SESTO ALBUM IN STUDIO PER I NOSTRANI BLACK FLAME. "THE ORIGIN OF FIRE" E' UN ALTRO BRILLANTE ESEMPIO DELLA GRANDEZZA DI UNA DELLE MIGLIORI BAND DEL PANORAMA NAZIONALE, UNA FORMAZIONE DA AMMIRARE SENZA RISERVE. m:A FOG E IL CARDINALE HANNO RISPOSTO ALLE MIE DOMANDE.
1. Ciao. Prima di tutto vorrei complimentarmi con voi per il vostro nuovo album "The Origin of Fire". E' un lavoro davvero notevole...
m:A FOG - Ave e grazie per i complimenti. E' un album completo e secondo me ben riuscito sotto diversi punti di vista, siamo molto soddisfatti ed i primi responsi raccolti finora sono veramente buoni.
2. Alla luce di quanto ascoltato su "The Origin of Fire" penso si possa affermare che questo ultimo full-length sia il migliore della vostra discografia. Sei d'accordo?
m:A FOG - Chiedere ad un musicista se il suo ultimo lavoro sia il migliore è spesso come chiedere all'oste se è buono il vino che sta offrendo, ma credo che il discorso per "The Origin of Fire" sia ben diverso in quanto ci sono alcuni aspetti che si sono oggettivamente elevati ad un piano superiore rispetto ai precedenti album. Ora i pezzi hanno una struttura maggiormente complessa e melodica, senza aver perso l'aggressività che ci ha sempre contraddistinti. Questo aspetto ha donato una dimensione diversa ai pezzi, che risultano profondi e ben amalgamati tra di loro.
IL CARDINALE - Il nuovo "The Origin of Fire" è sicuramente l'album più maturo e complesso su cui abbiamo lavorato fino ad ora. Questo lo porta sicuramente ad una dimensione più alta.
3. Senza andare troppo indietro nel tempo, ti senti di sintetizzare in poche parole le differenze principali tra "The Origin of Fire" e la vostra precedente release pubblicata nel 2011?
m:A FOG - Riagganciandomi a quanto sopra, "Septem" è stato un album che ci ha convinti nell'immediato ma che col passare del tempo ci ha mossi a lavorare in una direzione diversa. Paradossalmente possiamo dire che l'ottimo risultato di "The Origin of Fire" lo abbiamo raggiunto grazie a quelli che secondo noi erano gli aspetti migliorabili di "Septem": con il passare del tempo abbiamo notato che in alcuni pezzi era come se mancasse qualcosa, non tanto una questione di immediatezza o meno, ma proprio una questione di concezione generale. Rispetto al passato ci siamo presi il tempo sufficiente a lavorare su noi stessi come musicisti e sulla coesione di gruppo. Questo credo sia l'aspetto vincente che ha portato a "The Origin of Fire".
IL CARDINALE - Noi abbiamo sempre lavorato in maniera naturale ai nostri album. Il lavoro finale solitamente è figlio del periodo personale che si attraversa, dell'umore e delle svariate influenze del periodo. "Septem" era un disco d'impatto, immediato e monolitico. Aveva un'aura molto claustrofobica. "The origin Of Fire" è un album molto più complesso e ricco di influenze. Personalmente lo vedo come il proseguimento di "Conquering Purity" e quindi con delle atmosfere più intense, ma con una evidente crescita tecnica e compositiva.
4. "The Origin of Fire" è sicuramente molto più vario e compatto rispetto a "Septem". Pensi ci sia stato un maggiore coinvolgimento in fase di scrittura? Come sono nati i nuovi pezzi?
IL CARDINALE - No il coinvolgimento è sempre lo stesso da anni. Anche il modo di lavorare è sempre lo stesso. Si parte dai riff di chitarra, Fog crea la sezione ritmica ed in seguito ognuno ci mette del suo. Solo alla fine, quando il pezzo ha una struttura funzionante faccio gli arrangiamenti della voce. Ma questa volta ci siamo soffermati di più su alcuni dettagli importanti che forse sono venuti a mancare sull'album precedente.
5. Chi si è occupato della produzione e dove lo avete registrato?
m:A FOG - "The Origin of Fire" è stato registrato in parte agli Authoma Studios di Alessandria, per quanto riguarda la batteria, sotto la supervisione di Federico Pennazzato, al lavoro con noi già con "Septem" e con il sottoscritto per le ultime uscite di Janvs e Dead To This World. Le chitarre ed il basso sono state curate negli studi del nostro chitarrista Tiorad, quindi totalmente autoprodotte da noi stessi. Siamo tornati in studio per voce e mixaggio, sempre con Federico Pennazzato ma presso i Musik Inc di Arona. Il Master è stato effettuato in analogico agli H-Sound di Manchester in Inghilterra.
6. Atmosfera e feeling sono componenti fondamentali per la vostra musica. Da dove traete ispirazione per raggiungere livelli qualitativi così alti?
IL CARDINALE - Sembra una frase fatta ma non posso dire altro che da noi stessi. Penso che i Black Flame possano avere dei difetti, forse non tutti apprezzano i nostri lavori, ma penso che la cosa che a primo impatto traspare dalla nostra musica, sia la totale naturalezza. Quello che senti è quello che siamo. In certi generi musicali l'ispirazione la devi trovare dentro... non potrebbe funzionare altrimenti.
7. In questo disco si nota anche una minore immediatezza del riffing. L'intero songwriting è molto più complesso, dinamico, avvolgente...
IL CARDINALE - Personalmente ho avuto un approccio diverso in fase di scrittura delle parti di chitarra. Per la prima volta ho lavorato su due linee distinte che fanno spesso cose diverse, creando armonie e melodie che si intrecciano durante tutti i brani del disco. Tutto questo arricchisce la musica ed offre soluzioni meno statiche. E' stata quindi una scelta naturale e come conseguenza, ad esempio, si può notare anche una certa varietà a livello vocale.
8. Cosa ha significato per voi firmare per la nostrana Avantgarde Music?
m:A FOG - Firmare per una etichetta non ha un significato particolare. I significati li hanno le persone, quindi posso dirti che l'aspetto basilare per noi è quello di lavorare con persone significanti, competenti e serie. Roberto Mammarella è sicuramente uno dei veri prime-movers discografici in italia (e musicali, non scordiamoci i Monumentum) in questo genere musicale, quindi il significato di questo sodalizio è ben chiaro.
9. Quali saranno le vostre prossime mosse? Grazie per l'intervista.
IL CARDINALE - Quelle di sempre. Fare qualche live e rimetterci al lavoro sul materiale nuovo. Questo è veramente importante per noi.
m:A FOG - Grazie a te e invito tutti i lettori di Son of Flies di far loro "The Origin of Fire" e di seguirci il più possibile dal vivo.
1. Ciao. Prima di tutto vorrei complimentarmi con voi per il vostro nuovo album "The Origin of Fire". E' un lavoro davvero notevole...
m:A FOG - Ave e grazie per i complimenti. E' un album completo e secondo me ben riuscito sotto diversi punti di vista, siamo molto soddisfatti ed i primi responsi raccolti finora sono veramente buoni.
2. Alla luce di quanto ascoltato su "The Origin of Fire" penso si possa affermare che questo ultimo full-length sia il migliore della vostra discografia. Sei d'accordo?
m:A FOG - Chiedere ad un musicista se il suo ultimo lavoro sia il migliore è spesso come chiedere all'oste se è buono il vino che sta offrendo, ma credo che il discorso per "The Origin of Fire" sia ben diverso in quanto ci sono alcuni aspetti che si sono oggettivamente elevati ad un piano superiore rispetto ai precedenti album. Ora i pezzi hanno una struttura maggiormente complessa e melodica, senza aver perso l'aggressività che ci ha sempre contraddistinti. Questo aspetto ha donato una dimensione diversa ai pezzi, che risultano profondi e ben amalgamati tra di loro.
IL CARDINALE - Il nuovo "The Origin of Fire" è sicuramente l'album più maturo e complesso su cui abbiamo lavorato fino ad ora. Questo lo porta sicuramente ad una dimensione più alta.
3. Senza andare troppo indietro nel tempo, ti senti di sintetizzare in poche parole le differenze principali tra "The Origin of Fire" e la vostra precedente release pubblicata nel 2011?
m:A FOG - Riagganciandomi a quanto sopra, "Septem" è stato un album che ci ha convinti nell'immediato ma che col passare del tempo ci ha mossi a lavorare in una direzione diversa. Paradossalmente possiamo dire che l'ottimo risultato di "The Origin of Fire" lo abbiamo raggiunto grazie a quelli che secondo noi erano gli aspetti migliorabili di "Septem": con il passare del tempo abbiamo notato che in alcuni pezzi era come se mancasse qualcosa, non tanto una questione di immediatezza o meno, ma proprio una questione di concezione generale. Rispetto al passato ci siamo presi il tempo sufficiente a lavorare su noi stessi come musicisti e sulla coesione di gruppo. Questo credo sia l'aspetto vincente che ha portato a "The Origin of Fire".
IL CARDINALE - Noi abbiamo sempre lavorato in maniera naturale ai nostri album. Il lavoro finale solitamente è figlio del periodo personale che si attraversa, dell'umore e delle svariate influenze del periodo. "Septem" era un disco d'impatto, immediato e monolitico. Aveva un'aura molto claustrofobica. "The origin Of Fire" è un album molto più complesso e ricco di influenze. Personalmente lo vedo come il proseguimento di "Conquering Purity" e quindi con delle atmosfere più intense, ma con una evidente crescita tecnica e compositiva.
4. "The Origin of Fire" è sicuramente molto più vario e compatto rispetto a "Septem". Pensi ci sia stato un maggiore coinvolgimento in fase di scrittura? Come sono nati i nuovi pezzi?
IL CARDINALE - No il coinvolgimento è sempre lo stesso da anni. Anche il modo di lavorare è sempre lo stesso. Si parte dai riff di chitarra, Fog crea la sezione ritmica ed in seguito ognuno ci mette del suo. Solo alla fine, quando il pezzo ha una struttura funzionante faccio gli arrangiamenti della voce. Ma questa volta ci siamo soffermati di più su alcuni dettagli importanti che forse sono venuti a mancare sull'album precedente.
5. Chi si è occupato della produzione e dove lo avete registrato?
m:A FOG - "The Origin of Fire" è stato registrato in parte agli Authoma Studios di Alessandria, per quanto riguarda la batteria, sotto la supervisione di Federico Pennazzato, al lavoro con noi già con "Septem" e con il sottoscritto per le ultime uscite di Janvs e Dead To This World. Le chitarre ed il basso sono state curate negli studi del nostro chitarrista Tiorad, quindi totalmente autoprodotte da noi stessi. Siamo tornati in studio per voce e mixaggio, sempre con Federico Pennazzato ma presso i Musik Inc di Arona. Il Master è stato effettuato in analogico agli H-Sound di Manchester in Inghilterra.
6. Atmosfera e feeling sono componenti fondamentali per la vostra musica. Da dove traete ispirazione per raggiungere livelli qualitativi così alti?
IL CARDINALE - Sembra una frase fatta ma non posso dire altro che da noi stessi. Penso che i Black Flame possano avere dei difetti, forse non tutti apprezzano i nostri lavori, ma penso che la cosa che a primo impatto traspare dalla nostra musica, sia la totale naturalezza. Quello che senti è quello che siamo. In certi generi musicali l'ispirazione la devi trovare dentro... non potrebbe funzionare altrimenti.
7. In questo disco si nota anche una minore immediatezza del riffing. L'intero songwriting è molto più complesso, dinamico, avvolgente...
IL CARDINALE - Personalmente ho avuto un approccio diverso in fase di scrittura delle parti di chitarra. Per la prima volta ho lavorato su due linee distinte che fanno spesso cose diverse, creando armonie e melodie che si intrecciano durante tutti i brani del disco. Tutto questo arricchisce la musica ed offre soluzioni meno statiche. E' stata quindi una scelta naturale e come conseguenza, ad esempio, si può notare anche una certa varietà a livello vocale.
8. Cosa ha significato per voi firmare per la nostrana Avantgarde Music?
m:A FOG - Firmare per una etichetta non ha un significato particolare. I significati li hanno le persone, quindi posso dirti che l'aspetto basilare per noi è quello di lavorare con persone significanti, competenti e serie. Roberto Mammarella è sicuramente uno dei veri prime-movers discografici in italia (e musicali, non scordiamoci i Monumentum) in questo genere musicale, quindi il significato di questo sodalizio è ben chiaro.
9. Quali saranno le vostre prossime mosse? Grazie per l'intervista.
IL CARDINALE - Quelle di sempre. Fare qualche live e rimetterci al lavoro sul materiale nuovo. Questo è veramente importante per noi.
m:A FOG - Grazie a te e invito tutti i lettori di Son of Flies di far loro "The Origin of Fire" e di seguirci il più possibile dal vivo.
CONTATTI:
avantgardemusic.bandcamp.com/the-origin-of-fire
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facebook.com/officialblackflame
avantgardemusic.com
BLACK FLAME line-up:
Cardinale Italo - Chitarra, Voce
m:A Fog - Batteria
Gnosis - Basso
Tiorad - Chitarra
RECENSIONE:
BLACK FLAME "The Origin of Fire" 2015 - Avantgarde Music