C'è un ponte che collega tutto ciò che si desidera fare per passione con quello che si fa per lavoro, si sa come funzionano queste cose per chiunque abbia deciso di investire a tempo pieno le proprie energie in ambito artistico. Quanto scritto nelle prime righe corrisponde alla carriera di un personaggio carismatico come Phil Anselmo, un uomo che non ha nulla da dimostrare sull'efficacia della sua lunga attività artistica e delle sue scelte coerenti con quanto svolto finora. I numeri e i risultati parlano chiaro sul suo operato ed impegno nel circuito underground: Philip H. Anselmo & the Illegals, Viking Crown, Arson Anthem, Superjoint Ritual e poi diventati Superjoint, Down, Christ Inversion, Eibon, En Minor... oltre alle tantissime collaborazioni con alcuni dei più grandi artisti della scena musicale. Ma l'attenzione per la musica estrema non si ferma qui. In buona sostanza, gli SCOUR sono una band radicale. Radicale nel vero senso della parola, visto che esplora in maniera decisa le radici del black metal scandinavo (la somiglianza con i primi Dark Funeral e Marduk è innegabile). "Black" adotta la medesima struttura comune alla formula svedese, dimostrando di essere in grado di rivisitare certe sonorità sino a farle diventare l'ennesima onda d'urto di odio puro. I vecchi classici echeggiano lo stile caustico e violento dei Nostri più di qualsiasi altro gruppo emergente meno conosciuto. L'impatto degli Scour è doppiamente assicurato anche dagli altri musicisti coinvolti nel progetto: John Jarvis (Agoraphobic Nosebleed), Derek Engemann (Philip H. Anselmo& The Illegals), Mark Kloeppel (Misery Index), Adam Jarvis (Misery Index, Pig Destroyer, Lock Up). E a giudicare dal livello tecnico, non sorprende che la formazione americana potesse essere recepita come un toccasana per buona parte dei black metaller cresciuti con determinati dischi del passato. Nonostante questo, il terzo EP "Black" è una release fottutamente potente e ispirata capace di conquistare sin dal primo ascolto. Phil Anselmo vi invita ad aprire le porte all'oscurità.
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Songs:
Doom, Nail, Propaganda, Flames, Microbes (instrumental), Subprime