Molto spesso non è solo la bravura dei singoli musicisti di un gruppo a fare la differenza, ma il tipo di sintonia musicale che si crea tra loro, quell'energia invisibile necessaria per creare qualcosa di invitante, a prescindere dal genere trattato. I neozelandesi BARSHASKETH, passata la prima fase artistica durata cinque anni, si preparano a fare il salto di qualità e si servono del terzo album "Ophidian Henosis" per oltrepassare il regno di tutti quei musicisti che rimangono costantemente nell'ombra, soprattutto oggi, con il sovraccarico di formazioni emergenti provenienti da ogni angolo del globo. L'evoluzione dei quattro di Wellington è ormai tangibile, nonostante siano ancora black metal in tutto e per tutto. La fulminante sezione ritmica e le chitarre contorte e precise, rimangono prominenti per l'intera durata del disco; mentre il cantante/chitarrista Krigeist ha trovato la giusta poetica per star dietro ai suoi compagni. Numerosi, dunque, i momenti da tenere fortemente in considerazione: si passa da quelli della traccia di apertura "I", dove fanno bella figura suoni virili, avvolgenti e ricchi di pathos, alle aperture dal taglio più classico offerte sul secondo e quinto capitolo ("II/"V"). Il tormento si incendia con la diabolica "III", per poi diventare cenere tra le fiamme travolgenti che consumano l'abominevole "VII"; la più adatta per negare pertinacemente le futili illusioni dei seguaci di Dio. Davvero Notevoli.
Contatti:
wtcproductions.bandcamp.com/ophidian-henosis
facebook.com/Barshasketh
barshasketh.bigcartel.com
blutundeisenprod.de
w-t-c.org
TRACKLIST: Ophidian Henosis I, Ophidian Henosis II, Ophidian Henosis II, Ophidian Henosis IV, Ophidian Henosis V, Ophidian Henosis VI, Ophidian Henosis VII
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