PER CHI ANCORA NON LO SAPESSE GLI ARGENTINI PRION SONO GIUNTI AL TERZO ALBUM IN STUDIO (IL NUOVISSIMO "UNCERTAIN PROCESS") E NEL SETTEMBRE DI QUEST'ANNO SARANNO IN TOUR IN EUROPA IN COMPAGNIA DI DUE COLOSSI DEL DEATH METAL EUROPEO: GLI SPAGNOLI AVULSED E GLI ITALIANI NATRON. QUESTA INTERVISTA E' UNA BUONA OCCASIONE PER FARVI CONOSCERE IL DEVASTANTE TRIO SUDAMERICANO. HO FATTO IL PUNTO DELLA SITUAZIONE CON MARCELO RUSSO E GREGORIO KOCHIAN, BATTERISTA E CANTANTE/CHITARRISTA DEL GRUPPO.
1. Dopo tanti anni di attività, quali sono le vostre considerazioni sul percorso artistico dei Prion? Siete riusciti a raggiungere gli obiettivi che vi siete prefissati a inizi carriera?
Marcelo: Fortunatamente il nostro viaggio è stato sempre un crescendo, senza pause, e con il passare del tempo siamo riusciti a realizzare quello che volevamo, ovviamente tenendo conto delle nostre possibilità. Tutto è frutto di un duro lavoro e di una grande dedizione, così sono arrivati i nostri tre album, i concerti, i tours etc. Volevamo far fluire ogni cosa con la massima naturalezza e senza forzature. Fare musica è l'obiettivo principale della band, quindi se anche altre persone vogliono continuare ad ascoltare la nostra arte, non può che renderci felici.
2. "Uncertain Process" è uno dei migliori album che ho avuto il piacere di ascoltare di recente. Ovviamente in ambito death metal. Penso siate molto orgogliosi di questo nuovo lavoro...
Marcelo: Grazie mille! Questo nuovo lavoro significa molto per noi e pensiamo sia davvero un gran bel passo in avanti. E' il disco più importante della nostra carriera, anche se crediamo che il prossimo sarà migliore hahaha! Siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti con "Uncertain Process" e non ci aspettavamo questa grande risposta da parte dei nostri fan! Prendiamo sempre il tempo necessario per scrivere e registrare la nostra musica. Per fortuna abbiamo lavorato nello studio di Gregorio (Recrear Studios), il nostro cantante/chitarrista, quindi non avevamo pressioni da sopportare e l'unica preoccupazione era quella di comporre della buona musica. E' stato davvero fantastico! L'album è un buon esempio di death-metal brutale in cui abbiamo inserito alcuni tocchi progressivi, ma non particolarmente tecnici. A volte il sound diventa dissonante, denso, e possiede delle ottime atmosfere. Abbiamo cercato di non snaturare l'armonia tra i diversi riff.
3. Questo terzo album "Uncertain Process" vi ha riportati in studio dopo sette anni di silenzio. Rispetto al passato, è stato più semplice o più difficile lavorare sul nuovo materiale?
Gregorio: Questo è vero, ma durante questi anni di silenzio, la band è stata impegnata in altre cose. Infatti dopo l'uscita di "Impressions" (nel 2008), il gruppo ha iniziato a promuovere l'album un po' ovunque nel nostro paese. Successivamente ci siamo preparati per due tour Europei (2011/2012), e abbiamo lavorato duramente per dare il massimo, visto che per noi si stava concretizzando una "nuova" e magnifica esperienza. Poi, nell'anno 2013, ho completato i lavori nel mio studio di registrazione. Tutto ciò ci ha aiuto a realizzare "Uncertain Process". Solo nel 2014 iniziammo a registrare il nuovo materiale, compresa la preparazione per il DVD. Le canzoni sono state scritte in tutto questo arco di tempo, facendo le rispettive pre-produzioni, inclusa la composizione di 2 tracce per uno split intitolato "Torso Trauma", uscito nel 2011 per la nostra etichetta.
4. Il disco gode di un'ottima produzione, sicuramente la migliore che abbiate mai avuto fino ad oggi. Sei d'accordo?
Gregorio: Sono totalmente d'accordo. Siamo molto contenti del suono. Con questo disco siamo stati in grado di trasmettere tutta la nostra energia e con un alta qualità sonora, decisamente migliore rispetto al passato. Penso sia un passo importante, ma allo stesso modo, spero che il prossimo album sarà ancora migliore. Oggi tutto suona più naturale e chiaro, e l'ascoltatore potrà percepire ogni dettaglio. Ovviamente, la tecnica di registrazione è un po' cambiata. Anche se a volte la nostra crescita può sembrare un po' lenta, rimane sempre costante. Per questo disco abbiamo optato per un approccio live, niente è stato studiato a tavolino. Tutto è più diretto.
5. C'è un significato specifico dietro il titolo "Uncertain Process"?
Gregorio: Sì, certo. Fondamentalmente descrive la nostra vita, il mondo e il moto dell'universo. A volte, tutti noi pensiamo che il nostro futuro sia determinato da qualcosa, ma non è così. Cerchiamo sempre di scoprire in anticipo cosa accadrà il giorno dopo, nell'ora o secondo successivo. Viviamo nel caos permanente, in un processo decisamente incerto. Tutte queste idee sono collegate con la fisica e l'astronomia; che sono scienze che mi appassionano molto.
6. Cosa ne pensi della scena metal più tecnica, tanto in voga negli ultimi anni?
Gregorio: Penso che la scena più tecnica sarà sempre minore rispetto a tutti gli altri stili del metal. Non è mai stata troppo estesa. Non è semplice da digerire. La realtà dimostra che la gente comune è abituata a consumare musica più "orecchiabile e tranquilla", mentre il metal (anche quello più tecnico) è distante anni luce da tutto questo. Apprezzo le sonorità tecniche, ma non sono attinenti con il sound dei Prion.
7. Quali sono i vostri piani per il futuro? Il prossimo tour europeo partirà a settembre. Cosa ne pensi dei due gruppi con cui sarete in tour, gli spagnoli Avulsed e gli italiani Natron?
Gregorio: il primo obiettivo è promuovere il nuovo album ovunque nel nostro Paese. Poi, inizierà il tour europeo nel settembre del 2015. Il prossimo passo sarà quello di continuare a comporre il materiale per il quarto full-length. Abbiamo già più di otto canzoni inedite! Cercheremo di non far aspettare troppo i nostri fan. Gli Avulsed e i Natron sono due gruppi enormi e siamo fortunati a condividere con loro lo stesso tour, quindi non possiamo che avere parole di ammirazione e rispetto per questi musicisti. Entrambe le formazioni sono molto apprezzate nel panorama del death-metal. Questo tour sarà una grande esperienza per noi, un passo in avanti nella nostra esistenza e ci sarà molto da imparare. In tutto 9 spettacoli che si preannunciano molto estremi.
1. Dopo tanti anni di attività, quali sono le vostre considerazioni sul percorso artistico dei Prion? Siete riusciti a raggiungere gli obiettivi che vi siete prefissati a inizi carriera?
Marcelo: Fortunatamente il nostro viaggio è stato sempre un crescendo, senza pause, e con il passare del tempo siamo riusciti a realizzare quello che volevamo, ovviamente tenendo conto delle nostre possibilità. Tutto è frutto di un duro lavoro e di una grande dedizione, così sono arrivati i nostri tre album, i concerti, i tours etc. Volevamo far fluire ogni cosa con la massima naturalezza e senza forzature. Fare musica è l'obiettivo principale della band, quindi se anche altre persone vogliono continuare ad ascoltare la nostra arte, non può che renderci felici.
2. "Uncertain Process" è uno dei migliori album che ho avuto il piacere di ascoltare di recente. Ovviamente in ambito death metal. Penso siate molto orgogliosi di questo nuovo lavoro...
Marcelo: Grazie mille! Questo nuovo lavoro significa molto per noi e pensiamo sia davvero un gran bel passo in avanti. E' il disco più importante della nostra carriera, anche se crediamo che il prossimo sarà migliore hahaha! Siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti con "Uncertain Process" e non ci aspettavamo questa grande risposta da parte dei nostri fan! Prendiamo sempre il tempo necessario per scrivere e registrare la nostra musica. Per fortuna abbiamo lavorato nello studio di Gregorio (Recrear Studios), il nostro cantante/chitarrista, quindi non avevamo pressioni da sopportare e l'unica preoccupazione era quella di comporre della buona musica. E' stato davvero fantastico! L'album è un buon esempio di death-metal brutale in cui abbiamo inserito alcuni tocchi progressivi, ma non particolarmente tecnici. A volte il sound diventa dissonante, denso, e possiede delle ottime atmosfere. Abbiamo cercato di non snaturare l'armonia tra i diversi riff.
3. Questo terzo album "Uncertain Process" vi ha riportati in studio dopo sette anni di silenzio. Rispetto al passato, è stato più semplice o più difficile lavorare sul nuovo materiale?
Gregorio: Questo è vero, ma durante questi anni di silenzio, la band è stata impegnata in altre cose. Infatti dopo l'uscita di "Impressions" (nel 2008), il gruppo ha iniziato a promuovere l'album un po' ovunque nel nostro paese. Successivamente ci siamo preparati per due tour Europei (2011/2012), e abbiamo lavorato duramente per dare il massimo, visto che per noi si stava concretizzando una "nuova" e magnifica esperienza. Poi, nell'anno 2013, ho completato i lavori nel mio studio di registrazione. Tutto ciò ci ha aiuto a realizzare "Uncertain Process". Solo nel 2014 iniziammo a registrare il nuovo materiale, compresa la preparazione per il DVD. Le canzoni sono state scritte in tutto questo arco di tempo, facendo le rispettive pre-produzioni, inclusa la composizione di 2 tracce per uno split intitolato "Torso Trauma", uscito nel 2011 per la nostra etichetta.
4. Il disco gode di un'ottima produzione, sicuramente la migliore che abbiate mai avuto fino ad oggi. Sei d'accordo?
Gregorio: Sono totalmente d'accordo. Siamo molto contenti del suono. Con questo disco siamo stati in grado di trasmettere tutta la nostra energia e con un alta qualità sonora, decisamente migliore rispetto al passato. Penso sia un passo importante, ma allo stesso modo, spero che il prossimo album sarà ancora migliore. Oggi tutto suona più naturale e chiaro, e l'ascoltatore potrà percepire ogni dettaglio. Ovviamente, la tecnica di registrazione è un po' cambiata. Anche se a volte la nostra crescita può sembrare un po' lenta, rimane sempre costante. Per questo disco abbiamo optato per un approccio live, niente è stato studiato a tavolino. Tutto è più diretto.
5. C'è un significato specifico dietro il titolo "Uncertain Process"?
Gregorio: Sì, certo. Fondamentalmente descrive la nostra vita, il mondo e il moto dell'universo. A volte, tutti noi pensiamo che il nostro futuro sia determinato da qualcosa, ma non è così. Cerchiamo sempre di scoprire in anticipo cosa accadrà il giorno dopo, nell'ora o secondo successivo. Viviamo nel caos permanente, in un processo decisamente incerto. Tutte queste idee sono collegate con la fisica e l'astronomia; che sono scienze che mi appassionano molto.
6. Cosa ne pensi della scena metal più tecnica, tanto in voga negli ultimi anni?
Gregorio: Penso che la scena più tecnica sarà sempre minore rispetto a tutti gli altri stili del metal. Non è mai stata troppo estesa. Non è semplice da digerire. La realtà dimostra che la gente comune è abituata a consumare musica più "orecchiabile e tranquilla", mentre il metal (anche quello più tecnico) è distante anni luce da tutto questo. Apprezzo le sonorità tecniche, ma non sono attinenti con il sound dei Prion.
7. Quali sono i vostri piani per il futuro? Il prossimo tour europeo partirà a settembre. Cosa ne pensi dei due gruppi con cui sarete in tour, gli spagnoli Avulsed e gli italiani Natron?
Gregorio: il primo obiettivo è promuovere il nuovo album ovunque nel nostro Paese. Poi, inizierà il tour europeo nel settembre del 2015. Il prossimo passo sarà quello di continuare a comporre il materiale per il quarto full-length. Abbiamo già più di otto canzoni inedite! Cercheremo di non far aspettare troppo i nostri fan. Gli Avulsed e i Natron sono due gruppi enormi e siamo fortunati a condividere con loro lo stesso tour, quindi non possiamo che avere parole di ammirazione e rispetto per questi musicisti. Entrambe le formazioni sono molto apprezzate nel panorama del death-metal. Questo tour sarà una grande esperienza per noi, un passo in avanti nella nostra esistenza e ci sarà molto da imparare. In tutto 9 spettacoli che si preannunciano molto estremi.
CONTATTI:
priondeath.com.ar
facebook.com/Prion
comatosemusic.com
PRION line-up:
Marcelo Russo - Batteria
Walter Barrionuevo - Basso
Gregorio Kochian - Voce, Chitarra
RECENSIONE:
PRION "Uncertain Process" 2015 - Comatose Music