lunedì 16 settembre 2013
Recensione: 65DAYSOFSTATIC "Wild Light"
CD 2013 - superball music
Gli inglesi 65DAYSOFSTATIC non tradiscono le attese dei postrocker più esigenti, nemmeno nei momenti semplici/simmetrici del nuovo full-length, perché le sonorità dominate da Rob, Joe, Paul e Simon non sono certo il film che gli ascoltatori si aspettano!! L'enigmatico e sfuggente "Wild Light" cattura a impatto con la sua particolare vena innovativa. Lenta proiezione dell'espressione matematica, destinata a ondeggiare su alcune particolari soluzioni tridimensionali del suono. Un risultato desiderato e materializzato, praticamente la prova del nove per la band proveniente da Sheffield, assente dalla scena musicale da due anni e con all'attivo cinque dischi (escluso quest'altro lavoro). Ci sono fortissimi rivali in questo genere, ma i 65Daysofstatic fanno leva su una personalissima forma ambientale per differenziarsi dai tanti progetti 'post'. La sola musica invoca il loro nome. Sicuramente l'estetica moderna di "Wild Light" deve molto all'elettronica, concepita per allontanarsi dal discorso iniziato nel 2004 con "The Fall of Math", anzi in alcuni momenti precisi sembra che l'insieme si ribalti oltre gli standard da noi conosciuti. Come nel caso delle bellissime "Prisms" e "Blackspots"... nelle quali l'aspetto camaleontico si amplifica su colori accecanti, dove la struttura di base è totalmente stravolta dalla creatività non comune dei nostri. Otto brani complessi (più una bonus track), condizionati pesantemente da esperimenti sonori accattivanti. Emotivamente interessanti se ascoltati attentamente, e questo potrà dare l'opportunità di abbandonarsi al loro strano delirio. Se predisposti bene alla complessità dei 65Daysofstatic la mente viaggerà liberamente in uno spazio universale. Meritano diversi ascolti. In Europa esce il 16 Settembre, negli USA il 29 Ottobre via Superball Music, mentre per Australia e Giappone se ne occuperanno due altre etichette: Bird’s Robe Records | Zankyo.
Contatti: 65daysofstatic.com
TRACKLISTING: Heat Death Infinity Splitter, Prisms, The Undertow, Blackspots, Sleepwalk City, Taipei, Unmake The Wild Light, Safe Passage, Doxxx Yrself (Bonus Track).