sabato 20 ottobre 2018

Recensione: LIVIDITY "Perverseverance"
2018 - Metal Age Productions




Chi non conosce i LIVIDITY di Dave Kibler? Penso che l'identità assassina dei deathster in questione non può essere messa in discussione dai fan di un certo tipo di sonorità. Questa band americana, nata nel '93, vanta un lungo percorso artistico che ha scandito la loro sopravvivenza in quella corrente sonora comunemente riconosciuta come "brutal death metal". Qui non si fanno prigionieri! "Perverseverance" è un album bastardo, per il modo di agire del quartetto dell'Illinois, incentrato sull'efferatezza di un genere che lo si può solo amare od odiare. Se dovessi comparare gli attuali Lividity ad un'altro gruppo d'oltreoceano, potrei tranquillamente chiamare in causa gli altrettanto malati Waco Jesus, quelli del bestiale "Mayhem Doctrine" (2013). L'incedere "no compromise" delle canzoni ha lo scopo di percuotere, stuprare e sfigurare chiunque gli capiti davanti. La cattiveria d'intenti, i riff rigorosamente a motosega, le accelerazioni improvvise, tutte le dinamiche giocate sui fraseggi cadenzati, l'immagine di copertina e le tematiche sanguinolenti ma anche sarcastiche, ogni cosa eseguita secondo gli stilemi del miglior gore metal made in USA. Un disco perverso, ispirato e ben prodotto "Perverseverance", capace di riscattare i mezzi passi falsi compiuti dai Lividity in passato. L'uscita è prevista per il 30 novembre 2018 via Metal Age Productions.

Contatti:
lividity-map.bandcamp.com/album/perverseverance
facebook.com/lividityofficial

TRACKLIST: Kill Then Fuck, The Pussy Horde, Meat for the Beast, Cumming with Labial Pulp, Whore Destroyer, Bitch Cunt Fuck , Violated in the Vatican, Parasitic Infestation, Something's Dead, Tampered Flesh, Pussy Lover-Salvation, Perverseveranc