lunedì 29 ottobre 2018

Recensione: HATE ETERNAL "Upon Desolate Sands"
2018 - Season of Mist




"Upon Desolate Sands" dimostra, se ancora ce ne fosse bisogno, quanto Erik Rutan sia assurto da tempo alla posizione di Maestro nella scena estrema grazie ad un intenso lavoro di valorizzazione del death metal contemporaneo, come musicista e produttore. Tra i molteplici aspetti che gli HATE ETERNAL offrono ai loro fedeli seguaci, uno dei più rilevanti è senz'altro quello qualitativo: lo specchio riflette un gruppo navigato che dopo aver vissuto periodi diversi e con line-up differenti è ancora in grado di sbalordire tenendo testa all'incostanza del mercato odierno, assumendo così una posizione leader a livello internazionale. Tre anni di distanza dall'uscita del precedente "Infernus", più di 1000 giorni per mettere alla luce un nuovo full-length architettato e suonato in maniera eccelsa: la varietà ritmica, la profondità e il dinamismo dei nove brani conferiscono al già solido marchio di fabbrica dei Nostri un'ulteriore brillantezza che costituisce un elemento chiave sul piano dell'azione. La tecnica non è fine a se stessa se si hanno delle idee valide da riversare nei solchi di un supporto fisico. Fa da contraltare una produzione ancora più imponente e voluminosa, adatta a valorizzare ogni sfaccettatura dei tanti passaggi. Questo, per una formazione che, con un disco destinato a perdurare nel tempo, dimostra di non avere affatto dimenticato le radici del death metal, avendo la piena consapevolezza di voler migliorare in modo adeguato alle esigenze del presente. Un ritorno discografico come "Upon Desolate Sands" era necessario per attirare altri adepti ai piedi del trono oscuro. La durata è quella giusta: mezz'ora abbondante. Se mai avessi voluto utilizzare una valutazione numerica, la mia scelta sarebbe stata 10/10.

Contatti: 
hateeternal.bandcamp.com/album/upon-desolate-sands
hateeternal.net 
facebook.com/Hate.Eternal

TRACKLIST: The Violent Fury, What Lies Beyond, Vengeance Striketh, Nothingness of Being, All Hope Destroyed, Portal of Myriad, Dark Age of Ruin, Upon Desolate Sands, For Whom We Have Lost