martedì 23 giugno 2015

Recensione: HALSHUG "Blodets Bånd"
2015 - Southern Lord Recordings




Il male ha invaso la nostra esistenza, trasformando il nostro modo di vivere. Tutto adesso è differente: i nostri atti, i rapporti, le parole, i desideri, i ritmi giornalieri, le sofferenze, perché ogni cosa risponde alle leggi spietate del frenetico progresso. Una verità risaputa, ma da molti volutamente accantonata. Fortunatamente, c'è ancora gente che ha voglia di reagire. I danesi HALSHUG non intendono adeguarsi alla massa e, servendosi della propria musica rabbiosa (un velenoso crust punk/d-beat hardcore), contrastano l'attuale addomesticamento sociale per cercare di smuovere le coscienze assuefatte e sfiduciate degli ascoltatori. Questi musicisti tentano dunque di sviluppare una critica alla natura dell'uomo moderno, alla sua essenza contorta, che è parte integrante del sistema di dominio. I brani presenti in "Blodets Bånd" affrontano gli aspetti più crudi della questione, passando attraverso i luoghi comuni della cattiva disinformazione. Va da sé che a qualcuno non piaceranno i contenuti di questo disco, qualcun altro forse volterà le spalle sentendosi tirato in causa, qualcun altro ancora si limiterà a urlare di gioia dinanzi a tanta violenza. Chi ha il coltello dalla parte del manico ha sempre ragione. Come ho già detto in apertura di recensione, "Blodets Bånd" è un lavoro di parte, quindi gli Halshug vanno dritti al punto. Adatto agli amanti di Discharge, Victims, Skitsystem, Nuclear Death Terror e Wolfbrigade.

Contatti:

halshugsl.bandcamp.com/releases
facebook.com/halshugcph

TRACKLIST: Gudsforladt, Afmagt, Inferno, Knal, Blodets Band, Total Destruktion, Yderste Rand, Kvaelende Frygt