NUOVO CAPITOLO DISCOGRAFICO PER I ROMANI LECTERN CHE, MIETONO VITTIVE CON IL LORO DEATH METAL. "PRECEPT OF DELATOR" E' UN DISCO DA NON PERDERE SE SIETE TRA QUELLI CHE ASCOLTANO E SUPPORTANO QUESTE SONORITA'. FABIO BAVA E MARCO VALENTINE SI RACCONTANO NELL'INTERVISTA RILASCIATA A SON OF FLIES WEBZINE.
1. I Lectern sono una band death metal ben consolidata all'interno della scena estrema nostrana, e vede coinvolti musicisti esperti in questo tipo di sonorità. Però, non conoscendo il vissuto di ogni singolo membro del gruppo (a parte quello di Fabio), volevo approfittarne per chiedervi in quali altre formazioni militavate prima di mettere in piedi questa band. Avete tutti un background differente?
Fabio: Di me sai già tutto o quasi! Comunque ho suonato con moltissime band death metal, a parte l'unica collaborazione come bassista con i The Brainwash. Loro fanno thrash metal.
Marco: Metal e non solo. Ho militato in progetti di vario genere, in particolare con basso e voce nell'hard rock, nel power metal e per un periodo anche nel nu metal. Il primo gruppo veramente serio in cui ho suonato e che ha contribuito alla mia formazione sono i Dissidio, band di crossover metal, i quali hanno raggiunto un grande successo. Li consiglio vivamente a tutti perchè oltre ad essere amici, sono veramente originali.
2. Come sono cambiati i Lectern in questi ultimi anni?
Fabio: Troppo! O forse come è cambiata la musica da quei giorni ad oggi! Al tempo i dischi si compravano o al massimo potevi duplicarli su tape, mentre oggi ti ritrovi con migliaia di likes sulla pagina Facebook della band, e magari neanche in cento hanno una copia fisica dei tuoi dischi. Tornando alla domanda, posso dirti che ha influito l'aver avuto troppo spesso una line up diversa (su ogni disco), anche adesso che Gabriele è andato a sostituire il secondo chitarrista, dopo quasi due anni, avendone passati in rassegna almeno tre. Il problema è sempre lo stesso, cercare di inserire gente seria, con la giusta immagine e strumentazione, oltre al fatto che debbano saper suonare. Molti non riescono a gestire i tempi di una band: chi lavora, chi no, chi spreca il tempo in cazzate. E poi: la giusta cultura death metal, un aspetto importante che ancora latita in questo fottuto ambiente. Gente troppo sporadica e variegata non fa bene al sistema, tendono a portare idee sciocche e stupide, come un cambio di sound, look e cose del genere. Ricordo ancora, circa sette anni fa, un chitarrista che fu nell'orbita Lectern per un po' mi propose di cambiare il nostro logo. Lo guardai con astio bruciandolo letteralmente sul posto, senza neanche fargli aprire bocca. Cambiò opinione in un batter d'occhio, capendo che la grande cazzata da lui proposta doveva essere scartata all'istante. Christophe Szpajdel mi fa il logo e tu le vuoi cambiare?!?! Gli dissi di andare a farsi fotte. Il metal si evolve? Beh, noi siamo i Lectern e resteremo fottutamente death metal. Fino alla fine!
3. "Precept of Delator" è il vostro nuovo album. In quanto tempo avete scritto e arrangiato tutte le canzoni, e perché avete deciso di affidarvi nuovamente alle mani esperte di Giuseppe Orlando durante le sessioni di registrazione?
Fabio: Il disco lo abbiamo assemblato in un anno e mezzo, ma alcune canzoni erano in parte pronte, mentre le altre sono arrivate molto dopo. "Fluent Bilocation" è una delle più recenti. Da quando abbiamo scoperto i The Outer Sound Studios tutto è cambiato in meglio, perciò in futuro andremo sempre e solo lì! Perchè lui è il death metal a Roma, e secondo me, anche nel mondo. Personalmente credo sia uno dei migliori studi in assoluto. Rapporto qualità-prezzo davvero buono, massima competenza, anche le attrezzature sono all'avanguardia (mixer, regia, amplificazione e microfoni). Non va dimenticato l'ottimo contributo di Alfonso Corace. Per un po' abbiamo utilizzato i Temple Of Noise studios di Christian Ice. Anche lui è un nostro grande amico, che però ha deciso di chiudere con le registrazioni. Credo che registri qualcosa sporadicamente. E poi, parlare con Giuseppe Orlando di Autopsy, Deicide, Suffocation mentre si registra, ha un valore che quasi nessuno può capire! Personalmente gli ho sempre detto: Giuseppe, hai trasportato i Morrisound Studio da Tampa a pochi km dal centro di Roma.
Marco: Pietro aveva pronte le canzoni già da quando abbiamo cominciato a cercare il secondo chitarrista, dopo la dipartita di Enrico. Ci è bastato creare i giusti pattern ritmici e associare i testi già pronti di Fabio. Da lì in poi ci siamo concentrarci sui dettagli. Infatti questo disco è stato composto con più calma, ecco perché è meno grezzo rispetto al suo predecessore. E' più curato, specialmente dal punto di vista atmosferico.
4. Mentre ascoltavo le tracce, mi chiedevo che tipo di strumentazione è stata utilizzata per ottenere quei suoni.
Fabio: Mesa Boogie Dual Rectifier come testata e cassa Marshall, batteria Roland, chitarra Jackson e basso Ltd. Produzione in Pro Tools per quanto riguarda il programma di registrazione utilizzato. Il mixaggio è durato un paio di giorni. Ho realizzato io stesso gli effetti di postproduzione, avendoli catturati dal vivo; mentre Marco aveva delle idee per "Precept Of Delator", idee che poi sono cambiate. Ma devo dire che anche lui ha fatto la sua parte in questo senso. Quelle che senti, le voci dei morti e delle anime, sono il frutto del suo massiccio contributo.
5. Da dove è scaturita la decisione di arruolare un secondo chitarrista nella band? Penso che utilizzare due chitarre, soprattutto dal vivo, sia una cosa importante per raggiungere il maggior impatto. Siete d'accordo?
Fabio: Certo! Questo genere musicale non si può creare in tre, ci vuole sempre un ulteriore suono di chitarra. E' importante avere una solida base ritmica che spinga al massimo sotto agli assoli. Bisogna cercare di riempire! E questo lo si può ottenere con un sound che dia rilievo ai bassi e che abbatta i medi. Usare corde giganti per basso e chitarre, accordatura in Si, i giusti pedali e distorsione grassa. Aver suonato come trio per un po' di tempo ci ha cambiato in meglio. Ma i Lectern sono nati per essere quattro elementi. Si vive e si ragione in modalità by four, assolutamente! Ognuno arrangia, scrive, porta idee e contributi. Tutto viene valutato attentamente, poi decidiamo cosa tenere e cosa scartare. Ultimamente abbiamo fatto due photosessions con Gabriele per il restyling della line up. Altro aspetto è quello promozionale: per ora il manager della band siamo noi, in futuro chissà. Marco si è occupato delle riprese di cinque nostri video per il nuovo album. Quindi, voi restate sintonzzati e tenete accesi i vostri schermi.
Marco: Era necessario avere un secondo chitarrista. Siamo partiti in quattro, e quando per un periodo ci siamo ritrovati in tre, ci sembrava mancasse qualcosa, soprattutto dal vivo. Comunque l'intesa è stata sempre molto forte, pur essendo solo in tre.
6. Ho notato che all'interno dei vostri testi avete sempre optato per delle tematiche abbastanza scomode. Per quale motivo? Odiate così tanto i dogmi della Chiesa cattolica imposti ai credenti come articoli di fede?
Fabio: Diciamo di sì, anche se attraverso i miei testi vado sempre oltre. Odio quei fottuti stronzi e spero che crepino tutti! Le terminologie religiose sono sempre difficili da utilizzare, ed è molto importante cercare di studiare questi argomenti con cognizione di causa. Per dire Fuck God non ci vuole una grande scienza, ma saperglielo far arrivare nel culo, sì! Mi ha sempre affascinato Satana, la simbologia che comporta e tutto il resto, ma non stronzate sulla magia nera! "Discorporation With Feral" parla della possessione, ma nessuna connessione con esorcismi o cose del genere. "Palpation Of Sacramentarian" segue la direzione di "Libidinal Tabernacles" (brano del disco precedente). Parla degli abusi sessuali dei preti sui credenti. Qui ho cercato, senza creare un sequel, di far capire che lo stupro è embrionale dal concepimento dell'individuo, nel battesimo, nella fede e nei sacramenti, fino alla morte. Sono tutti dei rituali, mentali e religiosi. Lo stupro è carnale e mentale allo stesso tempo, e se ci rifletti, è qualcosa di allucinante. La Chiesa ha sempre voluto comandare e modificare i culti, imponendo il suo come unico credo. Governare su tutto. Ben venga un film rivoluzionario come The Young Pope! Potrei usare alcune sue idee, quel discorso dell'assenza di Dio, del "non vi aiuterò", il riferimento a un Papa feroce e guerafondaio nella sua anti pseudo-bontà. Tutto ciò mi ha coinvolto. Ogni dialogo nel film, se guardi bene, risulta immerso nel peccato! Ogni parola è una bestemmia di classe in quel glossario, in quei dialoghi. E se te lo dice uno che non ama guardare la televisione e che quasi mai va al cinema... beh... ci si può credere.
Marco: Semplicemente non ammettiamo l'ignoranza, l'odio e la violenza che vengono generati dalla religione. Il dogma è ad un leggerissimo passo di distanza dallo sfociare nel fanatismo più puro, e se l'unico modo per attirare l'attenzione è quello di sfruttare la tematica dell'avversario, ben venga allora. Inoltre, devo dire che il Demonio è da sempre usato come allegoria, per rappresentare tutti quegli atteggiamenti e attività tipiche dell'essere umano, e non di un essere satanico".
7. Secondo il vostro punto di vista, oggi ha ancora senso parlare di scena estrema italiana? Nel corso degli anni, avete stretto delle belle amicizie con gruppi della nostra penisola?
Fabio: Continuo a ribardirlo con forza: in Italia c'è la scena death metal del futuro! Guardate ai Deceptionist, Hour Of Penance, Ade, Hideous Divinity, Corpsefucking Art, Airlines Of Terror, Dr. Gore, Screaming Banshee, Exiled On Earth, Eyeconoclast, Nerodia, Stormlord, Devangelic e Blasphemer. Sono quasi tutti della Capitale è vero, ma sono quasi tutti qui i migliori! Pensa se tutto questo fosse successo più di vent'anni fa, adesso saremmo al pari dei maestri, anzi, saremmo noi a dettar legge con gli americani ad inseguirci.
8. Progetti futuri?
Fabio: Allora, dovremmo esibirci in Slovacchia, Belgio, Svezia, Usa, Italia, Olanda, Lettonia, Estonia, Svizzera, Polonia e Germania quasi sicuramente tra l'anno prossimo ed il 2018. Abbiamo poi una mezza parola per il tour europeo! Attendiamo una chiamata dai Defiled per inizio 2017. Yasuke ha dei problemi, ci parlavo via Facebook giorni fa. Speriamo bene. Dipende tutto da cosa accade in Giappone".
Marco: Migliorare, scrivere altro materiale e, nel mio caso, vivere ancora questo sogno musicale. Viaggiare, suonare con gente diversa e più capace, per misurarmi e confrontarmi".
9. Volete lasciare un messaggio per i lettori della mia webzine e per tutti i seguaci del death metal? Grazie per l'intervista.
Fabio: Supportate le band metal italiane, altrimenti nessuno verrà a conoscenza di questa musica. Nutritevi del death metal made in Italy! Anche le label se ne sono accorte. Attaccate adesivi, scrivete i nomi dei gruppi sui muri, insomma, inventatevi qualcosa. No al pay to play, e a pagare per essere recensiti o intervistati! E' ora di farla finita con queste stronzate! Anche le formazioni famose devono ricordarsi che cosa significhi caricarsi il proprio amplificatore in macchina, senza un roadie che ti aiuta. Va fatto ordine e tornare al vero spirito del metal. Purtroppo, molti nella scena hanno dimenticato tutto questo! Siamo tutti figli delle mosche. Leggete e diffondete.
1. I Lectern sono una band death metal ben consolidata all'interno della scena estrema nostrana, e vede coinvolti musicisti esperti in questo tipo di sonorità. Però, non conoscendo il vissuto di ogni singolo membro del gruppo (a parte quello di Fabio), volevo approfittarne per chiedervi in quali altre formazioni militavate prima di mettere in piedi questa band. Avete tutti un background differente?
Fabio: Di me sai già tutto o quasi! Comunque ho suonato con moltissime band death metal, a parte l'unica collaborazione come bassista con i The Brainwash. Loro fanno thrash metal.
Marco: Metal e non solo. Ho militato in progetti di vario genere, in particolare con basso e voce nell'hard rock, nel power metal e per un periodo anche nel nu metal. Il primo gruppo veramente serio in cui ho suonato e che ha contribuito alla mia formazione sono i Dissidio, band di crossover metal, i quali hanno raggiunto un grande successo. Li consiglio vivamente a tutti perchè oltre ad essere amici, sono veramente originali.
2. Come sono cambiati i Lectern in questi ultimi anni?
Fabio: Troppo! O forse come è cambiata la musica da quei giorni ad oggi! Al tempo i dischi si compravano o al massimo potevi duplicarli su tape, mentre oggi ti ritrovi con migliaia di likes sulla pagina Facebook della band, e magari neanche in cento hanno una copia fisica dei tuoi dischi. Tornando alla domanda, posso dirti che ha influito l'aver avuto troppo spesso una line up diversa (su ogni disco), anche adesso che Gabriele è andato a sostituire il secondo chitarrista, dopo quasi due anni, avendone passati in rassegna almeno tre. Il problema è sempre lo stesso, cercare di inserire gente seria, con la giusta immagine e strumentazione, oltre al fatto che debbano saper suonare. Molti non riescono a gestire i tempi di una band: chi lavora, chi no, chi spreca il tempo in cazzate. E poi: la giusta cultura death metal, un aspetto importante che ancora latita in questo fottuto ambiente. Gente troppo sporadica e variegata non fa bene al sistema, tendono a portare idee sciocche e stupide, come un cambio di sound, look e cose del genere. Ricordo ancora, circa sette anni fa, un chitarrista che fu nell'orbita Lectern per un po' mi propose di cambiare il nostro logo. Lo guardai con astio bruciandolo letteralmente sul posto, senza neanche fargli aprire bocca. Cambiò opinione in un batter d'occhio, capendo che la grande cazzata da lui proposta doveva essere scartata all'istante. Christophe Szpajdel mi fa il logo e tu le vuoi cambiare?!?! Gli dissi di andare a farsi fotte. Il metal si evolve? Beh, noi siamo i Lectern e resteremo fottutamente death metal. Fino alla fine!
3. "Precept of Delator" è il vostro nuovo album. In quanto tempo avete scritto e arrangiato tutte le canzoni, e perché avete deciso di affidarvi nuovamente alle mani esperte di Giuseppe Orlando durante le sessioni di registrazione?
Fabio: Il disco lo abbiamo assemblato in un anno e mezzo, ma alcune canzoni erano in parte pronte, mentre le altre sono arrivate molto dopo. "Fluent Bilocation" è una delle più recenti. Da quando abbiamo scoperto i The Outer Sound Studios tutto è cambiato in meglio, perciò in futuro andremo sempre e solo lì! Perchè lui è il death metal a Roma, e secondo me, anche nel mondo. Personalmente credo sia uno dei migliori studi in assoluto. Rapporto qualità-prezzo davvero buono, massima competenza, anche le attrezzature sono all'avanguardia (mixer, regia, amplificazione e microfoni). Non va dimenticato l'ottimo contributo di Alfonso Corace. Per un po' abbiamo utilizzato i Temple Of Noise studios di Christian Ice. Anche lui è un nostro grande amico, che però ha deciso di chiudere con le registrazioni. Credo che registri qualcosa sporadicamente. E poi, parlare con Giuseppe Orlando di Autopsy, Deicide, Suffocation mentre si registra, ha un valore che quasi nessuno può capire! Personalmente gli ho sempre detto: Giuseppe, hai trasportato i Morrisound Studio da Tampa a pochi km dal centro di Roma.
Marco: Pietro aveva pronte le canzoni già da quando abbiamo cominciato a cercare il secondo chitarrista, dopo la dipartita di Enrico. Ci è bastato creare i giusti pattern ritmici e associare i testi già pronti di Fabio. Da lì in poi ci siamo concentrarci sui dettagli. Infatti questo disco è stato composto con più calma, ecco perché è meno grezzo rispetto al suo predecessore. E' più curato, specialmente dal punto di vista atmosferico.
4. Mentre ascoltavo le tracce, mi chiedevo che tipo di strumentazione è stata utilizzata per ottenere quei suoni.
Fabio: Mesa Boogie Dual Rectifier come testata e cassa Marshall, batteria Roland, chitarra Jackson e basso Ltd. Produzione in Pro Tools per quanto riguarda il programma di registrazione utilizzato. Il mixaggio è durato un paio di giorni. Ho realizzato io stesso gli effetti di postproduzione, avendoli catturati dal vivo; mentre Marco aveva delle idee per "Precept Of Delator", idee che poi sono cambiate. Ma devo dire che anche lui ha fatto la sua parte in questo senso. Quelle che senti, le voci dei morti e delle anime, sono il frutto del suo massiccio contributo.
5. Da dove è scaturita la decisione di arruolare un secondo chitarrista nella band? Penso che utilizzare due chitarre, soprattutto dal vivo, sia una cosa importante per raggiungere il maggior impatto. Siete d'accordo?
Fabio: Certo! Questo genere musicale non si può creare in tre, ci vuole sempre un ulteriore suono di chitarra. E' importante avere una solida base ritmica che spinga al massimo sotto agli assoli. Bisogna cercare di riempire! E questo lo si può ottenere con un sound che dia rilievo ai bassi e che abbatta i medi. Usare corde giganti per basso e chitarre, accordatura in Si, i giusti pedali e distorsione grassa. Aver suonato come trio per un po' di tempo ci ha cambiato in meglio. Ma i Lectern sono nati per essere quattro elementi. Si vive e si ragione in modalità by four, assolutamente! Ognuno arrangia, scrive, porta idee e contributi. Tutto viene valutato attentamente, poi decidiamo cosa tenere e cosa scartare. Ultimamente abbiamo fatto due photosessions con Gabriele per il restyling della line up. Altro aspetto è quello promozionale: per ora il manager della band siamo noi, in futuro chissà. Marco si è occupato delle riprese di cinque nostri video per il nuovo album. Quindi, voi restate sintonzzati e tenete accesi i vostri schermi.
Marco: Era necessario avere un secondo chitarrista. Siamo partiti in quattro, e quando per un periodo ci siamo ritrovati in tre, ci sembrava mancasse qualcosa, soprattutto dal vivo. Comunque l'intesa è stata sempre molto forte, pur essendo solo in tre.
6. Ho notato che all'interno dei vostri testi avete sempre optato per delle tematiche abbastanza scomode. Per quale motivo? Odiate così tanto i dogmi della Chiesa cattolica imposti ai credenti come articoli di fede?
Fabio: Diciamo di sì, anche se attraverso i miei testi vado sempre oltre. Odio quei fottuti stronzi e spero che crepino tutti! Le terminologie religiose sono sempre difficili da utilizzare, ed è molto importante cercare di studiare questi argomenti con cognizione di causa. Per dire Fuck God non ci vuole una grande scienza, ma saperglielo far arrivare nel culo, sì! Mi ha sempre affascinato Satana, la simbologia che comporta e tutto il resto, ma non stronzate sulla magia nera! "Discorporation With Feral" parla della possessione, ma nessuna connessione con esorcismi o cose del genere. "Palpation Of Sacramentarian" segue la direzione di "Libidinal Tabernacles" (brano del disco precedente). Parla degli abusi sessuali dei preti sui credenti. Qui ho cercato, senza creare un sequel, di far capire che lo stupro è embrionale dal concepimento dell'individuo, nel battesimo, nella fede e nei sacramenti, fino alla morte. Sono tutti dei rituali, mentali e religiosi. Lo stupro è carnale e mentale allo stesso tempo, e se ci rifletti, è qualcosa di allucinante. La Chiesa ha sempre voluto comandare e modificare i culti, imponendo il suo come unico credo. Governare su tutto. Ben venga un film rivoluzionario come The Young Pope! Potrei usare alcune sue idee, quel discorso dell'assenza di Dio, del "non vi aiuterò", il riferimento a un Papa feroce e guerafondaio nella sua anti pseudo-bontà. Tutto ciò mi ha coinvolto. Ogni dialogo nel film, se guardi bene, risulta immerso nel peccato! Ogni parola è una bestemmia di classe in quel glossario, in quei dialoghi. E se te lo dice uno che non ama guardare la televisione e che quasi mai va al cinema... beh... ci si può credere.
Marco: Semplicemente non ammettiamo l'ignoranza, l'odio e la violenza che vengono generati dalla religione. Il dogma è ad un leggerissimo passo di distanza dallo sfociare nel fanatismo più puro, e se l'unico modo per attirare l'attenzione è quello di sfruttare la tematica dell'avversario, ben venga allora. Inoltre, devo dire che il Demonio è da sempre usato come allegoria, per rappresentare tutti quegli atteggiamenti e attività tipiche dell'essere umano, e non di un essere satanico".
7. Secondo il vostro punto di vista, oggi ha ancora senso parlare di scena estrema italiana? Nel corso degli anni, avete stretto delle belle amicizie con gruppi della nostra penisola?
Fabio: Continuo a ribardirlo con forza: in Italia c'è la scena death metal del futuro! Guardate ai Deceptionist, Hour Of Penance, Ade, Hideous Divinity, Corpsefucking Art, Airlines Of Terror, Dr. Gore, Screaming Banshee, Exiled On Earth, Eyeconoclast, Nerodia, Stormlord, Devangelic e Blasphemer. Sono quasi tutti della Capitale è vero, ma sono quasi tutti qui i migliori! Pensa se tutto questo fosse successo più di vent'anni fa, adesso saremmo al pari dei maestri, anzi, saremmo noi a dettar legge con gli americani ad inseguirci.
8. Progetti futuri?
Fabio: Allora, dovremmo esibirci in Slovacchia, Belgio, Svezia, Usa, Italia, Olanda, Lettonia, Estonia, Svizzera, Polonia e Germania quasi sicuramente tra l'anno prossimo ed il 2018. Abbiamo poi una mezza parola per il tour europeo! Attendiamo una chiamata dai Defiled per inizio 2017. Yasuke ha dei problemi, ci parlavo via Facebook giorni fa. Speriamo bene. Dipende tutto da cosa accade in Giappone".
Marco: Migliorare, scrivere altro materiale e, nel mio caso, vivere ancora questo sogno musicale. Viaggiare, suonare con gente diversa e più capace, per misurarmi e confrontarmi".
9. Volete lasciare un messaggio per i lettori della mia webzine e per tutti i seguaci del death metal? Grazie per l'intervista.
Fabio: Supportate le band metal italiane, altrimenti nessuno verrà a conoscenza di questa musica. Nutritevi del death metal made in Italy! Anche le label se ne sono accorte. Attaccate adesivi, scrivete i nomi dei gruppi sui muri, insomma, inventatevi qualcosa. No al pay to play, e a pagare per essere recensiti o intervistati! E' ora di farla finita con queste stronzate! Anche le formazioni famose devono ricordarsi che cosa significhi caricarsi il proprio amplificatore in macchina, senza un roadie che ti aiuta. Va fatto ordine e tornare al vero spirito del metal. Purtroppo, molti nella scena hanno dimenticato tutto questo! Siamo tutti figli delle mosche. Leggete e diffondete.
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LECTERN line-up:
Fabio Bava - Voce, basso
Pietro Sabato - Chitarra
Gabriele Cruz - Chitarra
Marco Valentine - Batteria
RECENSIONE:
LECTERN "Precept of Delator" 2016 - Via Nocturna