Gli americani CALL OF THE VOID (provenienti dal Colorado) sono giunti al secondo album per la storica Relapse Records e continuano a schierarsi dalla parte di quei gruppi veramente incazzati e impegnati a seguire i passi già fatti da molte formazioni più blasonate, tutte appartenenti a tre diverse scuole di pensiero (sicuramente molto vicine tra loro): quella dell'hardcore, quella del crust e del più efferato e cinico grindcore. I cinque ragazzi coinvolti nei Call Of The Void desiderano fare musica bella cattiva, senza fronzoli, dimenticando ciò che gli ruota attorno. Perché contraddirli? Devo ammettere che il risultato è davvero buono. Questo "Ageless" mi ha letteralmente strappato i vestiti di dosso con la sua eccessiva irascibilità. Le intenzioni dei nostri sono più che chiare. La differenza tra il nuovo album e il precedente debutto del 2013 ("Dragged Down A Dead End Path") sta nella produzione, attualmente più robusta e curata. Una traccia come "Black Ice" fa capire bene che tipo di band ci troviamo di fronte. Un continuo inseguirsi di voci infuriate, chitarre nevrotiche e ritmiche piene che vanno a mille all'ora, tranne in alcuni passaggi controllati. 11 schegge impazzite (escludendo l'ipnotica "I") che piaceranno agli appassionati del genere. Sinceri e immediati.
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TRACKLISTING: Old Hate, Truth in Bone, The Sun Chaser, R.I.S., Black Ice, I, The Hive, Cold Hands, Long Knives, Honor Among Thieves, !!, Ageless