lunedì 10 settembre 2018

Recensione: PRIMITIVE MAN | UNEARTHLY TRANCE "Split"
2018 - Relapse Records




I PRIMITIVE MAN di Denver, stando fermi al principio che conduce alle profondità della decadenza sociale, si ripresentano davanti a noi come testimoni di una realtà deviata che precipita in un baratro aperto nel centro più cupo della terra. Il loro soffocante e disturbante mix sonoro fatto di sludge, doom, noise, dark ambient, drone, racconta di vite umane trasformate in macchine di morte, rivelando così un fascino morboso per tutti quei semi infetti capaci di rendere manifesto il malessere che è insito direttamente nello spirito autodistruttivo dell'uomo post-moderno. Questa inattaccabile passione per il lato oscuro della vita non trova mai pace, alimentando la fine del presente e del domani. Come da manuale, i newyorkesi UNEARTHLY TRANCE appoggiano il pensiero dei compagni di split con lucida consapevolezza della necessità di muoversi sulla stessa via. L'incandescenza delle loro tracce produce un effetto meno claustrofobico, anche se i Nostri riconoscono ugualmente la dimensione malata e malmessa da cui traggono linfa per scrivere musica schiacciante e pessimistica. I Primitive Man e gli Unearthly Trance si fanno portavoce della negatività che attanaglia da ogni versante, dimostrando che le nostre convinzioni sono destinate a diventare le nostre future tombe. E così deve essere, perché così è scritto.

Contatti: 
primitivemandoom.bandcamp.com/album/split-w-unearthly-trance 
facebook.com/primitivemandoom
facebook.com/UnearthlyTrance 

TRACKLIST:

Primitive Man
Merging (intro), Naked, Love Under Will

Unearthly Trance
Mechanism Error, Triumph, Reverse The Day, 418