I 217 SONO UNO DEI TRE GRUPPI CHE, SABATO 27 APRILE, PARTECIPERANNO ALLA PRIMA EDIZIONE DEL SON OF FLIES WEBZINE FESTIVAL, PER QUESTO MOTIVO HO DECISO DI METTERMI IN CONTATTO CON L'AMICO IVAN DI MARCO (EX-FRONTMAN DEGLI STRAIGHT OPPOSITION DI PESCARA) PER FARCI RACCONTARE IL PRESENTE DELLA SUA NUOVA CREATURA. LA COERENZA, LA RICERCA PERSONALE, LA VOGLIA DI LOTTARE SENZA COMPROMESSI, SONO TUTTI PUNTI DI FORZA CHE RITROVIAMO EVIDENTI NELLE SUE PAROLE SCHIETTE E TRASPARENTI. QUESTA INTERVISTA MI E' SEMBRATA QUINDI UN'OTTIMA OPPORTUNITA' PER PRESENTARE IL LORO DEBUTTO "ATHEIST AGNOSTIC RATIONALIST", IN USCITA A MAGGIO 2019.
Ciao Ivan. E' un piacere averti qui su SON OF FLIES WEBZINE. La mia prima domanda è piuttosto diretta. Tenendo in considerazione la tua lunga permanenza nell'underground musicale, volevo chiederti quali sono le ragioni che ti hanno portato a chiudere la tua attività con gli Straight Opposition, prima, e per tornare con i 217, dopo? Tu continui a portare avanti il verbo dell'old-school hardcore, come hai sempre fatto. Che significato ha per te questo?
- Ciao Christian! Gli S.O. hanno chiuso con cinque dischi e più di 500 concerti portati a casa nel giro di 12 anni sui palchi di tutta Europa e Asia. Durante l’ultimo lungo tour 2017 con l’ultima line up alla quale sono molto legato, si parlottava di fare qualcosa di completamente nuovo, e così è stato. Riguardo l’old school invece, per me significa creare, ascoltare e vivere la musica che mi piace senza nessun senso di inferiorità nei confronti dei trends odierni. Odiando mode, posers e discorsi economici, rimango fedele a ciò che ritengo essere una cultura alternativa e antagonista. Se qualcuno adesso vi ha incorporato elementi contraddittori, facendo in modo che da alternativa si normalizzasse in nome dell’"attualità" contro i nostalgici vecchi tempi, per me non fa altro che renderla vecchia e vetusta, soprattutto quando si parla di soldi o si creano circoli esclusivi in cui trattare solo con quelli che "contano". Queste cose le vedevo nel mondo lavorativo aziendale fatto da vecchi bambacioni, mentre l’approccio old school nasceva come pensiero e stile di vita "nuovi" in conflitto con qualsiasi argomentazione aziendale e normalizzante. In molti attualmente l’hanno dimenticato sputando a zero sulla vecchia mentalità, trattando l’Hardcore solo come genere musicale, ma è un problema loro, non mio.
Ti andrebbe di presentarci, in breve, i membri dei 217?
- Siamo una band di 4 amici appassionati di Hardcore, Metal, Punk e Rap! Le persone giuste, al momento giusto.
Essere in una nuova band ha cambiato qualcosa nel tuo modo di intendere l'hardcore, e la musica in generale?
- Direi di no, l’hardcore è quello che ho amato dal 93-94 in poi; la mia etica rimane la stessa insieme all’immaginario che mi ha cambiato! Ovviamente essere in una nuova band ti porta a considerare cose che prima non avevi visto.
Quali sono le tue maggiori aspettative nei confronti di questo tuo nuovo progetto? Questa domanda non è casuale, considerando il fatto che nel circuito musicale molto è cambiato rispetto a quando si faceva musica negli anni '80, '90, ma anche nei primi 2000.
- In realtà non ho aspettative. Il grande risultato è essere ancora qui, suonare la musica che amo senza sottostare ad alcun trend. Tutto cambia continuamente, tanto che nemmeno me ne accorgo, ma da anni persevero nella mia visione delle cose. Se quello che faccio con la band piace, sono contento; se non piace, va bene lo stesso. Non voglio fare carriera, solo essere me stesso. Non voglio arrivare a nulla che non sia "fare quello che amo", e fino ad ora è andata proprio così!
A maggio 2019 uscirà il vostro album di debutto “Atheist Agnostic Rationalist”. Cosa hai da dirci su questo lavoro, e perché, come già accaduto in passato, hai deciso di affidarti nuovamente alla Indelirium Records?
- Yeah! AAR vedrà 6 canzoni nuove e 3 già edite sul web nei mesi scorsi. Musicalmente si tratta di Punk Hardcore con diverse influenze che spaziano dal metal alla new school anni '90. L’approccio è abbastanza "in your face", anche se non mancano momenti più rallentati e riflessivi! Non saprei dirti altro; sono il peggior recensore di me stesso! Riguardo Indelirium: Emiliano ha creduto in noi e ne siamo onorati. Tutta l’etica DIY anticommerciale e anticonvenzionale, basata però sul fare le cose bene, è racchiusa in IDR.
Mi piacerebbe sapere come componete le vostre canzoni. Quanto è già scritto prima di entrare in sala prove, e quanto invece è improvvisato? Chi scrive i brani?
- Non c’è un vero processo. A volte il pezzo esce in saletta durante una jam, altre volte qualcuno viene da casa con un riff bello pronto. Metalnano (il nostro chitarrista) arriva spesso con riffs nuovi, ma tutti possiamo portare o proporre idee.
Ti occupi tu dei testi? Ci sarà un argomento portante all'interno di “Atheist Agnostic Rationalist”? Il titolo è molto esplicito e diretto!
- Non so se si può parlare di argomento portante. Il tema centrale che mi accompagna da sempre riguarda la "liberazione dell’individuo mediante scelta propria". Non ci sono mondi dietro il mondo, non c’è stato padrone o enti metafisici che agiscono su di noi: io sono ateo, agnostico, razionalista. Nessuno può dirmi chi sono, cosa fare, cosa scegliere, cosa pensare e chi amare. Nessuno può avanzare alcun potere su di me a meno che non sia io a volerlo. Non delego, non idolatro, non mi sottometto. Questa è la condizione di nascita dell’uomo, e rimane tale nello "stato sociale fascista del 2019". Basta volerlo. Cantiamo di queste cose insomma.
Il vostro approccio sul palco continua ad essere lo stesso di sempre? Dopo tanti anni di attività ti piace ancora interagire con il vostro pubblico?
- Certamente! Ma con i 217 vogliamo portare qualcosa di più oltre la fisicità incazzata. Desideriamo trasmettere il senso di solitudine, frustrazione e alienazione di cui quotidianamente facciamo parte. Vogliamo trasmettere la nostra ansia, la nostra debolezza, i nostri momenti morti. Non ci piace l’idea di concerto party.
Sei orgoglioso di far parte della scena hardcore nostrana?
- Essere Hardcore significa andare contro la società di massa: sono orgoglioso di appartenere alla scena Hardcore che aderisce a quella mentalità!
Quali sono stati gli ostacoli maggiori incontrati lungo la tua carriera musicale?
- Dalla famiglia all’ambiente circostante tutto è difficolta e impedimento. Se ami quello che fai però, gli impedimenti diventano lo stimolo per seguire la giusta direzione: loro scompaiono mentre tu continui!
Cosa ne pensi della condivisione dei file musicali digitali e di tutto ciò che gravita attorno alle piattaforme virtuali di Spotify, Bandacamp, iTunes, Deezer?
- I 217 passano via internet, quindi siamo favorevoli a qualsiasi forma di diffusione della propria musica su web. Ora possiamo conoscere tantissime realtà musicali che prima morivano in sala prove. Ci sembra giusto! Per quanto mi riguarda, ascolto seriamente un album solo quando è nel mio lettore cd. Non scarico la musica al chilo. Ho bisogno di tempo per capire e apprezzare un lavoro. Non faccio playlist e, se scarico, è per creare un cd audio destinato allo stereo in sala.
Quali saranno le prossime mosse dei 217 dopo l'uscita del disco? Prossimi concerti?
- Prima di tutto suonare a Squinzano il 27 aprile, giorno del Son Of Flies Fest! Poi c’è qualche altra data programmata. Vedremo cosa succederà!
Grazie per l'intervista!
- Grazie a te Christian! E’ un onore per noi essere su Son Of Flies!
Contatti:
facebook.com/217pescarahardcore
217 line-up:
Ivan
Mammuth
Antonio
Guglielmo
Ciao Ivan. E' un piacere averti qui su SON OF FLIES WEBZINE. La mia prima domanda è piuttosto diretta. Tenendo in considerazione la tua lunga permanenza nell'underground musicale, volevo chiederti quali sono le ragioni che ti hanno portato a chiudere la tua attività con gli Straight Opposition, prima, e per tornare con i 217, dopo? Tu continui a portare avanti il verbo dell'old-school hardcore, come hai sempre fatto. Che significato ha per te questo?
- Ciao Christian! Gli S.O. hanno chiuso con cinque dischi e più di 500 concerti portati a casa nel giro di 12 anni sui palchi di tutta Europa e Asia. Durante l’ultimo lungo tour 2017 con l’ultima line up alla quale sono molto legato, si parlottava di fare qualcosa di completamente nuovo, e così è stato. Riguardo l’old school invece, per me significa creare, ascoltare e vivere la musica che mi piace senza nessun senso di inferiorità nei confronti dei trends odierni. Odiando mode, posers e discorsi economici, rimango fedele a ciò che ritengo essere una cultura alternativa e antagonista. Se qualcuno adesso vi ha incorporato elementi contraddittori, facendo in modo che da alternativa si normalizzasse in nome dell’"attualità" contro i nostalgici vecchi tempi, per me non fa altro che renderla vecchia e vetusta, soprattutto quando si parla di soldi o si creano circoli esclusivi in cui trattare solo con quelli che "contano". Queste cose le vedevo nel mondo lavorativo aziendale fatto da vecchi bambacioni, mentre l’approccio old school nasceva come pensiero e stile di vita "nuovi" in conflitto con qualsiasi argomentazione aziendale e normalizzante. In molti attualmente l’hanno dimenticato sputando a zero sulla vecchia mentalità, trattando l’Hardcore solo come genere musicale, ma è un problema loro, non mio.
Ti andrebbe di presentarci, in breve, i membri dei 217?
- Siamo una band di 4 amici appassionati di Hardcore, Metal, Punk e Rap! Le persone giuste, al momento giusto.
Essere in una nuova band ha cambiato qualcosa nel tuo modo di intendere l'hardcore, e la musica in generale?
- Direi di no, l’hardcore è quello che ho amato dal 93-94 in poi; la mia etica rimane la stessa insieme all’immaginario che mi ha cambiato! Ovviamente essere in una nuova band ti porta a considerare cose che prima non avevi visto.
Quali sono le tue maggiori aspettative nei confronti di questo tuo nuovo progetto? Questa domanda non è casuale, considerando il fatto che nel circuito musicale molto è cambiato rispetto a quando si faceva musica negli anni '80, '90, ma anche nei primi 2000.
- In realtà non ho aspettative. Il grande risultato è essere ancora qui, suonare la musica che amo senza sottostare ad alcun trend. Tutto cambia continuamente, tanto che nemmeno me ne accorgo, ma da anni persevero nella mia visione delle cose. Se quello che faccio con la band piace, sono contento; se non piace, va bene lo stesso. Non voglio fare carriera, solo essere me stesso. Non voglio arrivare a nulla che non sia "fare quello che amo", e fino ad ora è andata proprio così!
A maggio 2019 uscirà il vostro album di debutto “Atheist Agnostic Rationalist”. Cosa hai da dirci su questo lavoro, e perché, come già accaduto in passato, hai deciso di affidarti nuovamente alla Indelirium Records?
- Yeah! AAR vedrà 6 canzoni nuove e 3 già edite sul web nei mesi scorsi. Musicalmente si tratta di Punk Hardcore con diverse influenze che spaziano dal metal alla new school anni '90. L’approccio è abbastanza "in your face", anche se non mancano momenti più rallentati e riflessivi! Non saprei dirti altro; sono il peggior recensore di me stesso! Riguardo Indelirium: Emiliano ha creduto in noi e ne siamo onorati. Tutta l’etica DIY anticommerciale e anticonvenzionale, basata però sul fare le cose bene, è racchiusa in IDR.
Mi piacerebbe sapere come componete le vostre canzoni. Quanto è già scritto prima di entrare in sala prove, e quanto invece è improvvisato? Chi scrive i brani?
- Non c’è un vero processo. A volte il pezzo esce in saletta durante una jam, altre volte qualcuno viene da casa con un riff bello pronto. Metalnano (il nostro chitarrista) arriva spesso con riffs nuovi, ma tutti possiamo portare o proporre idee.
Ti occupi tu dei testi? Ci sarà un argomento portante all'interno di “Atheist Agnostic Rationalist”? Il titolo è molto esplicito e diretto!
- Non so se si può parlare di argomento portante. Il tema centrale che mi accompagna da sempre riguarda la "liberazione dell’individuo mediante scelta propria". Non ci sono mondi dietro il mondo, non c’è stato padrone o enti metafisici che agiscono su di noi: io sono ateo, agnostico, razionalista. Nessuno può dirmi chi sono, cosa fare, cosa scegliere, cosa pensare e chi amare. Nessuno può avanzare alcun potere su di me a meno che non sia io a volerlo. Non delego, non idolatro, non mi sottometto. Questa è la condizione di nascita dell’uomo, e rimane tale nello "stato sociale fascista del 2019". Basta volerlo. Cantiamo di queste cose insomma.
Il vostro approccio sul palco continua ad essere lo stesso di sempre? Dopo tanti anni di attività ti piace ancora interagire con il vostro pubblico?
- Certamente! Ma con i 217 vogliamo portare qualcosa di più oltre la fisicità incazzata. Desideriamo trasmettere il senso di solitudine, frustrazione e alienazione di cui quotidianamente facciamo parte. Vogliamo trasmettere la nostra ansia, la nostra debolezza, i nostri momenti morti. Non ci piace l’idea di concerto party.
Sei orgoglioso di far parte della scena hardcore nostrana?
- Essere Hardcore significa andare contro la società di massa: sono orgoglioso di appartenere alla scena Hardcore che aderisce a quella mentalità!
Quali sono stati gli ostacoli maggiori incontrati lungo la tua carriera musicale?
- Dalla famiglia all’ambiente circostante tutto è difficolta e impedimento. Se ami quello che fai però, gli impedimenti diventano lo stimolo per seguire la giusta direzione: loro scompaiono mentre tu continui!
Cosa ne pensi della condivisione dei file musicali digitali e di tutto ciò che gravita attorno alle piattaforme virtuali di Spotify, Bandacamp, iTunes, Deezer?
- I 217 passano via internet, quindi siamo favorevoli a qualsiasi forma di diffusione della propria musica su web. Ora possiamo conoscere tantissime realtà musicali che prima morivano in sala prove. Ci sembra giusto! Per quanto mi riguarda, ascolto seriamente un album solo quando è nel mio lettore cd. Non scarico la musica al chilo. Ho bisogno di tempo per capire e apprezzare un lavoro. Non faccio playlist e, se scarico, è per creare un cd audio destinato allo stereo in sala.
Quali saranno le prossime mosse dei 217 dopo l'uscita del disco? Prossimi concerti?
- Prima di tutto suonare a Squinzano il 27 aprile, giorno del Son Of Flies Fest! Poi c’è qualche altra data programmata. Vedremo cosa succederà!
Grazie per l'intervista!
- Grazie a te Christian! E’ un onore per noi essere su Son Of Flies!
Contatti:
facebook.com/217pescarahardcore
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Ivan
Mammuth
Antonio
Guglielmo