giovedì 6 agosto 2015

Recensione: FEAR FACTORY "Genexus"
2015 - Nuclear Blast Records




Da quando il chitarrista Dino Cazares è rientrato nella line-up dei nuovi FEAR FACTORY, le cose sono migliorate di molto, soprattutto sul piano strutturale. Aperta e chiusa velocemente questa breve parentesi, va anche aggiunto che lo stesso vocalist Burton C. Bell sta dimostrando di avere ancora tanto da dire, infatti, la sua performance personale all'interno del nono album è da applausi. Metal cibernetico e sonorità industriali la fanno da padrone nel sound architettato dai musicisti di Los Angeles, uno stile inconfondibile che alla metà degli anni novanta diede un forte scossone al panorama della musica heavy più rinomata (indimenticabile il bellissimo "Demanufacture" pubblicato vent'anni fa). Nonostante i tanti anni accumulati sul groppone e i conseguenti problemi interni, Burton non ha gettato la spugna e ha fatto in modo che i suoi Fear Factory non cambiassero pelle. Oggi si ripresentano con un disco fresco e pregno di idee multiformi e funzionali. Vi sembra poco dopo ben venticinque anni di onorata carriera? Valutate bene e mi raccomando, mettete da parte i pregiudizi, sappiate approfondire i dieci brani che vi vengono regalati, perché "Genexus" è uno dei loro migliori lavori di sempre, forse quello che per originalità, dinamiche e impatto più si avvicina al secondo disco citato poc'anzi. Insomma, tanta e dico tanta 'esperienza' da trasmettere a chi li ascolta con vera passione, una componente indispensabile per riaccendere quella scintilla da cui far iniziare qualcos'altro. Per tutti coloro che amano la buona musica amplificata con una costante tensione all'innovazione e alla ricercatezza.

Contatti:

fearfactory.com
facebook.com/fearfactory
nuclearblast.de

TRACKLIST: Autonomous Combat System, Anodized, Dielectric, Soul Hacker, Protomech, Genexus, Church Of Execution, Regenerate, Battle For Utopia, Expiration Date