giovedì 13 ottobre 2016

Recensione: MESHUGGAH "The Violent Sleep Of Reason"
2016 - Nuclear Blast




Se è difficile definire non solo l'esperienza di ascoltare un album dei MESHUGGAH ma persino l'assimilazione della trama stessa, è proprio perchè l'inquietudine, in tutta la sua indeterminatezza, si trova nel nucleo del lavoro di questi straordinari musicisti. Pochissimi gruppi compongono con gli elementi indispensabili quanto loro. La propensione per le strutture complesse del suono, per i ritmi contorti diffusi nello spazio, li rende unici da questo punto di vista. E' grazie all'abilità e alla naturalezza con le quali portano in studio e sul palco tale maestosità interiore che i Meshuggah hanno conferito maggior volume al loro linguaggio marziano. Di fatto, la band di Umeå sembra aver ereditato il diritto esclusivo a fare dischi in cui l'assurdità è cruciale, per non dire obbligatoria. "The Violent Sleep Of Reason" non è solo perfetto sotto tutti i punti di vista (qualcuno di voi lo mette in dubbio?), ma aperto a nuove incursioni del caos ragionato e controllato. La ricercatezza fatta nel corso di una carriera esemplare ha prodotto risultati sorprendenti (il prossimo anno festeggeranno trent'anni di attività nella scena metal). Nei dieci brani questo accurato processo compositivo è coinciso con una specifica teoria modernista. Il successo nel connettere diversi stati emotivi senza alcun bisogno o desiderio di indagini convenzionali, gli ha permesso di fare nuovamente a meno del superfluo. Quello che ho approfondito è qualcosa di notevole che non ha paura di mostrare la sua vera faccia. La grandezza di questa compagine svedese, trova le sue resistenti basi nei meandri delle capacità innate. "The Violent Sleep Of Reason" stimola orgasmi profondi, intensi e prolungati.

Contatti: 

meshuggah.net
facebook.com/meshuggah

SONGS: Clockworks, Born in Dissonance, MonstroCity, By the Ton, Violent Sleep of Reason, Ivory Tower, Stifled, Nostrum, Our Rage Won't Die, Into Decay