificarsi in questo tipo di discorso.
15. Pensi che l'uomo abbia davvero perso tutto il suo privilegio di essere anche un animale pensante?
- Sunday (risp.) - Penso che ci troviamo in un periodo storico pessimo, basato solo ed esclusivamente sulla pubblicità e sull'estetica dove si cerca in qualsiasi modo di annullare o di controllare il pensiero degli altri, per me siamo solo all'inizio di quest'epoca malsana, è chiaro che in qualche modo ci sarà sempre una resistenza pensante, ma si tratta quasi sempre di una minoranza, non si può che peggiorare.
16. I DSA sono una band "do it yourself" che controlla ogni aspetto della registrazione, promozione, gestione di tutto. Perché?
- Krin (risp.) - Abbiamo iniziato inconsapevolmente ad autoprodurci. Negli ultimi anni 90 abbiamo prodotto sotto altre formazioni i primi demo e abitando a Savona e provincia, era impensabile avere qualcuno che investisse e ti aiutasse a fare le cose, perciò già da allora cercavamo di fare tutto noi. Ci siamo sempre occupati di grafica, registrazione, mix ecc. Nel tempo ci siamo affidati a persone che hanno dato una mano, ma in linea di massima ancora tutt'ora cerchiamo di fare da noi. Secondo me le etichette sono un aiuto se vuoi percorrere una strada commerciale ma se facendo colletta in cinque, con sforzi immani, riesci a pagarti la stampa e per il resto ti ingegni a risolvere dei problemi non è impossibile ottenere buoni risultati, sicuro sei un pò più stressato, ma credo che la soddisfazione di non essere dietro nessuno, paghi di più che qualche successo di poco spessore.
17. Ti sento parlare spesso di alieni e civiltà lontane. Argomenti che affascinano anche me. Ci credi davvero a forme di vita aliene che potrebbero annientarci definitivamente, oppure questo tema è un espediente per ingrassare il tuo phatos lirico?
- Mac-Myc (risp.) - Se vogliamo agganciarci alla domanda sulla religione, allora beh, gli alieni sono la mia! Ho tutta una teoria in merito... Ho sempre avuto voglia di fare un intero album che parlasse solo di questo. E' un argomento che mi affascina e che studio da quando ero un ragazzino e per rispondere alla tua domanda non penso a forme di vita aliene che potrebbero annientarci (almeno non solo) ma penso che siano loro ad averci portato qui milioni di anni fa.
18. Come pensi si possa gestire in modo concreto la pessima situazione di questa Nazione?
- Krin 183 (risp.) - Sinceramente non credo di avere una risposta precisa. E' difficile oggi avere speranza nel futuro, questo spaventa chiunque. Io cerco di essere positivo perché trovo sia l'unica via per me di non soccombere a tutto il sistema che ci troviamo a vivere. Sappiamo bene che stiamo pagando i danni di generazioni che hanno pisciato fuori dal vaso, ma il passato non si cambia per cui ci si può solo augurare che chi decide per noi lo faccia meglio di come ha fatto fin ora e soprattutto assicuri un presente e un futuro ai più deboli. Per il resto se si hanno le forze bisogna combattere, ognuno a suo modo, in caso contrario credo sia inutile vivere.
19. Molti apprezzano il vostro approccio, quel continuo ricorrere a un immaginario decadente e nichilista per descrivere visioni, concetti... Il tutto mantenendo coerenza e linearità di fondo. Vedi il mondo come un qualcosa il cui destino è ormai segnato? Oppure i vostri pensieri sono confinati ai soli testi come una sorta di grido di ribellione?
- Hellpacso (risp.) - Il nostro punto di vista è sempre stato un po' nichilista,non saprei dirti se il destino sia ormai segnato, posso dirti che il "mondo" ha i suoi grossi problemi, certamente non vedo un futuro roseo, anzi può solo che andare peggio. Per quanto mi riguarda nei pezzi scrivo quello che mi passa per la testa, ne più ne meno.
20. Tu ed Heskarioth avete anche un marcato background che affonda le radici nella musica Metal più old-school e violenta. So che alcune vostre bands preferite sono Toxic Holocaust, Black Sabbath, Darkthrone (per esempio)... Pensi che l'esserti avvicinato a queste sonorità (con determinate tematiche) ti abbia influenzato radicalmente?
- Sunday (risp.) - Si è sempre inevitabilmente influenzati nel modo di fare o di pensare la musica, sia da band come quelle che hai detto sia da un altro milione di gruppi, film, situazioni di ogni tipo.. In realtà comunque io non ho cambiato modo di produrre da quando ascolto certa musica, ma penso di essermene interessato proprio perchè vedo questa musica compatibile col mio modo di concepirla.
21. "Effetto Werther" è un massacro psicologico che parla del suicidio. Un argomento molto delicato. Pensi che il suicidio possa essere una eventuale soluzione? Quale incubo si cela dietro questa tematica?
- Mac-Myc (risp.) - Ho passato periodi della mia vita dove l'idea del suicidio mi ha sfiorato, ma non penso che sia una soluzione, credo che serva sempre il coraggio e la forza di trovare un modo per rialzarsi in piedi anche quando pensi che non ce ne sia motivo, tuttavia non riesco a giudicare male chi ha fatto questo gesto estremo, perché non tutti riescono a sopportare lo schifo di questa vita e le situazioni che ti mettono "davvero" in ginocchio.
22. Suonare dal vivo può essere un esperienza catartica e liberatoria? Oppure questi stati mentali li vivi soprattutto quando scrivi un testo o quando vai a registrate un vostro album?
- Hellpacso (risp.) - Sono tre situazioni differenti, suonare dal vivo è un'esperienza liberatoria psichica ma anche fisica, a differenza dello scrivere un testo che è pravalentemente mentale, registrare in studio ha degli aspetti più tecnici. Mi piace molto l'aspetto live, non scrivo mai tutto in un colpo solo quindi ci sono molte pause nel mezzo, mentre nei concerti è tutto immediato e conciso in un lasso di tempo definito, il modo migliore per sfogarsi.
23. Anche "Guano" mi tocca particolarmente per la sua tematica. Anche tu sei uno tra quelli che odi le falsità della gente immagino. Le così dette "maschere". Pensi che nelle dinamiche sociali attuali l'essere falso sia una conseguenza di comodo o semplicemente un limite dell'individuo?
- Krin 183 (risp.) - Non credo sia un limite dell'individuo. La falsità spesso deriva dalla paura che l'individuo ha di esporsi per com'è. Il giudizio degli altri per molti è un problema invalicabile, la conseguenza quindi è creare qualcosa di finto, che piaccia e che ti renda omologato alla moltitudine in modo da evitare commenti e giudizi spiacevoli. "Guano" parla di un attacco aereo, dove escrementi cadono copiosi sulla testa di tutta sta società del cazzo. "Guano" è la mia soluzione a un sacco di pensieri!
24. Di rado un gruppo così dotato tecnicamente come il vostro riesce nell'impresa di scrivere album così coinvolgenti. Perché secondo te voi ci riuscite? Cosa pensi dell'alchimia/chimica/complicità che si può instaurare tra certe persone, musicisti, artisti... Lo vivi sulla tua pelle?
- Heskarioth (risp.) - Con gli altri ci conosciamo da parecchi anni. Abbiamo tanti punti in comune quante divergenze. La nostra "Fortuna" (venendo dal rap) è quella di essere sempre stati diffidenti e impermeabili ad ogni tipo di moda passeggera, a forza di apparire ottusi e retrogradi, portando avanti un discorso influenzato solo dai nostri interessi.
25. Domanda per tutti - Risposta per tutti. "Retox" è un album complesso, angosciante... Il passo è molto lento, musica e voci sono un latrato costante. Un grande album per il sottoscritto. Datemi voi un aggettivo per descrivere la vostra opera...
- Krin 183 (risp.) - Disgustoso
- Heskarioth (risp.) - Anacronistico
- Hellpacso (risp.) - Tossico
- Mac Myc (risp.) - Balordo
- Sunday (risp.) - Post Atomico
25. Ok DSA COMMANDO vi saluto e ringrazio per questa interessante discussione. Vi aspetto presto in Salento perché ogni momento vissuto in vostra compagnia in questa terra è sempre stato unico e divertente. Bella ragazzi!!!
- DSA (risp.) - Prego, a presto.