"Luminiferous" riconferma il valore degli americani HIGH ON FIRE, guidati come sempre dal guerriero Matt Pike, già chitarrista degli Sleep. Questo nuovo album è il figlio più bastardo della loro discografia perché a suo modo ha ereditato i geni aggressivi dei precedenti lavori in studio, ma allo stesso tempo è anche un mix di diversi stili e periodi musicali, perciò, potrà soddisfare una vasta gamma di pubblico, oltre ai fan di vecchia data. Siamo nel 2015 e ancora una volta si è avuta la riprova di quanto gli High On Fire possano essere decisivi nel panorama della musica heavy. Non c'è ombra di dubbio, la band di Oakland fa la differenza su disco e dal vivo. Dopo aver consolidato uno stile energico, personale e riconoscibile, hanno raffinato meticolosamente tutti gli arrangiamenti per renderlo più dinamico ed elastico. I risultati ottenuti negli ultimi 5 anni sono da incorniciare con l'acciaio puro. In questa recensione, dare un giudizio a "Luminiferous" non è affatto facile proprio per il valore del prodotto stesso. Pare che Pike e soci provino un enorme gusto a dare dimostrazione di forza, in un vortice di soluzioni profonde, viscerali e collaudate. I 54 minuti del full-length riusciranno a tenervi incollati davanti allo stereo. Volete sapere se ho qualcos'altro da aggiungere? Si, gli High On Fire rasentano la perfezione e continuano imperterriti a propugnare la propria miscela esplosiva e il proprio messaggio. Da avere.
Contatti: highonfire.net - facebook.com/highonfire
SONGS: The Black Plot, Carcosa, The Sunless Years, Slave the Hive, The Falconist, Dark Side of the Compass, The Cave, Luminiferous, The Lethal Chamber
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