sabato 28 febbraio 2015

Recensione: SABLED SUN "2147"
2015 - Cryo Chamber




La prima cosa che colpisce di questo disco è la sua elaborata immagine di copertina capace di mostrare l'inevitabile crollo di un mondo soffocato dal malessere. Tutto diventa più sconvolgente e cupo se tale scenario lo si osserva ascoltando l'intera tracklist di "2147". Il nuovo 'atto di dolore' generato da Simon Heath (mente del progetto SABLED SUN, oltre che di Atrium Carceri e della Cryo Chamber) espelle una forza di attrazione che mette i brividi sulla pelle. Queste, sono 12 composizioni per lo più strazianti, consunte, spesso lacerate dalla disperazione, abrase dai frammenti che vi scorrono sopra, macchiate da colori cupi, spenti, gli stessi che spariscono sotto la luce del sole offuscato dalle nubi di polvere. I suoni del disco ricoprono ogni angolo dello stanza, ricreando, il flusso illimitato della decadenza ("Journey", "Hope", "Dreams Without a Future"). E' evidente che la musica dark ambient è il mezzo più idoneo per esorcizzare il dramma di cui il musicista si fa interprete. Non ci sono vie di fuga durante l'ascolto. L'occhio deve essere aiutato a vedere tutto ciò che turba e non solo le solite visioni apparentemente normali ("Survival", "Emulation", "Home", "The Outer Zone"). "2147" si nutre della negatività per elevarsi all'ennesima potenza. Un lavoro immenso, da non perdere.

Contatti:

cryochamber.bandcamp.com/album/2147
facebook.com/pages/Sabled-Sun
cryochamberlabel.com

TRACKLISTING: Survival, Our Mechanical Children, Emulation, Inner Workings, Flesh, Journey, The Outer Zone, The Space Center, Hope, Home, Hibernation, Dreams without a future