domenica 19 ottobre 2014
Recensione: TeHÔM "Lacrimae Mundi"
2014 - cyclic law
Arriva dalla Croazia il progetto TeHÔM, fondato alla metà dei '90 e riportato in vita negli ultimi anni dal membro originario Miljenko Rajakovic, dopo la morte per cancro (nel 1997) dell'uomo fondatore Sinisa Ocurscak. I primi due lavori vennero dati alle stampe dalla Twilight Command mentre oggi ci pensa Frederic Arbour della canadese Cyclic Law Rec. a riservargli le giuste attenzioni pubblicando questo stupefacente "Lacrimae Mundi" che, dalle prime note, traumatizza la superficie dell'anima. Sul flusso di base, mosso dalle contrastanti emozioni della vita, accade l'azione dell'artista, impegnato in una lotta interiore che scatena forze viscerali e istintive. Rajakovic va al cuore della questione. Scompone ogni misura intermedia, e affronta in modo diretto la tipologia dei suoi sentimenti. Queste ultime 9 composizioni contengono qualcosa di cruciale, sintesi di un'oscurità permanente e mai fine a se stessa. E' il miscuglio delle atmosfere cupe e maestose che dona vigore all'opera. Probabilmente lo schema spaziale serve per mettere a fuoco la ragione durante quel cataclisma inventivo che strangola ogni turbamento per farlo diventare qualcosa di assoluto. TeHÔM merita un posto d'onore all'interno della scena dark ambient. Una nota di merito va anche a Dehn Sora (Treha Sektori) autore del bellissimo artwork di copertina.
Contatti: tehom.org - cycliclaw.com
TRACKLISTING: Perilous Depth, Darkness Cosmogony of Myths, Abyss, Amorphous Structure, The World Ended, Lacrimae Mundi, The Magnitude of Shaking, Atum, Modality of Cosmic Matter